Lunedì 21 marzo la Primavera delle Università

Lunedì 21 marzo la Primavera delle Università
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  • Tutte le università italiane mobilitate dalla CRUI. Alla Carlo Bo i rappresentanti politici, dibattiti sulla ricerca e la conferenza dell’Ambasciatore a Berlino –

La Primavera delle Università, indetta per il 21 marzo 2016 dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) vede l’Ateneo di Urbino in prima fila nella sensibilizzazione e nel coinvolgimento di autorità e istituzioni sull’importanza del sostegno alla ricerca.

Questi gli eventi in programma:

Ore 9,30 – Aula Magna del Rettorato

Seduta Straordinaria del Senato Accademico allargata ai rappresentanti politici del territorio

ORE 9,30 – Aula Magna Area Volponi

Convegno

Itinerari educativi nello sport. Educazione allo sport e educazione degli adulti in Epale

Seminario nazionale tematico EPALE “Itinerari educativi nello sport”, organizzato dall’Agenzia Nazionale Indire, dalla Unità Italiana EPALE, dal Miur, dall’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e dal Centro Europe Direct Marche.

Ore 11 – Aula Magna del Dipartimento DISCUI – Scuola di Lingue e Letterature straniere

Conferenza di S.E. Dott. Piero Benassi (Ambasciatore presso l’Ambasciata d’Italia a Berlino)

Nell’Aula Magna del DISCUI nel Collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica a Urbino, S. E. Piero Benassi, Ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Federale di Germania, parlerà sul tema “Diplomazia e comunicazione oggi in Europa” in un incontro che vuole essere aperto alla discussione con studenti e docenti e con il pubblico

Ore 11,30 – Aula Magna di Palazzo Battiferri

Per una nuova primavera della ricerca

 

11.30 Apertura dei lavori

Prof. Vilberto Stocchi, Rettore

11.40 Ricerca e Università in Italia. Il Rapporto Rio

Prof. Mario Pianta, Ordinario di Politica economica

12.00 Università di Urbino e Ricerca

Prof. Flavio Vetrano, Pro Rettore alla Ricerca

12.20 La primavera dell’università – Quale futuro per i precari?

Dott.ssa Liana Cerioni e Barbara Francioni, Assegniste di ricerca

12.40 Dibattito

 

Interverranno gli Onorevoli Deputati e Senatori della Provincia di Pesaro-Urbino, l’Assessore all’Istruzione della Regione Marche, i Consiglieri regionali e il Presidente della Provincia

 

All’evento sono invitati i Sindaci della Provincia di Pesaro-Urbino

 

21 marzo, primavera delle Università

 

Il 21 marzo in ogni sede delle università italiane, statali e non statali, si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI).

 

Dal 2008 il sistema universitario italiano è soggetto a tagli lineari e progressivi delle risorse. Una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la drammatica crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta nella perdita di oltre 10.000 posizioni di ruolo solo tra quelle per docenti e ricercatori, ovvero tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5%.

 

Ma non solo. I tagli continui al fondo di finanziamento ordinario, l’assenza di un convinto investimento pubblico e privato nella ricerca e nell’alta formazione universitaria hanno determinato l’impossibilità di avviare nuovi percorsi di ricerca e di alta formazione, di investire in servizi e attività per gli studenti e nell’internazionalizzazione, di valorizzare il contributo della struttura tecnica e amministrativa.

Ma soprattutto hanno significato l’impossibilità di reclutare studiosi giovani e meritevoli, il congelamento delle carriere e delle opportunità di crescita professionale, una condizione retributiva che disincentiva i migliori a restare e allontana i giovani talenti e gli studiosi stranieri, l’indebolimento del già precario e fragile diritto allo studio che sta riducendo iscritti e laureati.

 

Ciò nonostante, il valore e la competitività scientifica delle nostre università è rimasta forte. E uniche tra le amministrazioni pubbliche le università sono finanziate sulla base dei costi standard e degli esiti delle valutazioni scientifiche.

La società e l’opinione pubblica di tutto questo sanno poco. Non esiste sufficiente consapevolezza del valore, per il Paese, delle sue Università, anche rispetto al confronto internazionale, nonché del rischio di mettere, seriamente e definitivamente, in crisi un sistema che, nonostante tutto, continua a funzionare.

 

Per questo occorre invertire la rotta e insieme, a partire dagli appuntamenti del 21 marzo 2016, costruire la nuova primavera della ricerca e dell’università italiana.

 

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