San Benedetto del Tronto – Emergenza immigrazione, rotta mediterranea, invasione, costi, pericolo islamico. Le parole della paura spesso ostacolano le scelte politiche e di civiltà, non facili, che dobbiamo adottare. Dobbiamo fermarci ad analizzarle, soprattutto sulla base dei dati e non di voci, sensazioni, o, come si usa dire, di percezioni. Per la prima volta l’arrivo di stranieri in Italia ha superato l’emigrazione degli italiani nel 1976: è difficile quindi parlare di emergenza.
Da 25 anni un rapporto, il Dossier immigrazione, non solo fa il punto della situazione, ma la contestualizza, riporta i dati nazionali e locali, affronta i temi più difficili connessi all’immigrazione, allo scopo di fare chiarezza e permettere il formarsi di opinioni serie e concrete funzionali alle decisioni che dovrebbero essere prese. L’ultimo rapporto è stato realizzato da IDOS in partenariato con UNAR, l’ufficio antidiscriminazione della Presidenza del Consiglio ( Pari opportunità), la rivista interreligiosa “Confronti” e con il sostegno dei fondi dell’8 per mille della Chiesa Valdese.
La presentazione a San Bendetto del Tronto, sabato 28 maggio, alle ore 10 in viale Trieste 40, è quindi un momento importante anche a livello locale.
Desantila Hoxha, responsabile del centro ricerca e promozione interculturale del comune di Ortona, chiarirà numeri, temi e problemi italiani, anche i più scomodi, come quello degli irregolari, dei costi, che sono in attivo per l’Italia, dell’appartenenza religiosa , che è soprattutto cristiana, dell’occupazione.
Vittorio Lannutti, che ha curato le pagine del Dossier dedicate alle Marche, non solo fornirà i dati della situazione, ma informerà circa la creazione di una rete regionale contro le discriminazioni.
Lo stesso Lannutti presenterà poi una ricerca europea che propone finalmente una politica migratoria dell’Unione che parta dai paesi d’origine e, per gli immigrati, una integrazione che punti ad un loro ruolo maggiormente attivo.
Ma qual è, nelle Marche, la situazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo ? Ne parla Enrico Bartolomei, presentando anche un sistema di accoglienza coordinato da un gruppo di enti che vanno dallo Stato agli enti territoriali alle organizzazioni non governative.
Il sindacalista della UIL, Omar Khattab, referente per le Marche dell’Ufficio Immigrati, ricorda che il riconoscimento dei diritti di tutti i lavoratori, anche stranieri, favoriscono la stabilità e l’inclusione sociale.
Lo scrittore di origine algerina Tahar Lamri, in Italia da 30 anni e naturalizzato italiano, affronta lo spinoso tema dell’Islam in Italia. I rapporti sono spesso condizionati dal linguaggio oltre che dal contesto internazionale. Lo scrittore punta quindi molto sulla comunicazione per impedire che si scavi un divario pericoloso.
I lavori, coordinati dal prof. Gianluca Vagnarelli, dell’Università di Macerata, docente di teoria e pratica della cittainanza, saranno conclusi dal giornalista Fausto Spegni, uno dei primi che si sono occupati per la RAI di migrazioni.
Ha collaborato per l’organizzazione l’associazione Tandem, della rete regionale contro le discriminazioni, che fra l’altro sta documentando la oggi difficilissima situazione del campo profughi di Idomeni, in Grecia.