San Benedetto del Tronto, 2016-04-30 – Dare vita a cooperative sociali di quartiere e recuperare i crediti verso i cittadini incapienti attraverso il pagamento in prestazioni di servizio. “Si potrebbero occupare della pulizia delle strade, ma anche di assistenza agli anziani e alle persone sole”, ha detto Paolo Perazzoli sabato pomeriggio nel corso dell’incontro pubblico al Parco Eleonora di Porto d’Ascoli. “Quei crediti vengono registrati per anni, fino a quando il Comune non è costretto ad eliminarli. Mi piacerebbe regolamentare il concetto di baratto, che ci consentirebbe di dare più servizi e rigenerare un clima di solidarietà sociale”.
Il candidato sindaco del centrosinistra ha ricordato l’importanza della partecipazione e dell’ascolto: “Non vuol dire recepire passivamente le richieste dei cittadini, bensì capire le esigenze profonde, interpretarle e poi far capire loro il percorso da fare. Per un’amministrazione è fondamentale essere in sintonia con i cittadini. Se sei in sintonia quello che fai viene capito e percepito, altrimenti quello che viene fatto sembra un atto dovuto. Non vanno presi troppi impegni, bisogna promettere solo quello che si può realmente realizzare”.
La coalizione che sosterrà Perazzoli sarà ampia e accoglierà per intero i principi della discontinuità e del rinnovamento. “Mi sono candidato perché dovevo rispondere ad una domanda che arrivava dai sambenedettesi. Non potevo rifiutare e non raccoglierla. Proporrò una squadra nuova, il cambiamento ha riguardato il Pd e anche le altre forze politiche; non è stato facile, per i piccoli partiti la paura è stata superiore ai rischi. Il Pd ricandiderà solo tre consiglieri comunali uscenti, che diventano quattro con Domenico Pellei dell’Udc. Strada facendo ci siamo accorti che il nostro è l’unico progetto in campo, fuori non c’è niente. C’è solo il tentativo di carpire voti innescando sterili polemiche. In queste settimane non ho mai ascoltato un’idea rivolta al territorio”.
Se eletto, è stato garantito l’impegno per una riduzione e riforma dei comitati di quartiere. “Gli umori dei residenti cambiano in continuazione – ha affermato – un sindaco fa fatica a rappresentarli, figurarsi un presidente eletto da 100 o 200 persone. Modificheremo il regolamento in modo da arrivare ad una nomina attraverso assemblee pubbliche, con ricambi frequenti”.
In seguito, Perazzoli si è recato al Ponterotto per la tradizionale manifestazione sul lavoro. “In passato San Benedetto fu la città delle opportunità, si arrivava qui perché era più facile trovare lavoro e programmare il futuro. Grazie allo sviluppo della pesca oceanica e del settore dell’ortofrutta questa città è passata da 15.000 a 40.000 abitanti nell’arco di vent’anni. Il lavoro non si crea con le leggi, ma facendo ripartire l’economia e l’economia si rilancia restituendo la voglia di rischiare. Se si mette in piedi un’impresa, occorre un Comune amico che ti sostenga; va creata una rete di protezione. Provo ansia nel vedere negozi che vengono inaugurati e chiusi nel giro di pochi mesi. Dietro si nasconde il dramma di una famiglia, ma anche una ricchezza bruciata”.
L’11 maggio Perazzoli si recherà a Milano per visitare un incubatore di start-up, struttura che sostiene le nuove imprese a sopravvivere e a crescere mediante assistenza manageriale e accesso a finanziamenti.
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