dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2016-02-03

MARCHE E ABRUZZO, STRATEGIE E OBIETTIVI COMUNI.

L’INCONTRO TRA CERISCIOLI E D’ALFONSO 

 

Confronto aperto e costruttivo tra il presidente delle Marche e quello dell’Abruzzo per individuare scenari possibili, nuove rotte e strategie competitive condivise per migliorare servizi e ridurre i costi in un gioco di squadra per la ripresa, come indica il titolo dell’appuntamento di oggi ‘The European House’ a Torre di Palme (Fm).

A margine, un incontro riservato tra Luca Ceriscioli e Luciano D’Alfonso, con l’obiettivo strategico di stabilire una forte alleanza su temi di carattere economico, infrastrutturale, sanitario e di turismo sostenibile per far emergere il potenziale delle ‘regione adriatica’, tra le sfide che irrompono nel dibattito sulle riforme istituzionali, in un’Europa che moltiplica le opportunità.

Aree di crisi, regia unitaria sulle infrastrutture e accordo di confine sulla sanità, i temi nevralgici su cui la collaborazione tra Marche e Abruzzo verrà concretizzata a breve in atti concreti. “Una bella occasione per fare il punto su questioni di grande valore per i nostri territori – ha detto il presidente Ceriscioli – l’obiettivo è quello di dare in tempi certi risposte concrete su temi come infrastrutture, realizzazione di aree di crisi a confine fra la due regioni, sanità ed eccellenza da offrire ai cittadini. Scelte che attraverso il dialogo ad alto livello possono metterci in condizione di realizzare tanti progetti impostati singolarmente come regioni ma che, vissuti insieme, possono dare un buon risultato. Come il tema della terza corsia autostradale o il collegamento ferroviario e poi le piste ciclabili per  un grande progetto adriatico di mobilità sostenibile. Lo possiamo fare perché condividiamo una visione possibile per progetti e obiettivi. Lavorare assieme per poter dare alla comunità chance di crescita, sviluppo e lavoro”.

Siglata un’alleanza su progetti da trasformare presto in risultati per rafforzarla e giocarla su tutti i settori, ha insistito Ceriscioli: “su tutto ciò che può diventare un progetto comune a favore della nostra comunità”.

Stiamo operando nella giusta direzione con approccio adeguato, ha ribadito D’Alfonso: “Abbiamo forze da mettere in campo. Tra i primi punti in agenda che stiamo dettagliando, il potenziamento infrastrutturale per ferro, gomma e autostrade dedicate alle biciclette. Questa è l’unica parte d’Italia che può far partire velocemente le autostrade delle biciclette mettendo insieme la capacità di fare della Marche e dell’Abruzzo. Qui c’è anche da esibire il bello e le straordinarie tradizioni. Occorre coltivare la dimensione della priorità, così come dobbiamo difendere il mare blu sia dalle piattaforme che dall’inquinamento. Dobbiamo creare occasioni per firmare patti di collaborazione per la sanità, accordi di confine che mettano a disposizione del cittadino la capacità di offerta di Marche e Abruzzo. E poi l’esperienza al servizio delle imprese, allineando le migliori pratiche; lo stiamo portando avanti  per la zona di confine tra Tronto e Tordino, area di crisi con strumenti accelerati di semplificazione di facilitazione. Alleanze strategiche e funzionali agli obiettivi riconoscendo le Marche come un punto fondamentale di riferimento”. 

Una Domenica Andando a Polenta

 

Una Domenica Andando a Polenta

Una Domenica Andando a Polenta

Arcevia, 7,14, 21, 28 Febbraio e 6 Marzo

 

Arcevia – Il Mays Ottofile di Roccacontrada cresce e cresce bene ad Arcevia. Sta riscuotendo sempre più successo, infatti, la manifestazione  “Una Domenica Andando a Polenta” nata a febbraio 2006 per promuovere il primo raccolto del “Mays Ottofile di Roccacontrada, ” nell’ambito di un complesso progetto per la valorizzazione della Terra di Arcevia. Nel 2010 le domeniche divennero quattro, poi cinque per il decennale 2015 confermate anche per questa undicesima edizione 2016. Dal 7 febbraio al 6 marzo undici ristoranti del territorio cucineranno menù  a base di polenta Mays Ottofile  accompagnati da altri prestigiosi prodotti tipici delle Marche : dal formaggio di fossa al tartufo, dalla sapa alla mela rosa. L’iniziativa è promossa e organizzata dall’Accademia Misena di Roccacontrada in collaborazione con il Comune di Arcevia è stata presentata oggi nella sede della Regione.

“Ritengo questa manifestazione particolarmente importante – ha detto la vicepresidente e assessore all’AgricolturaAnna Casini – per le modalità con cui promuove una antica varietà di mays ottofile, facendone un traino promozionale enogastronomico e turistico per l’intero territorio. Il programma di eventi con incontri, approfondimenti, spettacoli e menù tipici  nei ristoranti del posto che abbinano la polenta ad altri ingredienti marchigiani e suggeriscono nuovi usi del mays,  fa di questa iniziativa, non una semplice vetrina di eccellenze  come tante, ma un vero e proprio racconto della storia, della lavoro, della cura e delle tradizioni che contribuiscono alla qualità dell’alimentazione marchigiana. Un ruolo importante in questo contesto è riservato agli Agricoltori custodi che perpetuano la coltivazione dei nostri prodotti tipici”. A loro, nell’ambito della manifestazione, è dedicato un convegno promosso da Assam, Cia e Coldiretti che si terrà domenica 28 febbraio al Complesso Monumentale di San Francesco.

Quest’anno inoltre il Presidio Slow Food che considera questa varietà tra quelle di punta nella rete del mais italiano,  ha aderito convintamente alla manifestazione. Il presidente fondatore di Slow Food, Carlo Petrini ha inviato un suo messaggio in conferenza stampa: “ Quando si parla di polenta le prime due cose che mi vengono in mente sono la quotidianità e la campagna. Il sostentamento di ogni giorno dei contadini nel duro lavoro nei campi. Ma sbaglia chi parla di polenta con superficialità, senza darle troppo valore. Il Mays Ottofile di Roccacontrada è uno degli esempi di valorizzazione di un’economia locale che, grazie alla biodiversità, rivaluta le proprie tradizioni e cerca nel profondo della propria storia la soluzione per una nuova energia.”

Alfiero Verdini , anima e cuore della manifestazione e dei progetti legati al Mays Ottofile, presidente dell’Accademia, ha raccontato  la storia e la riscoperta di questa antica varietà:  “Il “Mays Ottofile di Roccacontrada” dal numero delle spighe binate delle cariossidi e dall’antico nome di Arcevia  non più coltivato dalla metà del Novecento, si chiama in realtà zea  mays indurata, vitreo. E’ stato recuperato, selezionato con l’Università Politecnica delle Marche d’intesa con ASSAM, seminato nel 2005 viene poi  macinato a pietra nel molino a palmenti a Magnadorsa sul fiume Misa. Ma la ‘povera  polenta’ anche se prodotta da un mays dal profumo intenso non può essere lasciata sola e così gli esperti  ristoratori di “Una Domenica…” l’hanno impreziosita con le stupefacenti specialità di Talamello, Acqualagna, Morro d’Alba, San Ginesio, Gualdo, Visso, Offida, Unioni Montane dei  Monti Azzurri e dei Sibillini, preparata nel caldaio di rame di Force.”

“Una Domenica Andando a Polenta” non è solo ristorazione, si terranno infatti una serie di iniziative, ogni domenica,  a corredo della manifestazione: convegni, spettacoli e concerti a Teatro, visite guidate. Da segnalare tra l’altro Domenica 14 febbraio nel Complesso Monumentale di San Francesco di Arcevia il convegno nazionale “ I grani d’oro delle regioni” a cura della Rete Slow Food “Uomini di Mais” con promotori e produttori  di mais da polenta di dieci regioni, per definire i criteri con i quali inserire i mais in una rete nazionale Slow Food.

“Il brand della coltura e della cultura del mays – ha detto il sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi – , nell’ottica della riscoperta e valorizzazione del territorio e del turismo enogastronomico di qualità è uscito dai confini regionali per essere raccontato e mostrato in Giappone, a Milano all’Artigiano in Fiera, alla B.I.T. ed al Corriere della Sera nella Sala Montanelli , all’Expo, a Torino al Salone del Gusto, a Cavour, a Gandino, a Storo, a Roma alla Biblioteca Angelica ed all’Accademia di San Luca, a Foligno”.

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