Per Ponterotto è necessaria una progettualità di sviluppo condivisa da tutti
San Benedetto del Tronto, 2016-02-12 – La campagna di ascolto nei quartieri promossa dal candidato alla primarie del Pd, Tonino Capriotti, si è arricchita di un nuovo appuntamento in zona Ponterotto. Ai cittadini presenti, il candidato ha illustrato la sua idea di sviluppo del quartiere, che deve partire da un maggiore coinvolgimento degli abitanti nelle questioni pubbliche: “Negli anni non c’è mai stata una progettualità concreta per una vasta riqualificazione – ha affermato Capriotti – Occorre dunque rimediare. Quando parliamo di sviluppo di un territorio non basta definirne le regole con un piano regolatore, servono concrete richieste e progetti di intervento, attrarre dei finanziamenti e utilizzarli al meglio, non come è successo per l’area del porto. E’ giusto puntare ad un coinvolgimento della collettività, ascoltare le loro richieste e vedere effettivamente quali sono le problematiche su cui intervenire”.
I cittadini di Ponterotto sentono la latitanza delle istituzioni: in questi anni, per esempio, non ci sono stati interventi per regolamentare la viabilità, per chiudere la questione sulla “bretella” di collegamento al casello autostradale, lottizzazioni inutilizzate, fino ai casi più recenti, come la realizzazione di una pista ciclabile non fruibile dal quartiere e gli errori nella raccolta dei rifiuti.
“Pensiamo alla pista ciclabile – ha continuato Tonino Capriotti – quando si realizzano opere del genere un’amministrazione deve avere sempre in mente le necessità della cittadinanza. E’ assurdo che questa pista non colleghi il quartiere alla città. E’ arrivato il momento in cui i comitati di quartiere ritornino ad essere più presenti nella vita del Comune, proponendo progetti concreti come nuovi centri di aggregazione o il recupero di spazi inutilizzati per il bene della collettività”.
Quindi per Capriotti i cittadini devono riappropriarsi della “cosa pubblica” in maniera attiva: “Non serve fare le solite promesse da campagna elettorale . Serve un cambiamento radicale nel fare politica, con un’amministrazione aperta alla esigenze delle persone. Ponterotto ha una grande potenzialità. E’ forse l’unico spazio espansivo di San Benedetto. Ma il suo miglioramento dipende da tutti. Così come il futuro dell’intera San Benedetto passa da una completa e più dinamica partecipazione dei cittadini, necessaria per imporre quel cambiamento di cui la città ha estremo bisogno”.
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