Corto in Accademia: tutti i vincitori

Corto in Accademia: tutti i vincitori

 

Successo per la serata di gala all’Accademia di Belle Arti di Macerata

 

 

 

Macerata – Corto in Accademia, il contest dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, ha il suo vincitore. È “Clap your hands” di Mattia Barbati, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, ad aggiudicarsi i 1000 euro del primo premio con il corto che ha saputo conquistare la giuria tecnica. Pochi minuti visionari e dinamici per una storia di ordinaria psichedelia nel centro di Bologna. Al secondo posto Martina Biondini dell’accademia di Belle Arti di Macerata con Macellaio di cognati. Un videoclip realizzato con la tecnica dello stopmotion che corre sul filo dell’ironia e dell’orrore, proprio come la canzone che accompagna (del gruppo musicale Musica per bambini). Terzo posto (e premio giuria popolare) per Chiara Martinelli dell’Accademia di Belle arti di Bologna, che ha portato in concorso “Lost”. Un lavoro intenso e delicato come la tecnica del papercut con cui in parte è realizzato. A consegnare i premi i tre giurati Alessandro Valori, Gianmaria Tammaro e Luca Vecchi accompagnati dalla direttrice di Abamc Paola Taddei, dal presentatore Riccardo Minnucci e dal sindaco di Macerata Romano Carancini che è salito brevemente sul palco per complimentarsi con il lavoro dell’Accademia: «un’occasione bellissima per valorizzare il lavoro dei giovani – ha detto Carancini – e un modo intelligente per far crescere la città». Premio web assegnato alla clip industriale e coreografica “(+)(-)” di Marco Alma, dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Una serata emozionante che ha chiuso la due giorni di festival della seconda edizione di “Corto in Accademia”, tra ospiti d’eccezione, musica e grandi rivelazioni. Nel pomeriggio di ieri Luca Vecchi dei The Pills e il giornalista cinematografico Gianmaria Tammaro, hanno raccontato cosa vuol dire produrre video sul web. Sferzante l’ironia di Vecchi che non tralascia però considerazioni serie sullo stato dell’arte delle produzioni online: «Youtube vampirizza i creatori, potrebbe essere meglio di Netflix ma non lo è – dice il giovane regista, che con i The Pills proprio sul portale Youtube ha trovato il suo spazio espressivo. E sul mondo del cinema: «Sono passati 60 anni e ancora ci nascondiamo dietro il dito del neorealismo».  Anche Tammaro incalza: «In Italia stiamo muovendo i primi passi, su internet non c’è ancora la mentalità di investire nei giovani produttori. Nel cinema invece qualcosa si sta muovendo, molti registi esordienti ci fanno ben sperare con un cinema di respiro internazionale ma italiano a tutti gli effetti, come “Non essere cattivo” o “Lo chiamavano Jeeg Robot”». Corto in Accademia, per il giornalista è «un’occasione importante per i giovani per confrontarsi ed essere valutati. Meglio una critica che il “bravo” di un amico, che non aiuta a crescere». Ad aprire la serata di gala il grande debutto della band di Popsophia che anche in questa edizione di Corto in Accademia è tornata a incantare il pubblico con uno spettacolo di musica, filosofia e cinema. La band, fresca di formazione, è The Factory (l’omaggio è a Andy Wharol). Sono stati Anna Greta Giannoni e Alessia Ippoliti alle chitarre, Matteo Moretti al basso, Luca Orselli alla batteria, Gianluca Pierini alla tastiera, Leonardo Rosselli al sassofono e le voci ruggenti di Rebecca Liberati e Andrea Ripani a mettere in scena lo spettacolo “Cinesophia”. Con la voce di Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia e nocchiere ideale di questo viaggio nei mari della nostalgia cinematografica, a trasportare i presenti dagli anni 50 ai giorni d’oggi. Da Casablanca fino a Lo chiamavano Jeeg Robot «sono le canzoni che legano i momenti di nostalgia – ha detto Ercoli – La musica non è mai solo musica, apre in tutti noi memorie involontarie, ci traghetta in un mondo dove sentire, amare, sospirare. E lo fa soprattutto nel cinema. Il film definisce il cerchio del nostro sguardo, costruisce un mondo». Soddisfatta dell’ottimo risultato ottenuto in questa seconda edizione del Corto in Accademia, la direttrice Paola Taddei è già pronta ad inserire delle novità per la prossima edizione 2017.

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