2016-03-22
Formazione per il personale del 235° Reggimento Piceno
Si sono conclusi nei giorni scorsi ad Ascoli Piceno, con la consegna degli attestati nell’Aula multimediale “La Marmora” della Caserma “Emidio Clementi”, i corsi di formazione ed aggiornamento sulla sicurezza dei lavoratori.
L’iniziativa è stata organizzata dal Servizio Prevenzione e Protezione del 235° Reggimento Addestramento Volontari “Piceno”, in collaborazione con il Dott. Luigi Ria, consulente in materia di antinfortunistica, ed il Dott. Enrico Ritrecina, esperto in antinfortunistica e tutela dell’ambiente dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale di Ascoli Piceno.
Il momento formativo risponde all’obbligo del datore di lavoro, previsto dalla vigente normativa, di consentire ai propri dipendenti la frequenza di appositi corsi di formazione ed aggiornamento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le lezioni hanno visto la partecipazione di Ufficiali, Sottufficiali e Graduati di truppa ed impiegati civili del 235° e hanno riguardato approfondimenti giuridico-normativi, analisi e valutazione del rischio in ambiente lavorativo e relative misure di prevenzione, con particolare attenzione, al pericolo incendi.
I lavori hanno riguardato la struttura portante in latero cemento del sacrario che risultava fatiscente e pericolante. E’ stata infatti effettuata la rimozione delle parti deteriorate della pavimentazione in copertura esistente in calcestruzzo armato e si è provveduto alla sistemazione del massetto sottostante con l’applicazione di una guaina impermeabile a protezione del solaio nonché predisposto il ripristino definitivo del pavimento originario. Si è inoltre proceduto al risanamento delle travi in cemento armato ammalorate nella zona interna, oltre alla realizzazione di un cancello in acciaio a protezione del locale servizi.
“La Provincia di Ascoli Piceno è stata insignita della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana – sottolinea il Presidente D’Erasmo – ed era pertanto doveroso onorare, anche attraverso questo piccolo segnale di attenzione, il generoso contributo dei concittadini della nostra terra, che hanno avuto un ruolo di primo piano in questa pagina di storia dell’Italia. La medaglia d’oro è un riconoscimento, di cui siamo fieri e la cui memoria collettiva va coltivata sempre soprattutto tra le nuove generazioni”. “In questa prospettiva – prosegue D’Erasmo – intendo ringraziare l’Anpi Provinciale per il grande lavoro di sensibilizzazione che fa nelle scuole e sul territorio. Lo stesso Presidente Mattarella ha più volte evidenziato l’importanza civica di ricordare i valori della resistenza come fondamento della nostra Costituzione. Ringrazio inoltre i dipendenti della Provincia che si sono prodigati per la realizzazione di questo intervento”.
Anche il Presidente dell’Anpi Provinciale Pietro Perini ha espresso apprezzamento per l’intervento della Provincia sottolineando come “l’Anpi sia fortemente impegnata a promuovere gli ideali dell’antifascismo, della democrazia e della libertà”.
Il provvedimento, in vigore nel periodo interessato nella fascia oraria lavorativa dalle ore 7 alle 18, è stato stabilito per consentire i lavori necessari all’allaccio di una cabina di distribuzione Enel.
Alla cerimonia, con la presenza dei Gonfaloni del Comune e della Provincia di Ascoli Piceno, decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, il 235° Reggimento “Piceno” è stato rappresentato dal Comandante, Col. Marco Zona, insieme a Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Soldati.
Presentazione del libro “Dieci donne – storie delle prime donne elettrici italiane”
Marco Severini, Dieci donne – storie delle prime donne elettrici italiane
Nella sala Tornasacco della Provincia, alle 17, Marco Severini presenterà il suo libro “Dieci donne – storie delle prime donne elettrici italiane” con l’introduzione della Consigliera Provinciale Valentina Bellini e della Presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità Maria Antonietta Lupi.
Il libro prende spunto da un episodio poco noto della storia contemporanea: il 25 luglio 1906 la Corte di Appello di Ancona, presieduta da Lodovico Mortara, insigne giurista poi ministro della Giustizia, accordò a dieci donne marchigiane il diritto di voto politico. Tuttavia, poiché non si verificò alcuna crisi di governo nei mesi in cui esse rimasero iscritte alle liste elettorali dei reciproci Comuni di residenza, non ebbero modo di esercitare quel diritto, annullato da una successiva sentenza della Cassazione. Ricostruendo il contesto socio-politico del tempo l’autore, docente all’Università di Macerata, racconta la storia di queste donne coraggiose e dimenticate.
Agli studenti che parteciperanno all’incontro verrà rilasciato dall’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione l’attestato di partecipazione per l’acquisizione di crediti formativi.