San Benedetto del Tronto – Un nuovo volto per l’Albula. Paolo Perazzoli ha esposto il suo progetto di riqualificazione del quartiere in occasione del secondo appuntamento di “Disegniamo il Futuro”, svoltosi venerdì pomeriggio presso l’Accademia di Via Risorgimento.
“In queste condizioni è una ferita per la città – ha detto il candidato sindaco durante l’intervento – è pieno di erbacce e di scritte, il letto va completamente risistemato. L’Albula è un punto ineliminabile e centrale. L’amministrazione comunale ha fatto una buona cosa con la realizzazione della pista ciclabile, ma va prolungata fino alla Palazzina Azzurra”. Sul versante opposto invece, l’intenzione è creare parcheggi a sbalzo, schierati a pettine, dall’incrocio con la Statale 16 alla ferrovia.
Centrale anche il tema di una zona a traffico limitato in centro e la proposta della pedonalizzazione di Via Risorgimento. “Si potrebbe sperimentare. L’obiettivo è favorire la mobilità a piedi. San Benedetto è una città ideale per spostarsi in bicicletta quando non piove. Certo è che servono dei nuovi parcheggi e li faremo. Vicino al Comune ci sono delle aree libere, poi c’è Piazza San Giovanni Battista dove si può aumentare il numero degli stalli complessivi”.
Un’altra priorità sono i marciapiedi. Da allargare in Via Curzi su espressa richiesta dei commercianti, o da eliminare nel caso di strade strette: “Spesso generano barriere architettoniche. O li facciamo bene oppure è meglio eliminarli. In qualche situazione si può provare ad annullare i dislivelli e a realizzare tutto in piano, con dei dissuasori che delimitino gli spazi per i pedoni”.
Nella Via della Stazione, Perazzoli ha rilevato l’urgenza di effettuare un potente restyling. “La strada è buia, degradata, serve una iper-illuminazione – ha affermato – va cercata una soluzione definitiva pure per i capolinea dei pullman: non possono stare davanti alla Stazione e nemmeno in Piazza Garibaldi, creano una confusione infernale. Dove c’è il parcheggio della ferrovia gestito dalla Multiservizi si potrebbe costruire la fermata sottoterra con l’uscita su Via Manzoni”.
Su Via Ugo Bassi, la volontà è ripiantumare essenze arboree su entrambi i lati. “Inoltre – ha aggiunto – contatterò la Sovrintendenza per valutare la possibilità di innestare delle palme in Piazza Nardone. Così com’è è una piazza troppo spoglia”.
Sui disagi causati dalla movida molesta sviluppatasi negli ultimi anni nel perimetro circostante Via Mentana, è fondamentale il rispetto delle ordinanze emanate: “Quello del caos è un problema serio. Coniugando fermezza, diritti e controlli le cose miglioreranno”.
Interpellato sull’ospedale unico, Perazzoli ha confermato l’importanza del progetto, senza però dimenticare i nosocomi tuttora esistenti: “Nell’attesa che si realizzi, non possiamo scordarci delle strutture che già ci sono. In una realtà provinciale di 200.000 abitanti, due ospedali faticano a starci. Con un impianto unico diventeremmo un importante polo del sud delle Marche, ma nel frattempo dobbiamo difendere San Benedetto. Abbiamo ottimi professionisti a cui vanno affidate le tecnologie. Dire che l’ospedale unico si costruirà a Campolungo equivale a dire che non si farà. Sicuramente dovrà essere situato nelle vicinanze della Superstrada”.
La campagna d’ascolto proseguirà sabato con un incontro con i concessionari di spiaggia allo chalet La Conchiglia (ore 16.30) e domenica a Le Petit Cafè di Piazza Tortora (10.30) e al circolo Ponterotto (16.30).
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