L’assessore all’Agricoltura Anna Casini a Vinitaly

L’assessore all’Agricoltura Anna Casini a Vinitaly

Acona, 2016-04-10 – “Il vino è uno dei migliori biglietti da visita della nostra regione, testimone di una crescita qualitativa che ha saputo coniugare il territorio con la straordinaria bellezza del paesaggio”. Con questa convinzione l’assessore all’Agricoltura Anna Casini è a Verona per presenziare alla cerimonia di inaugurazione della 50a edizione del Salone internazionale Vinitaly e per partecipare alle iniziative organizzate dalla Regione Marche nell’ambito dell’evento.

I vini italiani – continua l’assessore – sono sempre più protagonisti sui mercati internazionali e le Marche consolidano la loro reputazione di regione vinicola, con una crescita in valore dell’export di oltre il 65% nell’ultimo decennio. Il dato dell’esportazione è dunque la punta di diamante, ma è l’intero settore vitivinicolo marchigiano a confermare ed accrescere anno dopo anno la sua particolare vivacità. I risultati positivi non sono evidentemente frutto di improvvisazione, ma di professionalità, impegno e dedizione dei produttori che da tempo hanno smesso l’abito del contadino per indossare quello dell’imprenditore, competente, attento all’evolversi degli scenari e a cogliere le opportunità offerte dalle politiche agricole attraverso gli strumenti finanziari messi a disposizione dalla UE. Il settore, favorito anche dal ricambio generazionale, incrementa infatti le sue azioni innovative, reagisce prontamente al mercato e investe nel vigneto, in cantina e nel marketing per mantenere e consolidare le posizioni acquisite e per aumentare la capacità competitiva delle proprie imprese. Questa tendenza è sostenuta con convinzione dalla Regione che attraverso i fondi previsti dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 sta incentivando operazioni di aggregazione da parte della aziende al fine di avere la forza per poter giocare un ruolo fondamentale nel commercio internazionale, dove il rapporto tra compratore e venditore deve essere immediato e realizzato con prodotti superiori. L’eccellente qualità del nostro vino – conclude l’assessore Casini – , così come dell’olio extravergine e degli innumerevoli prodotti tipici che le nostre terre offrono, ci danno un’ottima base di partenza per poter essere sempre più competitivi negli scenari mondiali”.

Le 21 denominazioni di origine marchigiane (5 DOCG, 15 DOC e 1 IGT) hanno segnato e continuano a segnare performances particolarmente positive in Cina, Usa e Giappone. In area UE, il Nord Europa (Belgio, Olanda, Germania, Svezia e Inghilterra) rappresenta una importante area di commercio; buone le performances in area extra UE (Svizzera e Norvegia) destinazione verso la quale si stanno concentrando gli interessi di molte cantine marchigiane.

Elaborazioni di alcune testate giornalistiche specializzate su base Istat sostengono che l’export di vini marchigiani nel periodo gennaio-settembre, in milioni euro, ha registrato un incremento del 7% tra il 2014 e il 2015 (2014 euro 33.838.000 – 2015 euro 36.217.000) contro la media nazionale del 5,5%. Nelle Marche i topbuyer in valore sono di gran lunga gli Stati Uniti, che rappresentano il 26% delle esportazioni, seguiti da Giappone (9%), Germania (8%), Svezia (8%), Regno Unito (7%), Russia (5%), Canada (5%) e Cina (4%).

programma Vinitaly Marche
programma Vinitaly Marche

 

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I NUMERI DEL VINO NELLE MARCHE

Secondo l’ultimo Censimento dell’agricoltura (2010) il comparto regionale conta circa 14.190 aziende su 17.500 ettari di vigneto (1,2 ettari la superficie media delle aziende) per una produzione media nell’ultimo quinquennio di circa 1.000.000 di ettolitri. La produzione dei vini DOP/IGP registra mediamente l’incidenza sul totale di oltre il 64% (69 % nel 2015) confermando un trend regionale di crescita costante dei vini a marchio di qualità. In attesa di confrontare i dati regionali con i dati produttivi nazionali del 2015, si rileva che nel 2014 la percentuale di produzione di vini DOP Marche era il 41% della produzione totale regionale, contro la media italiana del 35%, sul totale nazionale. Il generale e diffuso apprezzamento delle 21 denominazioni regionali da parte della critica enologica e dei consumatori è peraltro attestato dai numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti da un sempre maggior numero di imprese marchigiane. La consegna della medaglia Cangrande nell’edizione Vinitaly 2016 alla Cantina Terracruda ne è la dimostrazione.

LE AZIONI – IL VIGNETO MARCHE

Un grande risultato ottenuto grazie ad un percorso che fin dalla fine degli anni ’60 del secolo scorso ha scommesso in maniera lungimirante soprattutto sui vitigni autoctoni e di antica diffusione e coltivazione, considerati patrimonio viticolo regionale, che oggi sono valorizzati nelle DOP e IGP marchigiane tanto da evocarne i territori di provenienza di cui diventano espressione e testimoni di eccellenze, oltre che d’eccellenza. Parliamo di vitigni a bacca bianca, come Verdicchio, Passerina, Pecorino, Biancame, e varietà a bacca nera, come Lacrima Nera, Vernaccia Nera, Montepulciano e Sangiovese, cui si aggiungono mano a mano vitigni antichi che vengono riscoperti e valorizzati (Garofanata, Famoso). Il PSR Marche e l’OCM vitivinicolo inoltre, con il supporto della Regione, hanno contribuito a rinnovare il “Vigneto Marche”, specializzandolo e orientandolo alle produzioni di qualità, ad aumentarne la competitività e a stimolare l’introduzione di processi innovativi nella “Cantina Marche”, a definire il “Mercato dei vini delle Marche”, favorendo l’interazione delle imprese con i Paesi UE ed extra UE grazie azioni di promozione e valorizzazione in grado di far conoscere e riconoscere i vini marchigiani. La crescita del settore si legge dunque anche nella performance di spesa degli strumenti finanziari a disposizione dei produttori. Nel 2014/2015 è stata confermata la crescita di adesione a tutte le misure previste dal Programma Nazionale di Sostegno dell’OCM Vitivinicolo, con una spesa complessiva superiore agli importi originariamente assegnati dal Mipaaf, che ha consentito di partecipare all’assegnazione integrativa di fondi a livello nazionale, drenando fondi da regioni che non hanno speso completamente la loro dotazione. Nel 2015, a fronte infatti di una dotazione di fondi originariamente assegnata alle Marche di euro 7.446.475,00, è stato liquidato l’importo di euro 8.212.087,27 anche anticipando parte della dotazione della campagna 2015-2016.

 

MISURE

Assegnato

(iniziale)

DM 3741/2014

Fabbisogno registrato a

Dicembre 2015

Promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi

1.677.584,00

1.701.826,55

Ristrutturazione e riconversione vigneti

4.209.448

4.834.741,52

Investimenti in cantina

1.287.774,00

1.675.519,20

Vendemmia verde

271.669

0

Totale

7.446.475,00

8.212.087,27

 

In particolare la spesa per la misura della ristrutturazione vigneti ha registrato un significativo aumento rispetto alle iniziali previsioni, segno della diffusa consapevolezza della ricerca della qualità del vino a partire dal vigneto. Ottimi risultati sono stati ottenuti anche dalle misure investimenti in cantina e promozione sui mercati dei Paesi terzi che, registrando un trend costantemente crescente nelle ultime campagne, evidenziano la grande attenzione dei produttori per la trasformazione e la commercializzazione, quali necessari strumenti per lo sviluppo dinamico del settore. Un ulteriore dato che conferma la performance del settore vitivinicolo marchigiano, il suo carattere di vivacità ed il suo trend di crescita è la richiesta per il primo bando nazionale per l’assegnazione delle autorizzazioni dei nuovi vigneti. Qui, a fronte di una disponibilità di 172 ettari sono state registrate richieste per 280 ettari.

CAMPAGNA VITIVINICOLA 2015-2016 La campagna vitivinicola 2015-2016 attualmente in pieno svolgimento, con una dotazione complessiva di 7.446.475,00 euro, verte sull’attuazione della promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi e della ristrutturazione dei vigneti, misure di forte interesse per i produttori regionali. Gli aiuti per la promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi sono stati concessi ai due consorzi di tutela dei vini marchigiani, per quanto riguarda la ristrutturazione vigneti, ad oggi è confermata la forte domanda delle imprese. La liquidazione degli aiuti avverrà entro il 15 ottobre 2016. Ai dati di cui sopra si somma l’intervento del Programma di Sviluppo Rurale che interviene a sostegno degli investimenti e delle azioni per la promozione nel mercato comunitario.

Di seguito gli indicatori più significativi e caratterizzanti del settore vitivinicolo marchigiano:

 

Superficie vitata ha

2014

17.505

2015

17.263

 

 

Superficie vitata per provincia

(anno 2015)

Provincia

Superficie

Ancona

5.480

Ascoli Piceno

6.310

Fermo

1.469

Macerata

2.360

Pesaro-Urbino

1.644

Ettari

17.263

 

Fonte: Inventario delle superfici vitate

 

Produzioni

Percentuali

Vendemmia

Superficie Vitata [ha]

Totale Uva [qt]

Vino Totale [hl]

Vino da tavola

Vini Varietali

Vini IGP

Vini DOP

2009

18.106,00

1.361.461,00

1.063.891,00

32,80%

0,21%

26,18%

40,81%

2010

17.760,00

1.443.528,00

1.160.762,00

37,24%

0,32%

24,39%

38,06%

2011

17.446,00

1.063.106,47

1.023.196,21

42,62%

0,15%

20,42%

36,81%

2012

17.847,00

1.030.945,35

872.032,18

35,96%

0,02%

24,45%

39,57%

2013

17.563,00

1.169.565,51

1.016.554,23

35,57%

0,29%

26,63%

37,51%

2014

17.249,50

1.041.430,60

894.436,89

33,43%

0,21%

24,92%

41,44%

2015

17.263,00

1.152.615,70

979.656,44

30,44%

0,43%

25,87%

43,26%

Fonte: Regione Marche su dati Agea da dichiarazioni di vendemmia e produzione vino

 

Fonte: Regione Marche su dati Agea da dichiarazioni di vendemmia e produzione vino

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