UniMc al vertice del consorzio europeo sulle scienze umane

UniMc al vertice del consorzio europeo sulle scienze umane
Listen to this article

La prof. Silvana Colella nominata presidente di Echic. L’Ateneo potrà promuovere il valore della ricerca umanistica a livello internazionale.

 

Macerata – Silvana Colella, docente di letteratura inglese all’Università di Macerata, è stata nominata presidente di Echic, un consorzio europeo che riunisce studiosi di varie discipline interessati a sostenere la causa degli studi umanistici in Europa. La nomina è avvenuta nel corso dell’assemblea annuale che si è tenuta alla fine del convegno maceratese della scorsa settimana. L’Ateneo, dunque, è diventato il referente istituzionale e il coordinatore delle attività di questa associazione europea, da ora per i prossimi cinque anni circa, ruolo fino ad ora svolto dell’Università di Utrecht. “Si tratta – commenta il rettore Luigi Lacchè – di un riconoscimento molto importante per un ateneo come il nostro che crede fortemente nella forza innovatrice degli studi umanistici e sociali e che ha ora l’opportunità di impegnarsi in prima linea nel confronto con le istituzioni europee e di promuovere il valore della ricerca umanistica a livello internazionale. E’ un impegno importante, ma sono certo che sapremo interpretarlo al meglio”.

Come presidente di Echic, e in rappresentanza dell’Università di Macerata, la professoressa Colella potrà partecipare alle consultazioni con le parti interessate che si tengono a Bruxelles durante le fasi preparatorie dei programmi di ricerca. “Al nostro Ateneo – spiega la docente – è offerta dunque una possibilità concreta di farsi portavoce di interessi comuni e istanze transnazionali che legano fortemente la nostra realtà locale a quella europea”.

Echic persegue un duplice scopo: il Consorzio è impegnato in prima linea in attività di lobbying presso la Commissione Europea che mirano a sensibilizzare gli interlocutori istituzionali sull’importanza di finanziare adeguatamente la ricerca in ambito umanistico; ma è anche interessato a riflettere sui nuovi sviluppi delle scienze umane e sul dialogo interdisciplinare con le scienze sociali e le scienze esatte.

Da quando è stato ufficialmente lanciato nel 2011, il Consorzio è intervenuto varie volte, al fianco di altre associazioni, per orientare la definizione dei programmi di ricerca in Horizon 2020 e per conferire maggiore visibilità alle discipline umanistiche all’interno di quei programmi. Ancora molto rimane da fare, tuttavia, per valorizzare il contributo della cultura umanistica ai processi di innovazione e per disperdere il sentore di ‘inutilità’ da taluni associato alla ricerca di stampo umanistico.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com