Spiagge e fondali puliti, Grottammare partecipa

Spiagge e fondali puliti, Grottammare partecipa
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Alcune scolaresche si ritroveranno nel tratto di arenile a nord di viale Colombo

 

Grottammare, 2016-05-26 – In vista dell’estate, il prossimo weekend torna ‘Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med’, l’iniziativa di volontariato promossa da Legambiente per pulire spiagge, scogliere e fondali in Italia e in tutto il bacino mediterraneo.

 

La Città di Grottammare ha aderito all’iniziativa promuovendola nelle scuole e così, DOMANI, venerdì 27 maggio, a partire dalle ore 10, alcune classi – 2 seconde della Primaria del plesso Speranza e 1 primaria del plesso di via Marche – si ritroveranno nel tratto di spiaggia libera compreso tra l’ultima concessione balneare del lungomare Colombo e l’inizio della pista ciclabile Grottammare-Cupra.

I bambini si adopereranno nella raccolta dei rifiuti presenti sull’arenile. Ai partecipanti verrà fornito un kit composto da guanti, pettorina, cappello e sacchetto, a cura del Servizio Ambiente.

 

“Milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nei mari del mondo ogni anno”, ricorda l’associazione ambientalista, richiamando i dati dell’Unep (il programma dell’ambiente dell’Onu) secondo cui circa il 70% di questi rifiuti affonda, il 15% galleggia e un altro 15%

resta nella colonna d’acqua.

 

I volontari di tutta la penisola daranno la caccia soprattutto alla plastica che è il materiale più trovato sulle spiagge. Per questo motivo, quest’anno Legambiente chiede ai cittadini di segnalare “la presenza di lacrime di sirena: quei ‘pallini’ che costituiscono la materia prima da cui si ricavano gli oggetti di plastica”.

“Piccole e leggere – spiegano gli esperti di Legambiente – vengono disperse da venti e correnti che le portano su tutte le spiagge del mondo. Sono pericolose: assorbono sostanze inquinanti dall’acqua di mare come i Pcb (Policlorobifenili); vengono ingerite dagli animali e dagli uccelli marini, entrando così nella catena alimentare; non scompaiono né si dissolvono, bensì si frammentano in pezzi sempre più piccoli a causa degli agenti atmosferici, i raggi UV e l’azione del mare”.

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