San Benedetto del Tronto, 2016-01-28 – Ieri 27 gennaio 2016, in occasione della Giornata della Memoria, le classi 3^B e 3^C la della Scuola Secondaria di 1° grado “Mario Curzi” nel nuovo plesso di piazza C.A. dalla Chiesa hanno presentato la performance musical-teatrale “In viaggio verso il nulla” per ricordare lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazifascisti, che perseguitarono ed uccisero anche oppositori politici, zingari, testimoni di Geova, disabili, malati mentali, omosessuali.
La rappresentazione si è soffermata su un momento particolare del tragico percorso di morte che ha riguardato milioni di persone: il viaggio verso il lager, il campo di sterminio.
Entrando in un luogo stretto ed angusto (un corridoio chiuso della scuola), che voleva vagamente suggerire i carri di bestiame su cui salivano i deportati verso Auschwitz e gli altri lager, per 20 minuti circa si sono alternate le testimonianze dei sopravvissuti recitate dagli alunni e musiche di scena eseguite dal vivo dagli studenti del corso ad indirizzo musicale della scuola, coordinati dai loro insegnanti.
Il pubblico, costituito dalle classi della scuola invitate a scaglioni, dai docenti e dalle autorità presenti è rimasto in piedi, stretto in uno spazio in parte buio e freddo, vivendo un’ infinitesima parte della sofferenza sperimentata da quelle persone sui treni “in viaggio verso il nulla”.
Il Dirigente scolastico prof.ssa Laura D’Ignazi si è complimentata con il prof. Massacci, regista della iniziativa, per l’efficacia della rappresentazione e con tutti i docenti che hanno reso possibile agli alunni vivere un’esperienza toccante e coinvolgente, che sarà sicuramente un potente stimolo per la crescita personale di ciascuno. Molto colpiti dalla singolarità della performance, caratterizzata dalla sinergia di musica, letteratura, cinema e recitazione, anche l’assessore alla cultura Margherita Sorge ed il Sindaco Giovanni Gaspari che ha evidenziato analogie e differenze con eventi che tragicamente riguardano l’attualità: migliaia di persone in viaggio verso l’Europa per fuggire da guerra e povertà.
“Mantenere la memoria di ciò che è stato è necessario per capire ed interpretare il presente, ma anche e soprattutto per costruire un futuro migliore” è il messaggio che gli alunni hanno voluto e saputo trasmettere a tutti i presenti.