Al Comune un immobile confiscato alla mafia.
Si trova in zona San Francesco, verrà utilizzato per finalità sociali.
Confiscata alla mafia una villetta in costruzione in zona San Francesco, presto entrerà a far parte del patrimonio comunale.
L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha comunicato nei giorni scorsi che è stato disposto il trasferimento del bene al patrimonio indisponibile del comune di Grottammare per finalità sociali.
Il provvedimento arriva a ridosso della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo), ricorrenza che, come già riferito, ha trovato anche a Grottammare il sostegno e l’appoggio incassati dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti in mille località italiane, per la XXI edizione.
Su invito dell’Agenzia nazionale, nel novembre 2015 il comune di Grottammare aveva confermato l’interesse all’acquisizione del bene confiscato per destinarlo a scopi sociali. L’accoglimento della richiesta da parte del consiglio direttivo dell’Agenzia è avvenuto all’unanimità lo scorso 2 marzo.
L’immobile è costituito da un edificio parzialmente costruito di circa 1000 mq di superficie. E’ in corso l’organizzazione del passaggio di consegna della proprietà dell’immobile all’ente, che avverrà presso gli uffici dell’Agenzia nazionale.
“E’ uno di quei momenti in cui ci si convince che esiste un destino – afferma il sindaco Enrico Piergallini – Proprio in coincidenza con la Giornata della memoria e dell’impegno, dedicata a tutte le vittime innocenti uccise dalla mafia, giunge a Grottammare questa importante notizia. Adesso si apre un nuovo percorso: non appena l’immobile entrerà nel patrimonio comunale potremo farlo rinascere a nuova vita dando ad esso una funzione sociale che sarà molto importante per la comunità. E’ un percorso da costruire, ma nel viaggio non siamo soli, abbiamo accanto Libera ed alcune realtà importanti del terzo settore che ci aiuteranno anche in questa sfida. Un grande ringraziamento va alla Prefettura di Ascoli Piceno che ha sostenuto la città di grottammare nel raggiungimento di questo obiettivo”.
Case popolari, bando in scadenza.
Le domande entro la fine di marzo, per residenti o lavoratori in Città.
Ancora pochi giorni per presentare domanda di accesso a una casa popolare. Il bando che aggiorna la graduatoria per l’assegnazione di alloggi edilizia residenziale pubblica sovvenzionata nel Comune di Grottammare scade giovedì 31 marzo.
La domanda di partecipazione al bando di concorso deve essere redatta in bollo, utilizzando esclusivamente l’apposito modello allegato al bando, in distribuzione presso il servizio “Politiche per la casa” (primo piano del palazzo municipale) o l’ U.R.P. (piano terra del palazzo municipale) o disponibile sul sito internet all’ indirizzo: www.comune.grottammare.it.
Va ricordato che gli aspiranti assegnatari devono dimostrare il possesso di una serie di requisiti, alla data di presentazione della domanda:
a) essere cittadini italiani o di un Paese appartenente all’Unione Europea o titolari di carta di soggiorno o possessori di permesso di soggiorno di durata biennale;
b) avere la residenza o prestare attività lavorativa nel Comune di Grottammare;
c) non essere titolari in tutto il territorio nazionale, della proprietà, uso, usufrutto o altro diritto reale di godimento, di un’altra abitazione adeguata alle esigenze del nucleo familiare;
d) avere un reddito del nucleo familiare, percepito nell’anno d’imposta 2014, non superiore al limite di valore ISEE pari ad € 11.467,00; tale limite è aumentato del 20% per le famiglie monopersonali e in tal caso il valore ISEE non deve essere superiore a € 13.760,40.
In caso di dichiarazione ISEE con redditi pari a zero, non dipendente da riduzioni, il richiedente è tenuto a presentare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante le fonti di sostentamento del nucleo familiare;
e) non aver avuto precedenti assegnazioni in proprietà o con patto di futura vendita di un alloggio realizzato con contributi pubblici o precedenti finanziamenti agevolati in qualunque forma concessi dallo Stato o da Enti Pubblici, salvo che l’alloggio non sia più utilizzabile.
Le domande devono essere consegnate all’Ufficio Protocollo, che rilascerà l’attestazione di ricevuta, oppure spedite con raccomandata con ricevuta di ritorno, entro la data di scadenza, a pena di esclusione.
Per i cittadini italiani residenti all’estero il suddetto termine è aumentato di 15 giorni, pertanto la scadenza è fissata al 15 aprile.
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03. Regolamento Pari Opportunità
Genere e cerimoniale, i nuovi regolamenti.
Il consiglio si impegna a promuovere la partecipazione referendaria su invito dell’ANCI
Due nuovi regolamenti entrano a far parte delle fonti normative dell’ente. Il consiglio comunale ha approvato mercoledì sera all’unanimità il Regolamento comunale per le pari opportunità e il Regolamento comunale per il cerimoniale. Approvate anche tutte le altre proposte all’ordine del giorno della seduta, tra cui alcune modiche al testo che disciplina l’installazione dei dehors.
Il consiglio, inoltre, ha accolto una mozione (testo in allegato) promossa dall’ANCI –Associazione nazionale dei comuni italiani che impegna il sindaco e la giunta a mettere in campo tutte le azioni necessarie a favorire la partecipazione al quesito referendario del 17 aprile, presentato da dieci Regioni.
La consultazione riguarda la durata delle autorizzazioni per le esplorazioni e le trivellazioni dei giacimenti in mare già rilasciate e ha a che fare con l’abrogazione dell’articolo 6 comma 17 del Codice dell’Ambiente, nella parte in cui prevede che le trivellazioni possano proseguire fino a quando il giacimento lo consente.
Il comma prevede sostanzialmente che le trivellazioni per cui sono già state rilasciate delle concessioni non abbiano una scadenza. Il referendum vuole invece limitare la durata delle concessioni alla loro scadenza naturale, chiudere dunque definitivamente i procedimenti in corso ed evitare proroghe.
Il Regolamento comunale per pari opportunità (testo in allegato) è l’ultimo arrivato nel novero degli strumenti di partecipazione democratica cittadina. La sua approvazione, infatti, istituisce la Consulta per le pari opportunità aperta alla partecipazione di tutte le persone interessate a contribuire all’approfondimento di temi di carattere socioculturale, con funzione propositiva e consultiva: “Un modo per mettere nero su bianco quanto già informalmente accade“, ha precisato l’assessore all’Inclusività sociale Clarita Baldoni che ha presentato l’argomento, su cui si è soffermata lungamente anche il consigliere Lina Lanciotti: “Questo passo riguarda una questione importante e a volte sottovalutata dallo stesso mondo femminile perché si pensa che la donna abbia raggiunto una certa emancipazione e quindi queste iniziative non servono. Eppure, la donna sta vivendo un momento di grande difficoltà che deve essere superato con l’aiuto degli uomini e delle istituzioni. Ricordo il collettivo donne che in passato a Grottammare ha lavorato tantissimo, ma stiamo ancora molto indietro. Il femminicidio è la nuova piaga della società: nel mondo, nel 2015, il 35% delle donne ha subito una violenza, in Italia sono 6 milioni, al nord c’è un aumento dell’8,3% mentre al sud c’è un calo del 42% rispetto al 2013. Questo ci fa notare che dove la donna è più inserita socialmente ed economicamente il rischio di sofferenza è più alto. La Consulta servirà anche a toccare i problemi di tutto il mondo: istruzione, mutilazioni, discriminazioni. Ricordo, inoltre, che già nel giugno 2012 il consiglio comunale ha accolto la Carta europea per l’uguaglianza e la parità tra gli uomini e le donne. Questo nuovo atto va quindi ad innalzare la qualità del nostro Comune” ha concluso il consigliere Lanciotti rispondendo anche al rilievo del consigliere Sandro Mariani di Grottammare Futura sul ritardo nell’applicazione delle disposizioni della legge per il riequilibrio della rappresentanza di genere (che a fine 2012 assegnava sei mesi di tempo per l’adeguamento). L’ulteriore intervento del sindaco Enrico Piergallini ha precisato che la modifica dello statuto comunale, con l’inserimento di disposizioni per promuovere il riequilibrio della rappresentanza di genere, è già avvenuta a fine novembre 2013, anno che ha visto anche l’insediamento di un nuovo consiglio comunale.
Con il Regolamento comunale per il cerimoniale, il Comune si dota di “Norme e principi – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Alessandra Biocca – che regolano la vita di rappresentanza, per salvaguardare l’immagine e il decoro dell’ente: un atto dovuto per individuare le cerimonie religiose, è stata l’occasione per fissare la festa del patrono e tutte le date che trovate al suo interno. Il contenuto si basa sulle prescrizioni della Presidenza del consigli dei ministri e per le manifestazioni civili fa riferimento a quelle dello stato” (testo in allegato).
I componenti del consiglio di amministrazione dell’Istituzione Povera Costante Maria in via di rinnovo saranno Giuliano Vitaletti (già consigliere comunale) e l’architetto Stefania Fares (entrambi eletti con 12 voti, 3 le schede bianche). Il punto è stato approvato all’unanimità.
L’Istituzione Povera Costante Maria si è costituita con lasciti testamentari avvenuti tra il 1874 e il 1879 da parte di Augusto De Angelis e Giuseppe Ottaviani, con la finalità di venire in aiuto alle famiglie povere di Grottammare attraverso specifiche attività dedicate al genere femminile. La sede è adiacente al castello di Grottammare. Lo statuto originario fu attualizzato nel 1999 con finalità più adatte alle esigenze contemporanee delle famiglie, pur mantenendo lo scopo sociale: la finalità principale è assolta con il doposcuola in una sala da 14 postazioni riservate ad altrettante persone che vengono indicate dalla diocesi e dai servizi sociali del comune di Grottammare.
Il consigliere Giuliano Vagnoni del gruppo Concetti Sindaco, invece, è stato scelto dalle minoranze come rappresentante del consiglio generale di Piceno Consind, in via di ricostituzione. Affiancherà il sindaco nella rappresentanza dell’ente presso il Consorzio: “Accolgo questa proclamazione con spirito di servizio” ha commentato al termine del voto il consigliere Vagnoni.
Il processo di razionalizzazione delle società avviato nel marzo 2015 dal comune di Grottammare si è perfezionato mercoledì sera, con l’approvazione della relazione conclusiva da parte della sola maggioranza (astenuto Vagnoni, contrari Crimella, S. Mariani e Vesperini ). Il vice sindaco e assessore al Bilancio Alessandro Rocchi ha ricordato gli intenti della razionalizzazione, cioè “eliminare quelle società e partecipazioni che non erano indispensabili alle finalità istituzionali del comune, la soppressione di quelle realtà che erano composte da soli amministratori o dove il numero degli amministratori era superiore al personale impiegato nello stesso ente, le società che svolgevano attività simili o analoghe a quelle di altre partecipate, oltre al contenimento dei costi di funzionamento delle partecipate”. Le partecipate del comune di Grottammare evidenziate nella relazione sono: la CIIP spa (4,26%), Picenambiente spa (5,82%), la Picenambiente srl (0,12% che confluirà nella spa) e le società attualmente in liquidazione Asteria 0,73% e Consorzio Riviera delle palme (12,5%); le partecipate indirette sono: Idrowatt (tramite CCIP spa) e la già citata Picenambiente srl.
L’adesione in qualità di socio sostenitore all’associazione “Piceno DMO” – realtà che si occupa di unire pubblico e privato nella progettazione di attività di promozione turistica – è stata votata favorevolmente dal gruppo di maggioranza Solidarietà e partecipazione e dal consigliere Vagnoni di Concetti Sindaco, contrari M5Stelle, Grottammare Futura e PdL.
La modifica al Regolamento comunale per la disciplina dell’occupazione di suolo pubblico relativa alle attività commerciali riguarda una serie di aggiustamenti e maggiori chiarimenti contenuti nel testo approvato nel 2015 (testi a confronto in allegato). La proposta di modifica ha ottenuto l’unanimità dei consensi. In sintesi:
-estensione della superficie copribile da 30 a 40 mq.
– è stata accolta l’ulteriore concessione chiesta dalla soprintendenza di valutare singolarmente le richieste di dehors con coperture su piazza kursaal, corso Mazzini, piazza Fazzini e aree che gravitano attorno alla chiesa di San Pio V; sono stati individuati, infatti, ulteriori assi preferenziali da tutelare (vie e strade di interesse pubblico, al di fuori del centro storico e del lungomare già regolamentati) presso i quali i dehors dovranno essere installati previo parere vincolante della Soprintendenza.
– le perimetrazioni laterali possono essere utilizzate in generale in condizioni meteo avverse e non solo in caso di pioggia.
— infine, l’entrata in vigore: tutti i dehors attualmente installati dovranno adeguarsi alle previsioni del nuovo piano entro il 30 giugno 2016.
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