ALLA RISCOPERTA DEL BIANCO con REAL ARTE
Inaugurata Bianco italiano e… l’esposizione con il meglio dell’arte italiana moderna e contemporanea
In mostra fino a sabato 23 aprile alla galleria di Sant’Elpidio a Mare, anche le opere di due marchigiani: Gino De Dominicis e Stefano Calisti
Sant’Elpidio a Mare, 18 aprile 2016 – Imprenditori, figure istituzionali e appassionati d’arte per il vernissage inaugurale di sabato della mostra Bianco italiano e… alla Galleria Real Arte a Sant’Elpidio a Mare.
Fra gli altri, Germano Ercoli con la sua signora, Marino Silvi, il sindaco di Montegranaro Ediana Mancini, il collezionista Daniele Taddei e Paola Ballesi, storica e critica d’arte, già docente dell’Accademia di Brera e direttore dell’Abamc dal 1990 al 2001, che ha salutato Real Arte come l’enclave di provincia attraverso la quale godere di una visuale sul mondo. “In Bianco italiano e… sono rappresentati i protagonisti italiani dell’arte moderna e contemporanea”, ha sottolineato la Ballesi, che ha spiegato come nella teoria dei colori elaborata da Kandinskji il bianco rimandasse all’origine dell’universo, delle tonalità anche affettive, per via del legame fra l’opera d’arte e la dimensione spirituale dell’uomo.
In esposizione nelle sale di Real Arte, a Sant’Elpidio a Mare, trentacinque tele di 28 artisti in un racconto artistico d’eccezione: da Carla Accardi a Gianfranco Zappettini, passando per Bonalumi e Castellani. E, ancora, Dadamaino, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Tullio Crali.
Fra questi, anche le opere di due marchigiani: il maceratese Stefano Calisti e l’anconetano Gino De Dominicis, scomparso nel 1998. Sua l’Opera ubiqua, del 1997, già esposta all’interno della retrospettiva curata da Bonita Oliva al MAXXI di Roma nel 2010.
Bianco italiano e… nasce dall’idea di Roberto Botticelli, direttore artistico di Real Arte, di presentare un approfondimento sull’uso del colore in funzione plastica. “L’esposizione propone un itinerario focale monotematico, che si lega all’idea di luogo della ricerca”, spiega Botticelli.
In mostra anche le opere del piemontese Christian Costa, noto come l’artista del ‘mondo ammaccato’, perché, spiega Costa, “la mia arte rappresenta il fatto che sfruttiamo male le risorse naturali. In un messaggio, però, che vuol essere positivo: le scritte sulla pelle della scultura sono fatte a mano e riportano testi di autori come Oscar Wilde, con l’idea che la cultura – come pensiero intelligente – può aiutarci a recuperare un rapporto sano col pianeta”. E il codice a barre? “Indica la scadenza”.
Bianco italiano e… è aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino a sabato 23 aprile con orario 10-12 e 17-19.