San Benedetto del Tronto, 2016-02-21 – Nuovi incontri per Paolo Perazzoli in vista delle primarie del Partito Democratico. Dopo gli appuntamenti al quartiere Ponterotto e in zona Valle del Forno, sabato pomeriggio il candidato sindaco ha parlato ai tanti cittadini intervenuti al Parco Eleonora di Porto d’Ascoli, tornando a battere sui temi dell’ospedale unico e del crescente degrado in città.
“Nel 1970 San Benedetto scese in piazza per difendere l’ospedale – ha detto – siamo pronti a ripetere l’esperienza se qualcuno penserà di realizzare la nuova struttura ad Ascoli. Il nosocomio non si può fare a Campolungo, secondo noi deve stare vicino allo svincolo autostradale, uno dei punti più critici in assoluto. Credo che alla fine si troverà una soluzione. L’importante è non arrivare all’obiettivo col Madonna del Soccorso chiuso. Va garantita pari dignità, con San Benedetto che deve ospitare le emergenze”.
Duro il giudizio sul decoro urbano, dall’Albula al Ballarin, passando per il viale della Stazione, Via Calatafimi e soprattutto Viale Secondo Moretti: “E’ il cuore di San Benedetto ed è pieno di scritte sui muri; il pontino mostra pitture di diverse tonalità e vernice scrostata sul tetto. E’ inaccettabile. La passata estate neanche la pista ciclabile del lungomare è stata ripitturata. La raccolta dei rifiuti va rivista, genera vere e proprie discariche all’aperto. Siamo al 70% di differenziata, però il prezzo che paghiamo in termini di sporcizia è alto”.
Sulle politiche sociali, Perazzoli ha assicurato che, se eletto, interverrà per la sopraelevazione del Cediser e del Centro Primavera, per alleviare le sofferenze dei familiari dei disabili gravi attraverso la realizzazione di residenze di supporto adeguate nella dotazione delle strutture e nella formazione del personale. In accordo col Comune di Ascoli si potranno invece coinvolgere cooperative sociali vicine ai disabili per la cura e la gestione della riserva Sentina, sulla scia della positiva esperienza della ‘Fabbrica dei fiori’.
Se eletto, sarà realtà l’istituzione di un forum permanente dell’innovazione che accolga idee nuove, ragionamenti e costanti consigli, mentre la prima riunione in seguito all’insediamento verrà dedicata al problema dell’inagibilità della piscina comunale scoperta: “Farò sedere attorno ad un tavolo i dirigenti. E’ una vergogna, la chiusura ci priva di una delle nostre offerte turistiche. State sicuri che se diventerò sindaco tornerà a funzionare”.
Il candidato ha proposto un cambio di marcia sul piano amministrativo: “Abbiamo bisogno di una squadra che sappia discutere. Ho imparato che a non ascoltare i collaboratori si sbaglia, certi errori non li ricommetterò. Un sindaco deve possedere un metodo di lavoro ed essere vincolato agli impegni presi. Bisogna annunciare solo quello che si può davvero realizzare. Qualcuno va sostenendo che avrei già pensato ai nomi degli assessori. E’ pura invenzione. Prima si vincono le elezioni, poi si pensa agli assessori, non viceversa. Proprio non ci ho pensato, altri non lo so”.
Perazzoli ha poi dato un giudizio sugli avversari alle primarie: “Le differenze si notano poco perché mi copiano. A forza di copiare imparano poco, affrontano argomenti che nemmeno conoscono. A San Benedetto sono arrivati i marziani, bisogna stare attenti. Non può essere vero che Margherita Sorge, dopo dieci anni in amministrazione, scopra che le nostre strade sono come quelle di Kabul. Antimo Di Francesco promette che dimezzerà i costi dei parcheggi sul lungomare ed eliminerà le zone blu al Paese Alto. Tra una settimana arriverà a dire che farà parcheggiare gratis in centro e offrirà un caffè a tutti. Parlano come se non avessero mai avuto responsabilità primarie nel governo della cosa pubblica”.
Sui Poru, è stato ribadito il concetto dell’inadeguatezza del procedimento: “Servono a riqualificare l’esistente, l’amministrazione ha forzato il discorso perché non è stata in grado di approvare un nuovo Piano Regolatore. Bisogna ripensare l’intera città, i Poru non sono la strada giusta, sono progetti incompleti che non riguardano tutte le aree. A due-tre mesi dal voto sarebbe opportuno fermare le macchine, queste materie vanno affrontate prima e con la dovuta partecipazione. Io stesso ho avuto modo di conoscere in maniera grossolana i disegni grazie al presidente del quartiere Sentina, nel mio partito non se ne è mai discusso. Mi auguro che il sindaco non vada ulteriormente avanti, rischierebbe di danneggiare politicamente il Pd. Ma se saranno approvati, non si potrà ricominciare da capo. Credo nel concetto della continuità amministrativa, come sulla questione dello stoccaggio del gas. Sarei un falso se dichiarassi che ho cambiato le mie idee. Ma non capovolgerei una posizione di contrarietà espressa all’unanimità dal Consiglio comunale”.
#disegniamoilfuturo