Confronto con i soci della Coomarpesca sul dragaggio del porto, sul ruolo delle donne nel mondo della pesca e sui provvedimenti in materia di pesca all’esame della Camera
Fano – Il rispetto per il mare e per le persone che vi lavorano. Questo il filo conduttore del confronto fra la presidente della Camera, Laura Boldrini, e i soci della Coomarpesca, guidati dal presidente Paolo Bragagna e dal direttore Marco Pezzolesi, che si è svolto nella sede della cooperativa a Fano (Pu). Alla Boldrini, i pescatori hanno illustrato l’annoso problema del dragaggio del porto che, ha detto Pezzolesi, “crea notevoli difficoltà al transito dei pescherecci mettendo a rischio la sicurezza delle barche”. Dopo interventi tampone, confermati dal sindaco di Fano, Massimo Seri, e dall’onorevole Lara Ricciatti, che ha ricordato che si sta realizzando la cassa di colmata per i fanghi ad Ancona, “è necessario trovare una soluzione definitiva – ha aggiunto Pezzolesi -, come il completamento della sede definitiva per spostare i fanghi, che ci permetta di riprendere a lavorare tranquillamente”.
Altro tema trattato quello del finanziamento del fermo biologico della pesca e della cassa integrazione per gli imbarcati durante lo stop delle attività e quello della pesca delle vongole. “La riduzione della taglia minima delle vongole – ha detto il responsabile regionale di Lega Pesca Marche, Simone Cecchettini, affiancato dal presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo – è fondamentale per consentire agli operatori di lavorare nel pieno rispetto delle regole, senza incappare in sanzioni penali anche in presenza di un solo esemplare più piccolo rispetto a quanto previsto dalla legge”.
La presidente Boldrini, assicurando il suo impegno per i temi trattati, ha invitato i pescatori al confronto con i parlamentari europei sulla questione delle vongole, tema di cui si discute a Bruxelles. “È all’esame della Commissione Agricoltura della Camera – ha spiegato la Boldrini -, per passare in aula nelle prossime settimane, un provvedimento per il settore ittico a sostegno della professionalità degli operatori e per la creazione, dal 2017, di un fondo per la filiera ittica”. In questo atto, ha spiegato la Boldrini, “è stato inserito un emendamento per introdurre la figura di coadiuvante nell’impresa di pesca e che interessa il prezioso ruolo delle donne, non ancora riconosciuto in questo settore, che ogni giorno, dall’alba, si occupano di tutto quello che è la gestione dell’azienda oltre che della famiglia”. Dopo la riunione alla Coomarpesca, dove nel 1979 nacque l’idea di trasformare il pescato in ristorazione, l’incontro si è concluso al Pesceazzurro, tutti in fila con il vassoio per degustare il pesceazzurro dei pescatori.