dalla Regione Marche

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2016-03-03

TIPICITA’, PRESENTATA IN REGIONE LA 24MA EDIZIONE

 

Presentata questa mattina nella sede regionale la 24ma edizione di Tipicità, il festival del gusto che dal 5 al 7 marzo si terrà a Fermo con un programma di oltre ottanta eventi declinati su tre tematiche: cibo, territorio e “saper fare”. Della manifestazione, scelta dalla Regione come evento di presentazione ad Expo 2015, ne hanno parlato insieme al direttore di Tipicità, Angelo Serri, la vicepresidente Anna Casini, l’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e Alberto Mazzoni, Direttore Istituto Marchigiano di Tutela Vini.

E’ l’evento dedicato alle Marche del buon vivere, dell’imprenditoria virtuosa, dei sapori sorprendenti e della biodiversità, tema centrale del Festival, con un concorso per gli istituti alberghieri marchigiani promosso dall’assessorato all’agricoltura della Regione Marche. A Tipicità si parlerà anche di “prospettiva” per il territorio, con confronti dedicati alla programmazione regionale in tema di Progetti integrati locali. Al centro della scena le filiere della biodiversità marchigiana, i prodotti biologici e il Vigneto Marche, con una grande area baricentrica curata dall’assessorato all’agricoltura della Regione. “Tipicità rappresenta una vetrina di eccellenze molto importante non solo nelle Marche ma anche al di là dei confini regionali – ha introdotto la vicepresidente Anna Casini – Tutti vogliono partecipare tanto che in questa edizione ci saranno circa 200 espositori.  E’ ormai un appuntamento irrinunciabile nel quale viene valorizzata la grande varietà dei nostri prodotti tipici ma anche, elemento fondamentale, il saper fare marchigiano nella filiera della trasformazione dei prodotti stessi sempre all’insegna della qualità. Anche su questo aspetto le Marche non temono confronti e siamo pronti a metterci in gioco nei mercati nazionali e internazionali”.

“Sa raccontare le Marche e le fa dialogare con altre realtà nazionali ed internazionali: questo è il merito principale di Tipicità – ha dichiarato l’assessore Cesetti – Si tratta di un momento importante di promozione e valorizzazione dei prodotti marchigiani e del territorio a cui viene offerta una vetrina speciale. I numeri stessi di Tipicità danno idea della portata della manifestazione: tre giorni per 80 eventi sul tema dell’enogastronomia. 200 realtà nei diecimila metri quadrati del Fermo Forum suddiviso in tre macro aree: cibo, territorio, manualità. Un contenitore per far conoscere la regione puntando sulla qualità delle nostre produzioni a confronto con altri paesi, quest’anno la Federazione Russa, e altre tradizioni gastronomiche. Il percorso intrapreso è virtuoso nel suo fare marketing territoriale e nel riuscire ad attrarre interesse verso le Marche così ricche di risorse, non solo enogastronomiche, ma anche storiche, artistiche culturali e paesaggistiche”.

Oltre 200 le realtà in mostra con un ricchissimo palinsesto di ottanta eventi e la presenza di numerosi volti noti. Confronti con la Federazione Russa, il Parco del Cilento ed il circuito delle Piccole Italie. Accanto al cibo, spazio anche all’offerta turistica con la Tipicità Experience e alle creazioni del saper fare marchigiano, con il salone Art&Genius, ha illustrato il direttore Serri. Organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con la Regione Marche e in sinergia con oltre sessanta tra enti pubblici locali e partner privati del territorio, Tipicità si consolida come evento di riferimento del Marche Style, con un’esposizione mediatica utile a promuovere la nostra regione e le sue migliori produzioni. Si terrà un tour sul territorio per la stampa nazionale, speciali offerte weekend per i turisti e un programma serale nel centro storico di Fermo. “Tipicità può essere un eccellente volano per la crescita del turismo nella nostra regione” ha aggiunto il sindaco Calcinaro.

La manifestazione apre i battenti alle ore 9.30 di sabato prossimo. Alle 16 la cerimonia inaugurale e il Forum di apertura in presenza del Presidente della Regione, Luca Ceriscioli.

Tipicità
Tipicità

PRESENTATO A JESI FICO EATALY WORLD

L’ECCELLENZA DELLE MARCHE DAL CAMPO ALLA FORCHETTA

 

Il primo parco tematico sulle meraviglie dell’agroalimentare italiano illustrato oggi dalla pesarese Tiziana Primori, guida operativa, presso JCube. Il presidente della Regione Ceriscioli e l’assessore all’Agricoltura Casini: “Partecipiamo con convinzione a questa iniziativa”. Export regionale di prodotti agroalimentari 2015 a 269,5 milioni di euro (+15%)

 

La pasta all’uovo ed i salumi, le mele rosa e le specialità a base di frutta, i prodotti da forno, i dolci ed i biscotti, le olive, il pane, i formaggi tipici, il vino. Ma anche i macchinari nati dal connubio tutto italiano tra design e tecnologia. Sono alcune delle eccellenze della filiera agroalimentare marchigiana presenti nella Fabbrica Italiana Contadina (FICO) Eataly World: il parco del cibo che sta sorgendo a Bologna e che, dall’inizio del prossimo anno, racchiuderà in un logo unico la biodiversità del cibo italiano, dal campo fino alla forchetta. Presentato ad Expo nell’ottobre scorso, FICO è stato definito dal ministro delle Politiche agricole ed alimentari Maurizio Martina uno di principali eredi dell’esposizione universale di Milano. Oggi la Fabbrica Italiana Contadina ed i suoi protagonisti hanno incontrato oltre 100 rappresentanti del mondo delle imprese, del turismo ed alle istituzioni regionali a Jesi presso JCube, l’incubatore che sta diventando un parco d’innovazione marchigiano. All’appuntamento hanno preso parte la vicepresidente e assessore regionale all’Agricoltura Anna Casini, insieme all’amministratore delegato di FICO Eataly World, la pesarese Tiziana Primori, ed al presidente di JCube ed Eridania Sadam, Massimo Maccaferri, accolti dal vicesindaco di Jesi Luca Butini. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha fatto avere un suo saluto. A presentare la scelta di prendere parte al progetto sono stati Enzo Rossi, titolare de La Campofilone, e Fulvio Tonti, board e direttore Divisione Contract IFI, che a FICO realizzeranno rispettivamente un laboratorio per la produzione di pasta secca e gli arredi e le vetrine espositive per l’area dedicata al gelato artigianale. Tra i partner anche Arga Marche, l’associazione che riunisce i giornalisti agroalimentari della regione.

 

La Fabbrica Italiana Contadina nasce su una superficie di 80 mila metri quadri dalla riconversione del mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Bologna: sarà un paradiso dei buongustai dove scoprire l’Italia del cibo, attraverso un ettaro di campi e allevamenti dimostrativi, quasi altrettanti di mercato e botteghe, 40 laboratori di trasformazione, 20 ristoranti, 10 aule per la didattica e la formazione e 4 mila metri quadrati di padiglioni per eventi, iniziative culturali e didattiche. Il parco sarà la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’immenso patrimonio enogastronomico dell’Italia e la sua valorizzazione internazionale, e punta ad attrarre 6 milioni di visitatori l’anno da tutto il mondo. Un’opportunità rilevante anche per la filiera agroalimentare marchigiana – che conta 30.149 imprese (il 20% del totale) e una produzione di 1,167 miliardi di euro – ed una vetrina internazionale per tutte le eccellenze del made in Italy.

Il progetto FICO è nato per iniziativa del CAAB, il Centro Agroalimentare di Bologna guidato da Andrea Segrè, ed è promosso dal Comune di Bologna. Sarà gestito da Eataly World, società presieduta da Oscar Farinetti di Eataly e Tiziana Primori di Coop Alleanza 3.0. È in corso di realizzazione grazie al Fondo PAI – Parchi Agroalimentari di Prelios SGR nel quale hanno investito, fra gli altri, Coop, Banca IMI, Unindustria e Camera di Commercio di Bologna.

 

“Le Marche – ha sottolineato nel saluto recapitato all’appuntamento il presidente della Regione Luca Ceriscioli, convocato a Roma per un impegno inatteso – partecipano con convinzione a questa iniziativa che presenta e valorizza il meglio delle nostre produzioni. Una serie di eccellenze di indiscussa qualità, libere dagli ogm e con filiere sempre tracciabili che nel 2015 hanno garantito al nostro export performance al di là delle aspettative sui mercati italiani e soprattutto esteri. Nel terzo trimestre del 2015 le esportazioni regionali di prodotti agroalimentari sono cresciute complessivamente del 15%, salendo a quota 269,5 milioni di euro. Questi dati ci confortano e ci spingono a proseguire nella direzione intrapresa di valorizzazione e sostegno del settore, consapevoli del fatto che l’enogastronomia insieme alla cultura e al turismo sono per le Marche un’opportunità di crescita irrinunciabile”.

 

“Grazie alle misure del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 – ha aggiunto la vicepresidente e assessore regionale all’Agricoltura Anna Casini – ci sono ben 538milioni di euro a disposizione dell’agricoltura e i primi bandi sono già aperti. L’auspicio è utilizzare al meglio queste risorse per continuare a garantire la qualità dei nostri prodotti, la produzione biologica, gli investimenti per l’innovazione delle imprese e il ricambio generazionale, la promozione e l’agriturismo”.

 

“La nostra regione – ha affermato Tiziana Primori, amministratore delegato di FICO Eataly World – è un territorio ricchissimo di eccellenze che esprimono la tavola, il gusto e lo stile di vita italiani. Da oggi, vorremmo iniziare a dialogare con tutte quelle imprese della produzione, dei servizi, del turismo, di ogni dimensione, che possono portare il meglio delle Marche a FICO. Inoltre, il parco potrà integrarsi con l’offerta turistica marchigiana, dando ai visitatori stranieri l’opportunità di conoscere, vedere ed assaggiare come nasce il nostro straordinario patrimonio enogastronomico”.

 

“Siamo quanto mai soddisfatti – ha sottolineato Massimo Maccaferri, presidente di JCube ed Eridania Sadam – di ospitare l’incontro tra un attore dell’innovazione agroalimentare e il territorio marchigiano, che offre elevate opportunità di sviluppo per le aziende. In particolare perché JCube è un luogo dedicato alla sviluppo della cultura imprenditoriale e alla generazione di nuove imprese, e anche perché siamo nell’area dell’ex-zuccherificio Eridania Sadam, con una tradizione di matrice agroindustriale e quindi fortemente legata a questo tipo di economie”.

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