dalla Regione Marche

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2016-02-26

CORSO DI FORMAZIONE SULL’ACCERTAMENTO DEI DANNI DA PREDATORI SELVATICI

 

Oggi presso l’Istituto Zooprofilattico Marche-Umbria, sede di Tolentino, l’Assessorato all’Ambiente della Regione Marche con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e lo Zooprofilattico, organizzano un corso di formazione sulle tecniche e gli strumenti di accertamento dei danni da predatori nelle aziende zootecniche. La giornata è rivolta ai veterinari dell’Asur chiamati ad effettuare le perizie sulle spoglie degli animali attaccati da lupi o cani vaganti. Anche questa iniziativa rientra tra le modalità che la Regione Marche ha attivato per monitorare la presenza e la distribuzione del lupo nel nostro territorio per promuoverne la tutela come esigono le leggi europee e al contempo predisporre gli strumenti per proteggere le attività zootecniche (in proposito il Piano di sviluppo rurale dispone di risorse per dotare di sistemi di protezione pascoli e stalle). Con il coinvolgimento dei veterinari pubblici si intende aumentare lo stato delle conoscenze sul fenomeno: essi infatti sono i primi ad intervenire per valutare quanto accaduto e nel caso di fenomeni illegali ad attivarsi con il Corpo forestale dello Stato per denunciare eventuali illeciti. Pertanto le loro informazioni vanno ad aggiungersi ai monitoraggi diretti sulla presenza del lupo fornendo preziosi contributi sulle soluzioni da adottare. Queste ed altri tipi di operazioni come il “fototrappolaggio” (la scorsa settimana il Corpo forestale è stato dotato di otto nuove videotrappole) consentono di stimare in modo sempre più preciso il fenomeno di aumento di lupi indotto dalla disponibilità di prede selvatiche e dallo spopolamento della montagna da parte dell’uomo. Le indagini intendono migliorare le conoscenze come previsto dal Piano nazionale Lupo all’esame delle Regioni prima dell’adozione da parte del Ministero dell’Ambiente.

 

 

DOMANI IL PRESIDENTE CERISCIOLI ALL’INAUGURAZIONE DELLA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE PER ANZIANI BARTOLINI DI MONDOLFO

 

Domani, sabato 27 febbraio, il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, parteciperà all’inaugurazione del nuovo reparto per la Residenza sanitaria assistenziale per anziani Bartolini di Mondolfo.

L’appuntamento si terrà alle ore 10 nella Sala del Consiglio Comunale. Seguirà la visita ai locali della nuova struttura.

 

 

“IL MUSEO DI TUTTI E PER TUTTI”, PER LA MIGLIORE ACCESSIBILITA DELLE STRUTTURE:  PREMIATO A TORINO IL PROGETTO DELLA “SALA DEL MAPPAMONDO” DI FERMO

 

“Un piccolo grande esempio di vera integrazione culturale, davvero speciale.” E’ questa la motivazione con cui il progetto del Servizio Biblioteca e Musei del Comune di Fermo, candidatosi al concorso,  ha ricevuto oggi a Torino un premio e un encomio come buona prassi della Pubblica Amministrazione nell’ambito del convegno nazionale “ La centralità della Persona nei migliori progetti della PA e del Volontariato”,  organizzato dal Centro Studi Cultura e Società.

Il progetto –  incentrato sull’aggiornamento della fruizione dei Musei, adeguando la struttura della “Sala del Mappamondo” sotto il profilo dell’agibilità motoria e sensoriale –  fa parte integrante di un più ampio  progetto regionale “ Il Museo di tutti e per tutti” ideato, promosso e finanziato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche  in collaborazione con il Museo tattile Statale Omero di Ancona. Chiara già nel titolo la finalità generale: rendere  i musei marchigiani degli spazi “aperti”, luoghi di incontro, educazione e formazione accessibili a tutti.

Il progetto regionale  prende il via da un’indagine ricognitiva e approfondita per restituire un quadro preliminare sull’accessibilità ai musei e raccolte a partire dai dati delle realtà marchigiane registrati con una campagna di autovalutazione dei musei e delle raccolte. Dei 207 musei regionali aderenti alla campagna di autovalutazione , l’86%  aveva dichiarato di essere accessibile, rivelando così un dato davvero confortante sia nelle politiche singole e di sistema per l’accessibilità ai musei, sia nel quadro regionale. Anche la ricognizione di altri dati significativi per la comprensione dell’accessibilità spaziale evidenzia situazioni molto positive in termini di accessibilità generale e preliminari agli spazi museali: il 69% dei musei è dotato di servizi igienici accessibili ai disabili, l’83% dichiara una buona raggiungibilità della struttura in quanto dotato di parcheggi per disabili, ed ancora il 95% offre ai visitatori percorsi non affaticanti.  Tuttavia, se i dati rivelano nei musei marchigiani un accoglimento abbastanza diffuso delle istanze dell’accessibilità spaziale, i dati relativi alle istanze di fruizione allargata ed universale e dei servizi offerti a pubblici specifici sembrano essere meno confortanti: solo l’8% dei musei marchigiani dichiara di offrire servizi speciali ai disabili ed il 41% dei musei marchigiani offre servizi di assistenza e supporto ai disabili alla visita. L’obiettivo dell’azione progettuale è stato quindi quello di consentire l’elaborazione e la realizzazione di progetti che incrementassero la fruibilità a tutto campo, eliminando barriere di qualsiasi tipo e preservando la pluralità dell’offerta.

“Il museo di tutti e per tutti” – che ha avuto inoltre il merito di sensibilizzare le comunità marchigiane sulle tematiche della disabilità e alla formazione del personale addetto ai servizi museali – ha coinvolto i poli cittadini territoriali di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro, e, in un contesto territoriale più ampio, attraverso il Sistema Museale della Provincia di Ancona ed il Sistema Museale della Provincia di Macerata, ha contribuito al miglioramento dell’accessibilità di un numero complessivo di 31 strutture museali, prime destinatarie di specifici interventi.

Vicepresidente Casini e assessore Bravi in visita a Istituti tecnici Ascoli

Questa mattina la vicepresidente Anna Casini e l’assessore all’Istruzione e al lavoro Loretta Bravi hanno cominciato la visita delle scuole del Piceno che proseguira’ con altri appuntamenti anche in futuro, Punto di partenza gli istituti tecnici. Prima tappa al  Centro per la formazione professionale della Provincia di Ascoli Piceno, poi all’istituto tecnico Mazzocchi, infine all’istituto agrario e alberghiero Ulpiani dove Casini e Bravi hanno inaugurato il laboratorio di degustazione vino.
L’intento e’ quello di ascoltare le esigenze del territorio per poter poi orientare al meglio interventi, progetti e risorse.
“Soprattutto nelle aree in difficolta’ – ha detto Casini – sono fondamentali attività che rivitalizzino il territorio e diano opportunità ai giovani come appunto gli istituti che praticano l’alternanza tra scuola e lavoro e la formazione sulla base delle esigenze del mercato. Per questo con la giunta regionale stiamo facendo un lavoro di squadra incrociando bandi, risorse e iniziative,  al fine di garantire la migliore istruzione e il miglior orientamento ai nostri ragazzi che, non dobbiamo mai dimenticarlo, sono il nostro futuro”. Casini ha ricordato anche le misure relative alla formazione comprese nel decreto per il riconoscimento dell’area di crisi complessa.
“C’e’ necessita’ – ha sottolineato Bravi  – di aiutare le zone piu fragili a partire dall’istruzione dei giovani. Le scuole professionali garantiscono un contatto stretto con il mondo del lavoro e formano i ragazzi con precise competenze. Per questo motivo su questi istituti dobbiamo investire in termine di valorizzazione, riqualificazione, innovazione e ammodernamento. Dobbiamo lavorare insieme per progetti concreti, senza doppioni o spreco di risorse”.   E ai ragazzi in classe:”Lo so che e’ difficile crederci con tutto quello che sentite dire, ma siamo qui per voi stiamo facendo la nostra parte, per darvi delle opportunita’ che dovete impegnarvi a cogliere. Il nostro grande progetto siete voi e su voi investiremo”.

 

 

 

Un bando della Regione per realizzare collezioni nuove e innovative nei comparti della moda e del mobile

 

 

Manuela BoraManuela Bora

12 milioni le risorse disponibili, la pubblicazione sul Bur del 3 marzo.

Bora: “Creatività  per competere sui mercati”

 

Ancona – Prodotti nuovi, di qualità superiore, per conquistare il mercato internazionale. È l’obiettivo di un bando della Regione Marche che assegna 12 milioni di euro per favorire i processi di produzione e di commercializzazione di collezioni innovative nei settori del Made in Italy. Sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche (Bur) il 3 marzo 2016. Gli investimenti dovranno essere realizzati e localizzati nelle Marche. Le risorse disponibili sono quelle del Por (Programma operativo regionale) del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale). Sei milioni andranno a beneficio delle micro, piccole e medie imprese, delle reti di impresa dei comparti della moda (tessile, abbigliamento, pelli, cuoio e calzature, accessori per l’abbigliamento, cappelli e berretti), gli altri sei a quelle del legno e mobile.

“Settori dove l’innovazione e la creatività rappresentano valori aggiunti per acquisire o consolidare le quote del mercato internazionale più attento al gusto e alla bellezza del Made in Italy, ma anche all’ecosostenibilità e alla sicurezza dei prodotti – ha evidenziato l’assessora all’Internazionalizzazione, Manuela Bora – Le Marche, da questo punto di vista, hanno sempre saputo innovarsi nella tradizione, con soluzioni nuove e originali applicate alla produzione. La qualità diventa fondamentale per emergere nella competizione globale. La Regione accompagnerà questo processo di innovazione continua, destinando significative risorse europee alle imprese che sapranno proporre soluzioni nuove anche nei mercati maturi, dove più forte è la concorrenza internazionale. A questo proposito va segnalato, in particolare, che il bando favorisce l’inserimento in azienda di personale qualificato proprio per sostenere i processi di innovazione e l’occupazione”. L’obiettivo del bando è favorire la realizzazione di nuove collezioni di prodotti, valorizzando, in particolare, il design, l’ideazione estetica, la progettazione, il marketing e la commercializzazione internazionale. I progetti che verranno finanziati dovranno introdurre innovazioni nei processi e nell’organizzazione, diversificando l’attività con prodotti aggiuntivi. Prodotti di qualità superiore, rispettosi dell’ambiente, a minore costo produttivo, realizzati con soluzioni innovative. Il bando è stato condiviso al Tavolo di concertazione della politica industriale. Confederazioni imprenditoriali e sindacali hanno evidenziato l’urgenza di disporre  di nuovi incentivi per rilanciare la competitività delle imprese, considerato il prolungamento della crisi economica in atto.

 

 

Donne nella pesca, Bora: “Battaglia culturale che allineerebbe l’Italia all’Europa”

 

 

Manuela BoraManuela Bora

“Donne nella pesca”, audizione alla Commissione Agricoltura e Pesca della Camera per il riconoscimento del ruolo giuridico.

Bora: “Battaglia culturale che allineerebbe l’Italia all’Europa”

Una delegazione dell’Associazione “Penelope – Donne nella pesca”, composta da donne della città di Ancona e di Termoli, ha partecipato a una audizione della commissione Agricoltura e Pesca della Camera dei deputati per presentare la richiesta di riconoscimento giuridico del loro ruolo e parlare delle criticità che incontrano, ogni giorno, nell’attività professionale. L’Associazione rappresenta tutte le donne che, a vario titolo, operano nel mondo della pesca. La delegazione è stata ricevuta anche su segnalazione della presidente della Camera, onorevole Laura Boldrini, dopo aver visionato, lo scorso 18 ottobre, ad Ancona, il filmato prodotto dalla locale Camera di commercio dal titolo “L’altra metà del mare”.
La Commissione sta preparando una proposta di legge sull’ittica e le donne vorrebbero poter far inserire il loro riconoscimento nella proposta di cui è relatore l’onorevole Luciano Agostini. L’onorevole Laura Venittelli, componente della XIII Commissione, ha predisposto un emendamento per ottenere la qualifica di “collaboratrice dell’impresa ittica familiare” per tutte le donne del mondo della pesca. “Da tempo si parla di equiparazione dell’imprenditore ittico all’imprenditore agricolo – evidenzia l’assessora alle Pesca e alle Pari opportunità, Manuela Bora – Sarebbe auspicabile che, come già da tempo è per le donne dell’agricoltura, si possa ottenere questo importante e prezioso riconoscimento, valorizzandone dell’attività”. L’assessora ha manifestato tutto il suo sostegno alla rivendicazione di questo diritto, “in quanto rappresenta, innanzitutto, una battaglia culturale che consentirebbe all’Italia di mettersi alla pari con altri Paesi dell’Unione europea, dove tale riconoscimento è applicato da tempo”.

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