dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2016-02-11

RISORSE PER IL PIANO BANDA ULTRALARGA, 72 MILIONI DI EURO ALLE MARCHE

 

“L’accordo tra Stato-Regioni per la distribuzione delle risorse per il piano banda ultralarga per le zone cosiddette ‘a fallimento di mercato’ è un’ottima notizia per le Marche. La nostra regione porta a casa 72 milioni di euro per un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio”. Lo rende noto il presidente della Regione Luca Ceriscioli che ha partecipato a Roma alla conferenza dei presidenti.

“Un piano – spiegano Ceriscioli e l’assessore Cesetti che ha la delega all’Informatica – che contribuirà a colmare i divari esistenti tra i diversi territori della nostra regione, per le esigenze delle strutturazioni della rete soprattutto nella cosiddette ‘aree bianche’, ovvero in quei territori poco attrattivi per gli operatori, creando così le condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili. Nell’individuazione delle priorità la regione privilegerà la copertura delle aree interne, troppo spesso prive di queste infrastrutture. Quando parliamo di connettività ovviamente parliamo di sviluppo, lavoro, imprese e occupazione, con capacità di offrire servizi alle aziende e di porre le basi allo sviluppo dell’industria 4.0”.

 

Orgogliosi dei 10 scienziati dell’università di Urbino, il tweet del presidente Ceriscioli

 

In un tweet il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, esprime orgoglio per i 10 scienziati dell’Università di Urbino  che hanno partecipato al  progetto che ha rivelato le onde gravitazionali.

Altra conferma dell’eccellenza delle nostre università  che forma ricercatori che sono nel team della “scoperta del secolo”.

La Bit si apre nel segno del Genius of Marche

 

Le Marche alla BitLe Marche alla Bit

Inaugurazione dello stand Regione Marche all’edizione 2016 della Bit a Milano

 

 

Moreno Pieroni: “Le Marche, un’unica grande città condensato di bellezza e di eccellenze”

Vittorio Sgarbi: “Marche, una piccola regione con il più grande patrimonio artistico. La bellezza che detengono è la prova dell’esistenza di Dio”

 

 

(Milano) –  “Rispetto a tutte le altre regioni abbiamo un plus valore, un vantaggio da mettere a frutto: siamo come un’unica grande città che può essere visitata da nord a sud o da est a ovest in un’ora e mezzo e che sa offrire, in pochi chilometri, un nuovo paesaggio, un capolavoro artistico incomparabile, un borgo storico, una spiaggia meravigliosa. Una diffusione di bellezza e di eccellenze paesaggistiche e manifatturiere che va comunicata con forza”. Così l’assessore regionale al Turismo e Cultura, Moreno Pieroni, all’apertura della BIT a Milano nello stand che la Regione Marche ha allestito nel padiglione della Fiera di Rho. “Vogliamo che le Marche – ha proseguito- siano conosciute come sistema unico in cui confluiscono tantissime realtà d’eccellenza che i Comuni scelgono come identificative del loro territorio”.

Le Marche alla Bit

Le Marche alla Bit

Un concetto, quello della facile percorribilità della nostra regione ad alta concentrazione di bellezza, lanciato anche ieri sera, nella serata di anteprima della presentazione dell’offerta turistica marchigiana alla Fondazione ENI Enrico Mattei di Milano. Un evento di pre-apertura della BIT a cui hanno partecipato, oltre 80 testate giornalistiche nazionali e di settore che hanno dimostrato un grande interesse per il nostro turismo e per le proposte della Regione. “A conferma che – come ha sostenuto il dirigente del servizio Internazionalizzazione Turismo Cultura, Raimondo Orsetti – siamo terra che fa tendenza. E anche i dati dei flussi turistici della scorsa stagione lo dimostrano: +2,88 negli arrivi e +3,25 nelle presenze, con un milione e 866 mila turisti che hanno scelto la regione”. A testimoniare la bellezza e l’amore per le Marche, ieri sera e oggi allo stand, Vittorio Sgarbi ha ribadito un pensiero espresso più volte: “Le Marche sono un libro aperto di Storia dell’Arte. Ogni scuola pittorica è presente e i più grandi artisti del loro tempo, escludendo Raffaello che vi è nato, penso a Bellini, Crivelli, Lotto, sono arrivati nelle Marche ed è stato come un ritorno a casa. Perché nelle Marche è come sentirsi a casa, è capitato anche a me che, da quasi trent’anni, ne testimonio la bellezza per autentico sentimento di passione e di scoperta di capolavori. La stessa passione che animò Berenson quando scopri Lorenzo Lotto a Recanati. Insomma, la bellezza delle Marche – ha sentenziato il critico d’arte – è la prova dell’esistenza di Dio perché qui gli artisti hanno dato il meglio guardando un ambiente meraviglioso. Una regione piccola nelle dimensione, ma proporzionalmente la più grande per quantità di patrimonio artistico , architettonico e paesaggistico in Italia”.

E nella mattinata, condotta da Paolo Notari, sono state presentate le mostre che segneranno il 2016: quattro eventi espositivi che, come ha aggiunto Pieroni, “abbiamo scelto di organizzare lungo l’arco di tutto l’anno e sotto un unico coordinamento – quello del comitato paritetico del Giubileo della Misericordia tra CEI, ANCI e Regione Marche, consapevoli che il turismo legato alla cultura è il traino per ottenere i migliori risultati in termini economici e di ritorno di immagine”. Due mostre sono curate dallo stesso Sgarbi: a Osimo, Palazzo Campana, “Lotto, Artemisia, Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi” dal 18 marzo al 30 ottobre con le opere della collezione privata di Vittorio Sgarbi, per la prima volta esposte in Italia e “Santa Maria Maddalena. Tra peccato e penitenza da Duccio a Canova” Museo-Antico tesoro della Santa Casa di Loreto, di cui hanno parlato anche il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni e Loreto, Paolo Nicoletti. Le altre due mostre sono curate da Stefano Papetti con Giovanni Morello, Claudia Caldari: a Senigallia ““Maria. Mater Misericordiae” sui dipinti che rappresentano l’icona della Madonna del Soccorso o della Misericordia. Una mostra proveniente da Cracovia e allestita in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Maurizio Mangialardi, presidente Anci regionale e sindaco di Senigallia che ha sottolineato il ruolo dei Comuni nell’aver compreso importanza di lavorare insieme per l’unico obiettivo di promuovere le Marche. L’altra mostra ad Ascoli Piceno curata da Stefano Papetti e Giovanni Morello “Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio”. Il sindaco di Ascoli Guido Castelli  ha ricordato la storia francescana della sua città. “San Francesco otto secoli fa predicava in Piazza Arengo”

L’assessore regionale ha concluso il suo intervento ricordando altri eventi che punteggeranno il 2016 legate alla Notte: La Notte delle Candele (agosto) quando le Marche saranno godibili “a lume di candela”, La Notte della Fisarmonica (autunno 2016); La Notte della chitarra (autunno 2016) con i migliori musicisti provenienti da tutta Italia.

La seconda parte della giornata alla BIT era legata allo Sport e ai tanti appuntamenti che si svolgeranno in regione per comunicare le “Marche terra di campioni” e il turismo sportivo come nuova opportunità di sviluppo economico. Più di quaranta appuntamenti, tra internazionali e nazionali, a cominciare dal primo appuntamento con la Coppa Davis Italia-Svizzera a Pesaro dal 4 al 6 marzo ,ai Mondiali di Atletica Indoor ad Ancona, la Coppa del mondo di Ginnastica ritmica a Pesaro, al Circuito internazionale di vela Classe Farr a luglio ad Ancona. “Le Marche – ha detto Fabio Sturani, ex presidente CONI regionale – sono a vocazione sportiva non solo come terra di talenti, ma come ricchissimo calendario di incontri che coniugano turismo, sport e promozione del territorio. Lo Sport è ormai una componente fondamentale del Turismo, se pensiamo che il 10% del turismo complessivo è generato dal turismo sportivo”. Era presente anche un inedito Juri Chechi ciclista, che le Marche le ha scelte e le ama tanto da viverci e che ha presentato un suo progetto “Eco Cycling tour” che si rivolge agli appassionati di cicloturismo all’insegna dello slow bike per far visitare il territorio.

Ancora cultura sotto forma di Musica e spettacolo. Il Comune di Pesaro ha presentato le attività previste per la valorizzazione di Gioacchino Rossini (Pesaro, 1792 – Passy, 1868) e i progetti per la celebrazione del 150° dalla morte.

Il sindaco Matteo Ricci ha spiegato di voler “creare un vero e proprio progetto di sviluppo economico legato a queste celebrazioni, come ha fatto Recanati, con l’altro genio marchigiano, Leopardi. Un progetto basato sulla popolarità dei brani rossiniani, quelli che conoscono tutti. Stiamo già facendo nascere un Comitato promotore per le celebrazioni a cui hanno già aderito l’ex presidente Giorgio Napolitano, Monica Maggioni e Gianni Letta”. Conclusione delle presentazioni con il Consorzio Marche Spettacolo (CMS) che, con il presidente Carlo Maria Pesaresi, ha presentato il cartellone 2016: lirica, teatro, festival.

 

Riconoscimento del Piceno come area di crisi complessa

 

Casini-CeriscioliCasini-Ceriscioli

PICENO – VIA LIBERA DEL MINISTERO AL RICONOSCIMENTO DI AREA DI CRISI COMPLESSA. INSERITI ANCHE ALCUNI COMUNI DEL FERMANO

 

 

Ancona – Via libera del Ministero dello sviluppo economico al riconoscimento del Piceno come area di crisi complessa. La firma del decreto da parte del Ministro Federica Guidi è avvenuta questa mattina. Inseriti anche alcuni Comuni delle aree interne della provincia di Fermo: Amandola, Monte Falcone, Montefortino, Montelparo, Monte Rinaldo, Ortezzano, Santa Vittoria in Matenano e Smerillo.

Soddisfazione del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, per il risultato raggiunto che offre una grande opportunità al territorio: “Un lavoro di squadra che ha portato ottimi risultati in tempi record – dichiara Ceriscioli – il riconoscimento di area di crisi complessa del Piceno, in cui sono rientrati anche alcuni Comuni del Fermano e la zona del Teramano,  è il frutto di un lavoro concreto e sinergico con il Governo, che ringraziamo per l’attenzione che ogni volta ci dimostra, e tra assessorati. Impegno svolto con determinazione prediligendo la concretezza alla sterile azione di destinare un assessorato al Piceno”.
“E’ un grande risultato che annuncio con orgoglio – aggiunge la vicepresidente Anna Casini – . Da anni il territorio aspettava questo provvedimento. Fin dal primo giorno del suo insediamento questa Giunta si è impegnata per far sì che l’iter, che si era bloccato, riprendesse rapido per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo lavorato senza sosta insieme agli uffici e in accordo con il Ministero è finalmente oggi, non solo abbiamo ricevuto il riconoscimento di area di crisi complessa, ma grazie al buon lavoro svolto dalla Regione Marche, sono rientrati nella perimetrazione anche alcuni Comuni montani del Fermano e la zona del Teramano. Per il Fermano si tratta di una nuova e inattesa opportunità di sviluppo che sono sicura il territorio saprà cogliere. In termini complessivi ricordo che per il Piceno c’è già un pacchetto di manifestazioni di interesse per un ammontare di investimenti pari a oltre 125 milioni di euro a fronte di un incremento occupazionale di oltre 300 unità”.

Soddisfazione per l’ inserimento dei Comuni fermani viene espressa anche dall’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti: “Un risultato importante – commenta – frutto del  grande lavoro di squadra svolto dalla giunta e dai Servizi e dell’impegno in prima linea del presidente Ceriscioli e della vicepresidente Casini che voglio ringraziare”.

Il decreto approvato dal Ministero è determinante per poter utilizzare risorse anche nazionali con l’obiettivo di re-industrializzare il Piceno e le altre aree interessate, adeguare le infrastrutture  e creare le condizioni di un nuovo sviluppo economico ed occupazionale.

Ora si potrà dare avvio al Progetto di riconversione e riqualificazione industriale che insieme ad una approfondita analisi dei caratteri di crisi e alla apposita delibera della giunta regionale costituiva l’istanza di richiesta di riconoscimento di area di crisi complessa. Il documento è  la base per la predisposizione degli interventi ed è stato redatto e condiviso con Comitato per lo sviluppo del Piceno costituito ad hoc insieme ai rappresentanti delle categorie e dei sindacati.

La proposta parte da un’analisi dei punti di forza e di debolezza del tessuto produttivo piceno e del suo contesto socioeconomico, descrive le principali leve verticali/settoriali (agroalimentare, meccanica-meccatronica, chimica-gomma-plastica, turismo) e orizzontali/strategiche (grandi industrie, innovazione – formazione, aggregazioni, nuova imprenditoria, impegno del territorio) da azionare per il rilancio dell’area di crisi del Piceno, e per ciascuna di queste leve segnala le manifestazioni di interesse espresse dal territorio in termini di investimenti da realizzare nel periodo 2016/2018, anche sotto il profilo dell’incremento occupazionale previsto.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com