Vedere e toccare: il “ricettario” di San Tommaso

Vedere e toccare: il “ricettario” di San Tommaso

Un tuffo tra i sapori del mondo attraverso gli occhi dei bambini. Sabato pomeriggio, alla libreria Ubik di Fermo, l’insegnante Federica Marconi presenterà le ricette degli alunni della Scuola “Salvadori” di San Tommaso

Fermo – Dal mondo della scuola un’altra bella iniziativa che ha per protagonisti alcuni degli alunni delle classi Mus-e dell’istituto “Luigi Salvadori” di Lido San Tommaso. Sono loro infatti i piccoli chef che hanno dato vita ad una serie di ricette tipiche raccolte dall’insegnante Federica Marconi in un gustosissimo libro dal titolo Vedere e toccare: il ricettario di San Tommaso (edizioni Zefiro). Un ricettario speciale che mescola sapori antichi e contemporanei, italiani e stranieri, locali e lontani. I genitori e i parenti dei bambini sono stati chiamati, mentre a casa preparavano quotidianamente i piatti, a tramandare le ricette ai loro figli insieme ai racconti delle usanze dei paesi di provenienza, utilizzando la propria lingua madre e riportando i propri vissuti culturali. Il risultato è una pubblicazione che si legge tutta d’un fiato, con curiosità e divertimento, in uno stile assolutamente originale, con ricette che vanno dal matri salato di Jasmain al nian gao di Jing Di e Junxi, dal pakore di Rehmaan ai frascarelli al ragù di Luca.

Perché questo viaggio tra i sapori del mondo?” chiediamo a Federica, la battagliera maestra che da anni insegna a decine di bambini in questa scuola di periferia che s’affaccia sull’Adriatico, e dove si raggiungono percentuali altissime di bambini stranieri rispetto agli italiani… E la risposta conferma la scelta del titolo del libro: “Una volta, in classe, un alunno portò pane arabo. Tutti, dopo una iniziale titubanza, ne assaggiarono un pezzetto, trovandolo squisito. Tutti, tranne uno. Un bambino che proprio non voleva saperne di mangiare quel pane. Avvertivo in lui una sorta di pregiudizio, probabilmente coltivato ascoltando le parole ed i ragionamenti dei più grandi, in famiglia. Ma vedendo che gli altri ne mangiavano e lo apprezzavano, si lasciò finalmente convincere e… Meraviglia delle meraviglie, appena messo in bocca, il suo volto si aprì in uno straordinario sorriso ed esclamò: «davvero buono questo pane arabo»”.

Ecco, questa la forza di persuasione del buon cibo e dell’esempio degli altri compagni: di un buon profumo e di un bel sorriso ci si può fidare.

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