dalla Regione Marche

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2016-06-13

CERISCIOLI HA RICEVUTO L’AMBASCIATRICE DELLA REPUBBLICA CECA IN ITALIA, HANA HUBÁ?KOVÁ

 

Oggi pomeriggio il presidente Luca Ceriscioli ha ricevuto nella sede regionale l’ambasciatrice della repubblica Ceca in Italia, Hana Hubá?ková. Una visita di cortesia per confermare e sviluppare le relazioni economico commerciali con un Paese solido, di grande tradizione industriale e in crescita come la Repubblica Ceca che predilige le Marche quale migliore meta turistica (sono infatti circa trecentocinquantamila i cechi in vacanza ogni anno nelle località turistiche marchigiane che amano mare e camping di qualità). “Una visita che diventa opportunità e occasione per la crescita delle nostre aziende – ha detto il presidente – soprattutto le medie e piccole imprese interessate, specie negli ultimi tempi, all’internazionalizzazione”. Continueremo “ad accompagnare le imprese che vogliono cogliere queste opportunità di crescita per i vari settori dell’economia marchigiana da quelli tradizionali come moda, calzatura, enogastronomia, meccanica e componentistica a quelli più innovativi come il tecnologico” ha aggiunto Ceriscioli.

Alla firma del libro d’onore e agli omaggi istituzionali, il presidente ha voluto ringraziare l’ambasciatrice dicendo di essere onorato a nome della comunità marchigiana per l’attenzione che rivolge alle Marche, rapporti che andranno sempre più consolidati “con l’aiuto della Regione” si è augurata l’ambasciatrice.

All’incontro hanno partecipato anche il Console Onorario della Repubblica Ceca Giampiero Schiavoni, il Capo Ufficio della Sezione Economico – Commerciale dell’Ambasciata della Repubblica Ceca Ji?í Jílek, la Direttrice del Czech Trade Milano Ivana T?osková e il Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italo – Ceca Matteo Mariani.

La Repubblica Ceca è una destinazione che molte aziende italiane, soprattutto le piccole e medie, hanno scelto per le proprie strategie di internazionalizzazione in diversi settori economici. Un mercato che per l’Italia vale ogni anno un export di 5 miliardi di euro; pil in crescita del 4,3% nel 2015 e una tassazione flat al 19%. Un cluster dell’auto che ha superato 1,3 milioni di unità e nel primo trimestre 2016 ha segnato un +25%.

un momento dell'incontro
un momento dell’incontro

HB Italian Town: nasce a Changsha (Cina) una città italiana in scala reale.

Il progetto culturale e turistico, dedicato al nostro Paese, presentato, mercoledì 15 giugno, all’Hotel La Fonte di Portonovo (Ancona)

È il principale progetto culturale e turistico dedicato all’Italia in Cina, promosso dall’Huayi Brothers Corporation (HB). Gruppo leader cinese nel settore del cinema, televisione, media ed entertainment, HB sta realizzando una città italiana in scala reale, con ristoranti, negozi, cinema, teatri, riproduzioni di edifici storici italiani. Sorgerà a Changsha, capoluogo della Provincia dell’Hunan, con oltre sei milioni di abitanti. La realizzazione aprirà importanti prospettive economiche per le aziende italiane dei settori moda, agroalimentare, design, arredamento, ristorazione e cultura. HB offre condizioni vantaggiose alle imprese marchigiane che vorranno collaborare e i cui progetti verranno selezionati. Mercoledì 15 giugno, alle ore 10.00 presso l’Hotel Excelsior La Fonte di Portonovo (Ancona), le opportunità verranno presentate e approfondite nel corso di un incontro con le istituzioni, le organizzazioni di categoria e le aziende, al quale parteciperanno Raimondo Orsetti (dirigente Internazionalizzazione della Regione Marche), Graziano Di Battista (presidente Unioncamere Marche), Liu Qi Dong (presidente HB Italian Town) e Liu Kai (general manager HB Italian Town).

HB Italian Town
HB Italian Town

 

Mercoledì a Bruxelles, le Regioni Marche, Toscana e Umbria unificheranno le sedi di rappresentanza europea presso gli uffici di Rond Point Schuman e firmeranno un Protocollo d’intesa per l’intera legislatura

Una sola voce in Europa e nella Penisola, avviando il percorso di avvicinamento alla Macroregione dell’Italia centrale. Mercoledì 16 giugno, a Bruxelles, i presidenti delle Regioni Marche, Toscana e Umbria unificheranno le proprie rappresentanze in sede europea presso gli uffici di Rond Point Schuman. Nell’occasione firmeranno anche un Protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione e il coordinamento delle politiche di comune interesse nei confronti dell’Unione e dello Stato. La Giunta regionale ha approvato oggi il protocollo e autorizzato il presidente Luca Ceriscioli a sottoscriverlo a Bruxelles. L’intesa avrà la durata della legislatura (2015-2020). Verrà sviluppata nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale, della promozione del brand delle tre regioni, degli strumenti di incentivazione per le imprese, della promozione e sostegno dell’occupazione giovanile, delle rispettive Aree interne. Oltre all’unificazione delle sedi di rappresentanza presso la Commissione europea, l’accordo punta a realizzare una o più Centrali uniche di risposta (Numero unico di emergenza europeo 112) e una comune gestione delle modalità operative del Soggetto aggregatore unico (centralizzazione degli approvvigionamenti). Sono previsti collaborazioni  nei settori della sanità e welfare, tutela del paesaggio, sviluppo economico, formazione e lavoro, infrastrutture, cultura e turismo, gestione dei fondi europei, riqualificazione della pubblica amministrazione. L’Accordo verrà realizzato attraverso il coordinamento politico (incontri periodici almeno semestrali), gruppi tecnici di lavoro interregionali, attività congiunte.

 

“Specializzazione intelligente”: altri 9,4 milioni Por Fesr per modernizzare il manifatturiero marchigiano

 

 

Manuela Bora, un momento della conferenzaManuela Bora, un momento della conferenza

 

Bora: “Ricerca e innovazione”. L’assessora a Bruxelles per l’inaugurazione dell’Ufficio macroregionale

 

Ancona, 2016-06-14 – La Giunta regionale ha destinato altri 9,424 milioni di euro per sostenere la ricerca, lo sviluppo e la competitività del sistema manifatturiero marchigiano. Vanno ad aggiungersi ai 10 milioni di euro assegnati lo scorso mese di dicembre con le risorse del Programma Operativo  Fesr  Marche 2014-2020. Un’Azione del Programma (la 1.1.1) promuove la “specializzazione intelligente” attraverso investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo capaci di offrire un vantaggio competitivo e durevole al sistema economico marchigiano. Vengono valorizzate le competenze e le conoscenze presenti sul territorio, rafforzando la collaborazione e la sinergia tra imprese e organismi di ricerca, per favorire il trasferimento delle tecnologie nei processi produttivi. In questo modo viene anche potenziata la qualificazione professionale e l’assorbimento, nelle imprese, di ricercatori, giovani laureati o diplomati e apprendisti di alta formazione. Possono beneficiare dei contributi Por Fesr le imprese (micro, piccole, medie e grandi) e gli organismi di ricerca, in forma singola o associata (almeno tre imprese e un organismo di ricerca). Gli investimenti devono essere realizzati e localizzati nelle Marche. Riguardano gli ambiti tecnologici della domotica, meccatronica (integrazione tra meccanica, elettronica, informatica) e della manifattura sostenibile. Le Marche risultano la prima Regione (e tra le prime cinque in Europa) a essersi dotata di una “Strategia per la smart specialisation” nel periodo di programmazione 2014-2020.

Il punto è stato fatto, oggi, nel corso di una conferenza stampa, dall’assessora alle Politiche Comunitarie, Manuela Bora, alla quale hanno partecipato le associazioni produttive e alcuni imprenditori finanziati. Tecnicamente la Giunta regionale ha proceduto allo scorrimento della graduatoria esistente, piuttosto che indire un nuovo bando: “Abbiamo ritenuto opportuno valorizzare i progetti che erano già pervenuti, per fare modo che possano partire il prima possibile”, ha spiegato l’assessora. Una scelta che consente di finanziare altre 37 aziende e 10 organismi di ricerca, oltre che ultimare l’erogazione dei contributi alle imprese della prima graduatoria. Complessivamente, con i 19,424 milioni assegnati, sono stati finanziati 32 progetti (sui 64 ammissibili, rispetto ai 168 pervenuti, pari al 50% delle idee progettuali approvate), sostenute 85 imprese e 21 organizzazioni di ricerca, impiegati 269 giovani altamente specializzati per i quali si può aprire una prospettiva di lavoro a tempo indeterminato. “Puntare sull’innovazione – ha detto la Bora – è la scelta giusta per far compiere il salto di qualità alle nostre piccole e medie imprese, in una logica di filiera che le veda collaborare con le università e i centri di ricerca. Insieme all’innovazione, vanno giocate le carte dell’internazionalizzazione e di un efficiente sistema di accesso al credito su cui stiamo lavorando attraverso la realizzazione del Confidi unico: credo che questi tre pilastri siano le giuste condizioni da cui ripartire per favorire lo sviluppo economico della nostra regione”. L’assessora ha anticipato che parteciperà, insieme al presidenti Ceriscioli, Rossi e Marini, all’inaugurazione dell’ufficio unico di rappresentanza delle Regioni Marche, Toscana e Umbria a Bruxelles: “Una struttura di servizio macroregionale che rafforziamo per aiutare le imprese a intercettare le risorse dirette che l’Unione europea mette a disposizione del sistema produttivo locale”. Paola Bichisecchi (direttore generale Confindustria Marche) ha sottolineato come la filiera sia un elemento strategico per il rilancio della nostra competitività: “Ringraziamo la Regione perché ha dato un segnale tangibile per rafforzare la competitività dei territori, raddoppiando la dotazione dei bandi per la ricerca”. Apprezzamenti sono venuti anche dalla Cna Marche (Stefano Sallei: “È la prima volta che la Regione riesce a mettere assieme le piccole medie imprese e l’Università”) e dall’imprenditore ascolano Marco De Carolis (“Oggi c’è una Regione attenta alle nuove tecnologie, che permette di fare conoscere nel mondo le nostre produzioni”).

Manuela Bora, un momento della conferenza

Manuela Bora, un momento della conferenza

 

 

Interruzione volontaria della gravidanza con metodologia farmacologica (RU 486):

le Marche sperimentano un modello assistenziale distrettuale a Senigallia

Presso il Distretto 4 di Senigallia (AN), la Regione Marche sperimenterà un modello assistenziale di interruzione volontaria farmacologica della gravidanza (IVG). Ricalcherà quanto già fatto da altre Regioni – come il Piemonte, l’Emilia Romagna, Toscana e Umbria – privilegiando il Day Hospital rispetto al ricovero ordinario, ma con una maggiore integrazione con il territorio attraverso il coinvolgimento la valorizzazione e dei Consultori. Lo ha deciso la Giunta regionale nella seduta odierna, approvando la delibera che autorizza l’Asur (Azienda sanitaria unica regionale) ad avviare la sperimentazione. Il modello organizzativo proposto consente di utilizzare al meglio le strutture consultoriali e i presidi ospedalieri, evitando ricoveri non necessari, dal momento che l’IGV farmacologica permette una precoce interruzione della gestazione, senza l’invasività chirurgica. Il percorso di interruzione con la RU 486, che si è deciso di sperimentare nelle Marche, prevede un primo accesso al Consultorio familiare per confermare la gravidanza, verificare i criteri di ammissione e l’assenza di controindicazioni al trattamento farmacologico, per fornire le informazioni necessarie, prenotare il Day Hospital e prendere in carico la paziente anche dal punto di vista psicologico. Successivamente, al primo accesso in Day Hospital, avviene l’apertura della cartella clinica, la somministrazione del farmaco con le prescrizioni, le informative e le segnalazioni necessarie (al medico di pronto soccorso e al Consultorio). A distanza di 48 ore viene programmato il secondo accesso, con visita ecografica per valutare se l’aborto è stato completato (con conseguente dimissione) o non avvenuto (in questo caso si procede alla seconda somministrazione del farmaco). Dopo 14 giorni è previsto il secondo accesso al Consultorio familiare dove verrà effettuata la visita di controllo e l’ecografia per verificare la completezza dell’aborto o, in caso di aborto incompleto, programmare il successivo percorso chirurgico presso il presidio ospedaliero di riferimento.

L’interruzione volontaria della gravidanza (IVG) viene disciplinata dalla legge 194/1978 che la regolamenta, ma non la liberalizza, consentendola nei primi 90 giorni di gestazione. Nel 2009 il Ministero della Salute ha previsto il ricovero ospedaliero di tre giorni per le donne che ricorrono a IGV farmacologica. Alcune Regioni hanno scelto di esercitare la loro autonomia nell’erogazione e gestione del servizio, non ricorrendo al ricovero ordinario, al fine di fornire un servizio più vicino alla popolazione, in contesti sociali e relazionali che rispondono maggiormente alle esigenze della donna. Gli stessi dati del Ministero della Salute evidenziano infatti che il 76% delle donne firmano per la dimissione dopo la somministrazione della RU 486 senza rischi per la propria salute, rispetto a quelle che scelgono di rimanere nel contesto ospedaliero. Con la sperimentazione presso il Distretto di Senigallia, si dà avvio, nella nostra regione, ad un modello assistenziale innovativo che associa il Day Hospital al Consultorio e garantisce la presa in carico delle pazienti, accompagnandole per tutta la durata del percorso.

 

Assegnati alle Marche 738 mila euro

 

NUOVI PROGETTI DI ECCELLENZA, “In IT.inere”

 

Cammini, percorsi e luoghi di eccellenza nel Centro Italia. Domani la presentazione a Perugia. Moreno Pieroni: “Vogliamo scommettere su nuove forme e proposte di soggiorno e di vacanza.”

 

Si scommette sull’eccellenza per sviluppare nuovi indirizzi di crescita per il Turismo: domani a Perugia, infatti, presso la sede della Regione Umbria, a Palazzo Donini,  l’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni illustrerà le strategie regionali nel corso della presentazione del progetto di eccellenza  “In IT.inere”, a cui le Marche partecipano in partnership con le Regioni Umbria, Toscana, Lazio Abruzzo e Sardegna.

Insieme, infatti,  sono stati sviluppati progetti e attività che ricadono in assi di lavoro congiunti in linea con le linee guida dettate dal MIBACT e incorso di attuazione nel Piano Strategico del Turismo 2016/2021 nei cui Tavoli di lavoro prende parte il Servizio Turismo della Regione Marche. Ai primi di maggio è stato approvato nella Conferenza Stato-Regioni un protocollo di intesa ( che integra quello del 2010 relativo alla realizzazione di “progetti di eccellenza” avviati negli anni scorsi e ormai conclusi)  in base al quale alle Marche  sono stati assegnati  738 mila euro quale cofinanziamento statale a copertura del 90% delle spese previste per la realizzazione di quattro nuovi progetti, restando il rimanente 10%, pari a poco più di  82 mila euro, a carico della nostra Regione, per un importo complessivo di circa 820 mila euro.

“Con queste risorse – spiega l’assessore, Moreno Pieroni – svilupperemo progettualità su segmenti e network turistici in linea con la strategia regionale approvata con il Piano Triennale 2016/2018. Vogliamo scommettere su nuove forme e proposte di soggiorno e di vacanza che rispondono non solo ad un semplice interesse ma a una precisa domanda in costante crescita: cultura e musei, bike, trekking, wedding, shopping tour con particolare attenzione verso i mercati europei “.

Ecco le quattro proposte su cui si articola il progetto “In IT.inere”

I Cammini e i Sentieri del turismo esperienziale: La rete dei Cammini – La storia, l’ambiente, il paesaggio, le città e i borghi. Attivazione e attuazione del progetto Cammino dei 5 Continenti e sua ripetibilità, sviluppando una governance comune dei Cammini.

Le vie del vino, del gusto e dell’arte: I vini del Centro Italia, il loro legame con la storia, le tradizioni e l’arte e la ruralità. Le espressioni dell’arte classica, il Rinascimento, la contemporaneità, l’architettura nelle campagne, nelle aree interne, nei borghi e nelle terre del vino. Lo stile di vita e il “mangiar sano”. Valorizzazione, anche attraverso una partecipazione coordinata, di una selezione delle manifestazioni fieristiche ed espositive presenti nelle regioni interessate.

I percorsi dell’amore, del benessere, dell’eleganza e dell’armonia: Luoghi singolari, eventi artistici e musicali, moda e shopping, location per la promozione del wedding (matrimoni e viaggi di nozze) e del wellness. Elaborazione di progetti per matrimoni e itinerari per viaggi di nozze interregionali, destinati in particolare ai mercati di lungo raggio (es. Cina). Valorizzazione delle location attraverso eventi ricorrenti, educational specializzati etc.

La vacanza attiva e lo sport outdoor (ecoturismo): Per un turismo alla ricerca di esperienze e attività sportive non agonistiche, da svolgersi a stretto contatto con la natura, valorizzando parchi ed aree protette, con particolare attenzione al sistema montano dell’Appennino e al mare, anche attivando un percorso di interscambio tra le scuole superiori e le risorse delle diverse regioni.

La Regione Marche partecipa, inoltre, al progetto di eccellenza Italy Golf & More che ha come capofila il Friuli Venezia Giulia con le regioni Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia, Liguria.

Al termine della conferenza stampa di presentazione alle ore 12,00 a Perugia, seguirà un incontro politico tra le Regioni e l’Enit.

 

Un nuovo progetto di promozione turistica interregionale

 

PRESENTATO OGGI A PERUGIA IL PROGETTO DI ECCELLENZA, “In IT.inere”

Cammini, percorsi e luoghi di eccellenza del Centro Italia. Moreno Pieroni: “Un unico progetto per superare i campanilismi e valorizzare i territori con azioni condivise ed efficaci.”

 

Prima una riunione operativa tra i rappresentanti delle Regioni per definire alcune azioni condivise da attuare nel breve periodo e poi la presentazione in conferenza stampa, a Perugia, nella storica sede della Regione Umbria,a Palazzo Donini, per illustrare le strategie del progetto di eccellenza interregionale in partnership “ In It.inere”, coordinato dall’Umbria a cui partecipano Marche, Toscana, Lazio, Abruzzo e Sardegna. Un progetto che punta all’eccellenza per la promozione turistica e raccoglie i sistemi regionali del Centro Italia e Sardegna con l’obiettivo di valorizzare e promuovere comuni elementi del territorio, valenze storiche, paesaggistiche, produttive, sociali e culturali, in sintonia con l’emergente domanda, nazionale e internazionale, di turismo attivo ed esperienziale . ll progetto è stato illustrato dal vice presidente della giunta regionale dell’Umbria e assessore al turismo, Fabio Paparelli, insieme agli assessori al turismo delle Regioni Marche, Moreno Pieroni, della Toscana, Stefano Ciuoffo e da Enrico Serpieri e Fulvio Angelini, in rappresentanza rispettivamente dei vice presidenti delle giunte regionali di Lazio e Abruzzo.  Insieme le Regioni hanno sviluppato progetti e attività che ricadono in assi di lavoro congiunti e proposto al MIBACT per inserirlo nel Piano Strategico del Turismo 2016/2021. Nell’incontro operativo della mattina-  al quale ha partecipato Moreno Pieroni – sono state messe a punto alcune azioni comuni: a cominciare dalla promozione all’estero nel mercato extra europeo di riferimento di “In IT.inere”, la Cina, attraverso un evento promozionale a Shangai a fine novembre 2016 da organizzare con l’ICE su enogastronomia, moda, arte e wedding ( matrimoni e viaggi di nozze); la costruzione di pacchetti turistici comuni per tutte le regioni attraverso un grande tour operator cinese. Inoltre, la possibilità di costruire uno spazio comune di esposizione e promozione nelle prossime fiere europee di Utrecht, Berlino, Londra con il sostegno dell’ENIT. Infine un progetto di comunicazione social condiviso tra le Regioni per veicolare il progetto “In IT.inere” e per le quali si sono candidate al coordinamento le Marche, forti dell’esperienza e dei risultati ottenuti dal Social Media Team. Tutti e per primo, il vicepresidente della giunta regionale e assessore al Turismo dell’Umbria, Fabio Paparelli, evidenziando la validità di un progetto unitario – il solo elaborato tra sei Regioni italiane- hanno sottolineato il cambio di passo nel fare promozione tra sistemi territoriali, l’esigenza di crederci e mutare mentalità per comunicare un sistema turistico integrato, quello italiano, a cui le Regioni possono dare valore aggiunto. “Per la prima volta – ha sottolineato Pieroni in conferenza stampa – si è intrapreso  un percorso condiviso fra sei Regioni italiane, superando i campanilismi e collaborando realmente , portando a sintesi le proprie differenze e peculiarità con l’obiettivo di promuovere in maniera unitaria i territori e agganciarsi alle opportunità offerte anche in relazione all’accoglienza. Sono previsti investimenti complessivi, fra risorse statali e regionali, per cinque milioni di euro, in un settore, quello turistico, che può produrre occupazione per i giovani. Abbiamo costruito una risposta efficace per far conoscere il nostro prodotto sui mercati, grazie ad un progetto importante a cui partecipiamo convintamente e con cui intendiamo dare un segnale anche a livello nazionale”.  Nel progetto si pone particolare attenzione alla valorizzazione delle aree interne e rurali, con il patrimonio di culture immateriali e materiali che esse conservano, alle eccellenze, non solo paesaggistiche ma anche delle produzioni tipiche, e al tema dei “Cammini”, come tema centrale e trasversale a tutte le Regioni aderenti. I cammini e i sentieri del turismo esperienziale è infatti una delle quattro linee di intervento in cui si articola il progetto, con l’obiettivo di promuovere unitariamente la rete dei Cammini del Centro Italia e della Sardegna e di attivare anche il progetto Cammino dei 5 Continenti che verrà presentato a Roma nelle prossime settimane. Altri temi su cui verrà canalizzata  la promozione integrata saranno quelli de ‘le vie del vino, del gusto e dell’arte’, sviluppandone il legame con la storia, le tradizioni,  l’arte, lo stile di vita e il ‘mangiar sano’, ‘I percorsi dell’amore, del benessere, dell’eleganza e dell’armonia’, con la valorizzazione di luoghi singolari attraverso eventi, moda e shopping e la promozione del wedding,  e de ‘La vacanza attiva e lo sport outdoor’ (ecoturismo) per un turismo alla ricerca di esperienze e attività sportive non agonistiche, da svolgersi a stretto contatto con la natura.

Alle Marche sono stati assegnati 738 mila euro quale cofinanziamento statale a copertura del 90% delle spese previste per la realizzazione dei quattro asset, restando il rimanente 10%, pari a poco più di  82 mila euro, a carico della Regione, per un importo complessivo di circa 820 mila euro.

 

YOUTH GAMES AL VIA, IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LUCA CERISCIOLI
“Una bella manifestazione che rende l’Europa parte attiva della nostra vita comunitaria, senza burocrazia ma costruita da passione ed entusiasmo, stessi sentimenti degli atleti, ragazze e ragazzi che giunti nella nostra regione, e accolti dalla città che guarda ad Oriente, si ritrovano insieme per vivere pienamente un’esperienza straordinaria che rimarrà per sempre nel loro cuore. I giochi della Macroregione adriatico ionica sono un evento sportivo capace di favorire l’integrazione europea, non solo un momento agonistico ma soprattutto un’occasione di crescita, di scambio e amicizia fondata sui valori dello sport, nel rispetto reciproco e nella solidarietà. Ecco, in un momento difficile come quello che sta attraversando l’Europa, di paure e insicurezza, creare un ponte fra culture attraverso la competizione sportiva è la risposta per guardare con ottimismo ad un futuro migliore e alle opportunità che eventi come questo offrono alla nostra comunità. Grazie a voi giovani atleti, ambasciatori di pace che donate alle Marche un ruolo di riferimento per la Macroregione adriatico ionica”. E’ il saluto del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, per l’avvio degli Youth Games, i Giochi della Macroregione Adriatico Ionica la cui seconda edizione si svolge ad Ancona dal 15 al 18 giugno. Organizzata dall’Amministrazione comunale dorica e realizzata con il supporto della Regione Marche (con la collaborazione del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, Coni, Autorità Portuale di Ancona, Camera di Commercio, Marina Militare, Segretariato per l’Iniziativa Adriatico Ionica, Aiccre e Rete Città Sane) vedrà la partecipazione di centinaia di giovani atleti provenienti dagli otto Paesi della Macroregione (Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia). Varie anche le delegazioni delle regioni italiane: Abruzzo, Puglia, Umbria, Molise, Emilia Romagna, con un totale di circa 60 giovani, cui si aggiungono 154 atleti anconetani e dieci cestiste di Civitanova Marche. Ci saranno poi molti gli studenti degli istituti scolastici superiori di Ancona coinvolti nelle tre giornate di sport ed eventi come animatori, interpreti, cronisti e altro ancora, grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale delle Marche. Tre campioni del mondo dorici saranno testimonial di questa seconda edizione: Alberto Rossi (vela), Giorgia Speciale (windsurf) e Gianmarco Tamberi (atletica).
Youth Games
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Youth Games
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PREMIATE DAL PRESIDENTE CERISCIOLI LA JESINA CALCIO FEMMINILE E PESARO RUGBY PROMOSSE IN SERIE A

I fondi per la promozione dello sport previsti dalla manovra di bilancio 2016

 

“Siete ambasciatori ufficiali delle Marche in Italia, con il vostro impegno e determinazione raccontate la nostra regione costruita sugli stessi valori che lo sport sa veicolare così bene”: con queste parole il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha salutato in mattinata due squadre marchigiane appena promosse in serie A, Jesina calcio femminile e Pesaro rugby.

In visita istituzionale con una forte rappresentanza di giocatrici e giocatori, le due  squadre hanno raggiunto la massima categoria, prima volta nelle Marche, per l’impegno e capacità sia tecniche che umane entusiasmanti. Accompagnate dal vice presidente regionale F.I.G.C., Bruno Sassaroli, dal presidente regionale Federazione Rugby, Maurizio Longhi e dagli assessori allo Sport del Comune di Pesaro, Mila Della Dora e di Jesi, Ugo Coltorti, le due squadre sono state premiate dal presidente Ceriscioli “quale segnale di sostegno ai risultati che onorano il territorio e che sono la sintesi finale di grande impegno profuso per raggiungere tali livelli. La Regione crede fermamente nel valore dello sport – ha aggiunto il presidente – lo confermano le risorse dedicate al settore nel bilancio regionale quale investimento sul valore dell’attività sportiva e racconto qualificante della nostra regione”.

Sono 832.500 euro i fondi per la promozione dello sport previsti dalla manovra di bilancio 2016, somma consistente che raddoppia quella dell’anno precedente di 400 mila. Sport considerato dunque come momento motorio, formativo e ricreativo. Specifica Ceriscioli: “Lo sport porta con sé valori necessari alla vita comunitaria perché favorisce  aggregazione e condivisione. Ha una sua dimensione sociale perché contribuisce alla socializzazione, all’integrazione e all’inclusione. La crescita del sistema sportivo ha poi un riflesso positivo sulla salute perché indica uno stile di vita sano e di prevenzione a molte patologie”.  

Dopo anni è stata introdotta una voce di bilancio per gli investimenti per gli impianti sportivi con uno stanziamento di 3.200.000 (400 mila nel 2015) finalizzati a riqualificare e migliorare il patrimonio sportivo nelle Marche.  Inoltre è stato previsto un ulteriore finanziamento di 300.000 per l’acquisto dei defibrillatori come contributo a fondo perduto per le associazioni sportive, i Comuni e le scuole. Intervento che si aggiunge a quello già effettuato nel 2015 che ne ha consentito l’acquisto di circa 650. Quest’anno poi, sono stati finanziati corsi da fondi Fse per l’utilizzo di defibrillatori per operatori laici per un importo di 20 mila euro che corrisponde a 200 voucher. Il governo regionale ha poi inserito per la prima volta un nuovo capitolo di spesa nel bilancio, Sport e turismo, legato alle manifestazioni sportive e alla promozione turistica nel territorio che ammonta a 160 mila euro.

Inoltre, per ridurre liste di attesa e aiutare le famiglie, nel 2016 sono stati convenzionati sei centri di medicina sportiva (4 nella provincia di Ancona e 2 nella Provincia di Ascoli Piceno) per far svolgere la visita medico sportiva agli under 18 per le attività agonistiche con i finanziamenti del Fondo del Servizio Sanitario Regionale di 320.000 euro che consentono di svolgere oltre 5.000 visite gratuite.

 

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