San Benedetto del Tronto – E’ ripresa al quartiere Salaria la campagna d’ascolto di Paolo Perazzoli “Disegniamo il Futuro”. Di fronte a tanti intervenuti, il candidato alle primarie del Partito Democratico ha esposto la sua proposta programmatica, rispondendo anche a tante richieste dei presenti.
Sui problemi specifici della zona, Perazzoli ha ribadito l’urgenza di realizzare una nuova regimentazione idraulica per mettere in sicurezza tutta la zona, con le acque provenienti dalla collina da raccogliere in un canale capace di trasportarle verso un nuovo corso che dalla Salaria vada verso il Tronto.
Fondamentale inoltre fornire la Salaria di un marciapiede e, come al quartiere Ponterotto, procedere alla chiusura delle lottizzazioni: “Vanno sistemate, perché finché si discute coi lottizzatori è difficile ma si può arrivare a una risoluzione. Quando subentrano i singoli proprietari diventa invece complicato trattare. So che il Comune è già intervenuto, io cercherò di accelerare”.
Sulla Sentina, Perazzoli ha parlato di valorizzare la vocazione ambientale e agrituristica della Riserva Naturale in accordo col Comune di Ascoli, proprietario del sito: “Loro sono interessati, il capitale sta andando in malora. Si potrebbero ospitare tante persone per un turismo diverso, che non sia per forza legato alla spiaggia”.
Sempre a proposito di turismo, il candidato ha difeso le associazioni di categoria. “Bisogna evitare di trattare gli operatori come operatori di serie b – ha dichiarato – il turismo può esistere lo stesso senza sindaci e assessori, non può esistere senza imprenditori. Il turismo ha avuto un tracollo forte alla fine degli anni ottanta, poi ci siamo un po’ ripresi, ma nell’ultimo periodo siamo stati sorpassati da Senigallia. Si va in vacanza dove è bello, si sta bene e si vivono delle emozioni. Se la città è sporca e non ha eventi non ci vai. Ancora oggi mi riconoscono come il sindaco di Miss Italia, che in quel momento era una manifestazione pop, oppure per le grandi amichevoli internazionali Juventus-Bayern Monaco, Milan-Celta Vigo, Juventus-Espanyol, o per la Mostra di Leonardo da Vinci, che portò più di 60.000 visitatori paganti”.
Una delle eccellenze di San Benedetto è certamente il lungomare, da riqualificare nel tratto nord: “Va finito subito, non farò altri 400 metri fra cinque anni, quando starò per andarmene, ma ne farò 1600 in uno o due anni”.
Sul destino dell’ex stadio Ballarin vanno invece coinvolti i cittadini: “Non può rimanere così, nella città c’è una volontà di mantenerlo integro, bisogna discutere e fare le cose in modo condiviso, però va eliminato quello scempio. Oggi si sta discutendo di niente. Non ci sono soldi e soprattutto non c’è un progetto. Quindi cosa si demolisce?”.
“La presenza di quattro candidati è la prova di un’insoddisfazione presente all’interno del Partito Democratico – ha concluso Perazzoli – è strano che chi ha governato per dieci anni ora vada in giro a promettere cose che finora non ha fatto. Io non ne sarei capace.
Certi personaggetti vogliono porre dei veti sulla mia candidatura perché quando dico che porteremo una squadra nuova intendo che chi è stato in giunta dieci anni non può starci ancora. Hanno paura per la loro poltrona. Ma se vogliono che non partecipi alle elezioni, mi devono battere alle primarie, se hanno i voti. I credo che non li avranno, Se c’è insoddisfazione come è possibile riproporre gli stessi politici di prima?
Io propongo un allargamento dell’alleanza verso un’area moderata e verso sinistra. La mia è l’unica proposta di cambiamento.”
Prossima tappa Sabato ore 17 al Bocciodromo per incontrare i residenti del Quartiere Ragnola. Vi aspettiamo!
Insieme #disegniamoilfuturo