Nuova caserma Carabinieri.
Il sindaco esulta: “Si farà”. Il 4 aprile prossimo verrà siglata in Regione un’intesa inter-istituzionale.
“La nuova caserma dei Carabinieri di Giulianova si farà. Finalmente vicina la risoluzione della questione”. Esulta il sindaco Francesco Mastromauro per quella che definisce una vicenda più che decennale prossima ormai alla conclusione.
“Il 4 aprile prossimo sarò infatti a Pescara, nella sede della Regione, per siglare l’intesa inter-istituzionale con il governatore Luciano D’Alfonso, a cui va il mio ringraziamento per l’impegno e la sensibilità dimostrati, con il comandante regionale dei Carabinieri Michele Sirimarco, e con il Provveditore alle Opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna. L’intesa assicurerà tempi certi alla realizzazione della nuova sede dell’Arma, per cui esiste la copertura finanziaria garantita dalla Regione Abruzzo, secondo i parametri dimensionali orientativi dettati dal Comando generale. Dopo tante ombre e incertezze, e soprattutto dopo anni ed anni di attese frustrate e di tentativi mai giunti in porto”, prosegue il sindaco, “finalmente Giulianova potrà garantire ai carabinieri, in prima linea nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, una sede moderna, funzionale e idonea in cui posizionare i comandi di Compagnia e di Stazione, ponendo le premesse per un eventuale, auspicabile potenziamento dell’organico. Il 4 aprile sarà un giorno davvero importante per me, per tutti i miei concittadini e per la Commissione tecnico-istituzionale appositamente costituitasi, che con me ha condiviso l’impegnativo percorso per giungere a questo importantissimo obiettivo”.
Teramo-Mare.
Anche il sindaco Mastromauro dice la sua: “Ultimarla facendo pagare il pedaggio?
E’ un’ipotesi assurda”.
Sulla questione del completamento della Teramo–Mare interviene anche il sindaco Francesco Mastromauro. “Le dichiarazioni del consigliere regionale Giorgio D’Ignazio sulla mancanza di risorse per la realizzazione del quarto lotto, l’ultimo, della Teramo-Mare, e quindi sulla necessità di far finanziare il completamento dell’opera a soggetti privati prevedendo il pagamento di un pedaggio, genera confusione e non reca certo un contributo costruttivo alla soluzione del problema che si protrae ormai da troppi anni. Io sto ai documenti ufficiali prodotti dalla Regione. E in proposito voglio ricordare che il 31 dicembre 2015 la Giunta regionale approvò il Masterplan Abruzzo. Ebbene in quel documento, sotto la voce “infrastrutture”, tra gli interventi strategici inseriti c’è proprio il completamento della Teramo–Mare il cui costo, pari a 85 milioni di euro, risulta essere interamente coperto da finanziamenti esistenti. È vero – afferma Mastromauro – che il Masterplan deve essere ancora approvato dal Governo centrale, ma si tratta pur sempre di un documento di programmazione della Regione. C’è comunque da aggiungere che un mese fa, il 25 febbraio, ho organizzato un incontro pubblico dedicato allo sviluppo economico della nostra Provincia. In quell’occasione parlai della strategicità della Teramo–Mare non solo per lo sviluppo dei territori costieri della provincia ma anche per dell’intera Regione dal momento che si completerebbe il collegamento diretto sulla direttrice Tirreno–Adriatico. E il vice-presidente della Regione Giovanni Lolli, ospite dell’iniziativa, del tutto d’accordo sull’importanza dell’opera confermò la disponibilità del finanziamento. Dunque – prosegue il sindaco – sarebbe inaccettabile, e probabilmente neppure fattibile, far pagare un pedaggio per percorrere la Teramo– Mare. Anche perché le infrastrutture, e mi riferisco sia a quelle che muovono persone e merci, sia a quelle che permettono il flusso di informazioni e dati, sono il futuro della società moderna. La nostra provincia – aggiunge il sindaco – da troppo tempo è penalizzata rispetto ad altre che, pur con caratteristiche analoghe, godono di una situazione decisamente migliore. Non si capisce, ad esempio, perché nell’Ascolano la superstrada dal capoluogo arrivi sulla costa e ci siano collegamenti a lunga percorrenza sulla ferrovia Adriatica mentre da noi questo non accade. Non posso neppure accettare la posizione del presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino che parla di destinare 7-8 milioni per migliorare la vecchia statale. Anche questa è una proposta irricevibile, e comunque di difficile attuazione considerando la forte antropizzazione del tratto dalla statale 80 tra la stazione di Mosciano a Giulianova. Con tutti i problemi di inquinamento ambientale ed acustico ma anche con i disagi e il rischio per la sicurezza che puntualmente si verificano a causa dell’alto flusso veicolare. Che aumenta esponenzialmente nel periodo estivo. Per cui il presidente Di Sabatino farebbe bene ad unirsi alla nostra battaglia che, come detto, non è a vantaggio solo di un territorio ma dell’intera Regione”.