dalla Regione Marche

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ContemporaneaMarche: 10 proposte

Domani, 24 giugno a Pesaro, al Centro arti visive Pescheria, la Regione Marche incontra il mondo dell’arte contemporanea: una giornata di riflessione e confronto per promuovere le proposte legate alla sua diffusione e sviluppo

 

Con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le attività legate alla diffusione e allo sviluppo dell’arte contemporanea nelle Marche, domani, 24 giugno dalle ore 10 alle 13 si terrà “ContemporaneaMarche” presso il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, storico fulcro dell’arte contemporanea nella nostra regione. Una giornata di riflessione e confronto per orientare di nuovo i riflettori sull’ Arte contemporanea che resta un asse strategico per le politiche culturali ad ogni livello.  Parteciperanno studiosi, critici, galleristi, artisti, istituzioni, fondazioni, associazioni che da sempre tessono una rete di iniziative rivolte alla diffusione dell’Arte contemporanea. Al convegno, coordinato da Marcello Smarrelli, storico dell’arte e curatore, interverranno l’assessore al Turismo- Cultura, Moreno Pieroni e il Dirigente del Servizio Cultura e Internazionalizzazione della Regione Marche, Raimondo Orsetti. Nel corso dell’incontro, funzionari regionali illustreranno i più recenti orientamenti delle politiche europee  e le opportunità offerte dalla programmazione e gestione dei fondi U.E. Parteciperanno inoltre, Davide Monaldi – Artista, Peter Aufreiter –  Direttore Polo Museale Marche, Daniele Vimini – Vicesindaco e Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Umberto Palestini – Direttore Accademia di Belle Arti di Urbino,  Roberto Cresti  – Ricercatore Storia dell’arte contemporanea Università di Macerata, Deborah Carè – Direttrice Fondazione Ermanno Casoli, Cristiana Colli – Presidente Associazione Demanio Marittimo Km 278, Giovanni Gaggia – Direttore Artistico – Sponge ArteContemporanea,  Stefano Verri – Critico e Curatore Indipendente, Franca Mancini – Art Director Galleria Mancini, Pesaro; Simona Teoldi – Funzionario Resp. Distretto Culturale Evoluto – Regione Marche

“Le Marche – commenta l’assessore Pieroni-  godono da sempre di una certa vitalità, sebbene non omogenea e difforme a secondo i territori di appartenenza ma ci è sembrato doveroso riavviare il dialogo con il territorio su questo tema, promuovendo un momento di ascolto  e confronto con istituzioni e protagonisti del comparto. La logica del dialogo e confronto con i territori è un metodo che questo governo regionale ha adottato fin dall’inizio e che vogliamo proseguire.”

 

Ulteriori info anche su : www.regione.marche.it/ContemporaneaMarche

IL  RAPPORTO SYMBOLA “ IO SONO CULTURA” PRESENTATO OGGI A ROMA

 

LE MARCHE PRIMA REGIONE IN ITALIA PER SPESA TURISTICO-CULTURALE E SECONDA PER QUOTA DI VALORE AGGIUNTO DELLA CULTURA SULL’ECONOMIA REGIONALE 

 

“ E’ motivo di grande soddisfazione, all’indomani dell’approvazione della manovra di variazione di Bilancio che assegna alla Cultura circa il 3% – con 7 milioni di euro e fa posizionare la nostra regione tra quelle italiane che spendono di più in Cultura- constatare che oggi il Rapporto Symbola “ Io sono Cultura” conferma le Marche come prima regione per spesa turistico-culturale e le province marchigiane in alto nella classifica di incidenza delle attività culturali nella ricchezza prodotta. E che, inoltre,restiamo sopra la media nazionale (anzi contiamo punti in più) per livelli occupazionali nel settore delle imprese creative e turistiche.”  E’ il primo commento dell’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni alla notizia della presentazione oggi a Roma del Rapporto Symbola che annualmente  quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale.

“ I  dati illustrati ci confortano nel proseguire un impegno che la giunta regionale si era presa dall’insediamento  – aggiunge Pieroni –  una scelta precisa di investimento economico e sociale considerare la cultura e il turismo culturale assi strategici attorno ai quali ruota e si rilancia lo sviluppo economico e l’incremento occupazionale. E ritenere la cultura e con essa la qualità, la bellezza, la capacità di innovazione tutelando nel contempo  la tradizione e il patrimonio storico-ambientale,  effetti moltiplicatori della ricchezza, intesa in senso lato.  Ricchezza cioè che significa non solo produzione di reddito, ma stile di vita e benessere.  Abbiamo creduto fortemente  su questo settore come terzo motore di sviluppo e oggi  le Marche lo stanno “accendendo”  e stanno soprattutto comprendendo che fare sistema e reputare la Cultura elemento trasversale e coagulante di diverse energie sta già funzionando”

Le Marche, infatti, secondo il Rapporto, sono la prima regione italiana per incidenza della spesa turistica culturale sul totale della spesa turistica attivata dal suo territorio. Hanno cioè puntato di più rispetto ad altre sulle industrie culturali e creative e più si sono  specializzate per valore aggiunto e occupazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo: nel 2015 sia per valore aggiunto (2,2 miliardi di euro, 6,2% di incidenza sul totale dell’economia regionale contro una media nazionale del 6,1%), che per occupazione (42,2 mila unità, 6,6% di incidenza sul totale della locale economia contro il 6,1% italiano), la regione si colloca sempre al di sopra della media nazionale. Questa, inoltre, è una delle aree del Paese per le quali le industrie culturali e creative sono in maggiore ascesa. Le Marche sono al secondo posto in Italia, dietro alla piccola Valle d’Aosta, per crescita della quota del valore aggiunto legato alla cultura sul totale dell’economia regionale: rispetto al 2011 il peso del settore è infatti aumentato nel suo apporto al reddito prodotto di ben 0,45 punti percentuali. Nel caso dell’occupazione l’incidenza nel periodo è cresciuta di 0,26 punti. La crescita di peso del settore nel periodo 2011/2015 è dovuta soprattutto alla componente più direttamente legata alle attività culturali e creative. La crescita di incidenza del cuore del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sul totale dell’economia regionale, infatti, conferma le Marche al secondo posto in Italia sia per il valore aggiunto (+0,34 punti percentuali) che nell’occupazione (+0,25 punti percentuali). E a beneficiare di queste dinamiche è soprattutto il turismo: con 974,1 milioni di euro di spesa attivata, le Marche si confermano la prima regione per incidenza della spesa turistica culturale sul totale della spesa turistica attivata dal questo territorio (51,3%). “L’effetto moltiplicatore della cultura sul resto dell’economia  nelle Marche  – sottolinea il Rapporto –  è assolutamente allineato a quanto avviene a livello regionale: per ogni euro prodotto dal Sistema Produttivo Culturale e Creativo se ne attivano altri 1,8 nel resto dell’economia. I 2,2 miliardi di valore aggiunto generati in regione dal SPCC, quindi, ne stimolano altri 3,9, per arrivare a 6,1 miliardi prodotti dall’intera filiera cultura, equivalenti al 17% del valore aggiunto regionale.”  Inoltre, Macerata è terza per crescita di incidenza di queste attività sul totale del valore aggiunto provinciale e Ancona è l’ottava provincia italiana per valore aggiunto generato dal sistema produttivo culturale e creativo. Da segnalare anche la performance della provincia di Pesaro e Urbino, sedicesima per ricchezza e occupazione  dovute al Sistema Produttivo Culturale e Creativo.

 

CACCIA SELETTIVA AGLI UNGULATI, UN  PRIMO RISULTATO PER LA RIORGANIZZAZIONE

 

Moreno Pieroni: “ Unico disciplinare venatorio per dare regole certe e omogenee su tutto il territorio regionale”

 

La cosiddetta Legge Delrio sul riordino delle Province e delle relative funzioni amministrative ha riguardato molti settori tra i quali anche la caccia e la pesca sportiva nelle acque interne. “Si doveva gestire – ha spiegato l’assessore regionale alla Caccia, Moreno Pieroni – una fase  difficile di riorganizzazione su materie storicamente di competenza delle Province che presupponeva  procedimenti  complessi  di raccordo e riordino in diversi ambiti. Un impegno notevole, quindi,  al quale la Regione ha lavorato con impegno ottenendo un primo importante risultato nel comparto Caccia:  l’adozione in tempi rapidi di un unico disciplinare venatorio per  il prelievo del cinghiale in forma selettiva, un atto cioè che è in grado di dare regole certe, condivise ed omogenee per tutto il territorio regionale.”  In tal senso,  la recente approvazione del provvedimento  con il quale la giunta regionale ha stabilito e autorizzato i piani di gestione del cinghiale presentati dagli Ambiti Territoriali di Caccia,  subito dopo aver definito il calendario regionale per il prelievo selettivo degli ungulati.  Il disciplinare segue una filiera procedimentale che  mira ad assicurare una efficace gestione delle popolazioni selvatiche e,  al contempo, regola interventi diretti anche alla salvaguardia delle produzioni agricole.

“Si tratta quindi di un risultato soddisfacente – conclude Pieroni – che ha consentito per la prima volta di dare risposte certe . Una modalità di operare che sarà replicata anche per l’autorizzazione degli appostamenti fissi, la gestione dei cervidi e tutte le altre funzioni esercitate precedentemente dalle Province oggi di competenza regionale.”

 

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