17 milioni disponibili per le aree di crisi

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DICIASSETTE MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER LA RICONVERSIONE DELLE AREE DISMESSE NEL PICENO, SUMMIT IN CNA CON I SINDACI DELLA PROVINCIA

 

Una decina fra sindaci e assessori provenienti da tutta la provincia si sono dati appuntamento negli uffici della Cna Picena per fare il punto sui finanziamenti per le aree di crisi e sulla progettualità che il territorio dovrà essere in grado di esprimere per aggancare questa importantissima linea di finanziamenti regionali. “Abbiamo chiamato a raccolta sindaci e assessori – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – per informarli e coinvolgeri, cominciando a chiedere una mappatura delle aree dismesse nei territori di loro competenza”.

Al summit erano presenti il presidente Cna Luigi Passaretti e direttore Francesco Balloni. Per Fidimpresa Marche il direttore Massimo Capriotti e il dottor Vincenzo Brutti. Per i comuni: Valerio Lucciarini (sindaco di Offida), Daniel Ficcadenti (sindaco di Castorano), Sara Moreschini (sindaco di Appignano del TRonto), Stefano Stracci (sindaco di Monteprandone), Renato Cameli (assessore per Acquaviva Picena), Andrea Trenta (assessore per Venarotta), Pier Francesco Morganti (consigliere per il comune di San Benedetto del Tronto), Claudio Sibillini (consigliere del comune di Offida), Francesco Lisso (consigliere del comune di Maltignano), Gabriele Peci (consigliera di Massignano), Mauro Schiavi (assessore, Monsampolo del Tronto).

Ammonta a diciassette milioni di Euro l’importo disponibile per le tre aree di crisi regionali, una delle quali coincide appunto con i comuni della provincia di Ascoli Piceno. A questo finanziamento sono interessate le imprese con sede in ognuno dei 33 comuni della provincia di Ascoli. La dotazione del fondo perduto è di 17 milioni di Euro e il contributo a fondo perduto sarà pari al 50 per cento delle spese ammissibili. Verranno finanziate: 1) Start up di nuove imprese in tutti i settori; 2) processi di innovazione di imprese già esistenti; 3) il passaggio generazionale da genitori a figli ma anche da dipendenti che vogliono rilevare l’impresa nella quale lavorano e il cui titolare è ultrasessantenne; 4) reimpianto di impianti produttivi dopo la delocalizzazione all’estero.

“La Cna di Ascoli – aggiunge il direttore Cna Francesco Balloni – è già in campo per verificare nel dettaglio le specifiche di questo bando e far sì che ne possano beneficiare il maggior numero di imprese, di lavoratori e di giovani del nostro territorio. Abbiamo voluto fare un ulteriore passo convocando tutti i sindaci interessati a questa opportunità. L’azione della Cna, in sinergia con i consulenti di Fidimpresa Marche, vuole mettere a sistema un’azione che, partendo dalle segnalazioni dei sindaci, porti al coinvolgimento delle imprese e di tutte quelle professionalità del territorio in grado di contribuire al buon fine di un progetto in grado sia di contribuire alla riqualificazione di molte aree ora abbandonate, sia di dare nuovo lavoro alle imprese che di creare occupazione e opportunità professionali per i giovani”.

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