Giovane ricercatrice Unicam tra le 5 vincitrici del Premio L’Oreal Italia-Uesco “Per le Donne e la Scienza”

Giovane ricercatrice Unicam tra le 5 vincitrici del Premio L’Oreal Italia-Uesco “Per le Donne e la Scienza”

 

Camerino, 13 giugno 2016 – Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, 33 anni, laureata Unicam in Farmacia nel 2008 e Dottore di Ricerca in Scienze Farmaceutiche sempre presso il nostro Ateneo, è una delle cinque vincitrici dell’edizione 2016 del prestigioso Premio nazionale L’Oréal Italia – UNESCO “Per le Donne e la Scienza”, promosso da L’OREAL Italia in collaborazione con la Commissione Nazionale per l’UNESCO e giunto quest’anno alla quattordicesima edizione.

 

La sua attività di ricerca è stata sempre incentrata su disordini alimentari e obesità e in particolare per questo Premio ha presentato un progetto per un nuovo approccio farmacologico per il trattamento dell’obesità e dei disturbi alimentari correlati con gli episodi di binge eating, progetto che sarà coordinato dalla dott.ssa Micioni proprio grazie al finanziamento ottenuto dal Premio L’Oreal.

 

“Siamo davvero molto orgogliosi – ha dichiarato il Rettore Unicam prof. Flavio Corradini – che ancora una volta una giovane ricercatrice del nostro Ateneo sia risultata vincitrice di un premio così prestigioso, che conferma la qualità della ricerca Unicam. A nome dell’intera comunità scientifica di Unicam vorrei inoltre complimentarmi con L’Oreal per l’impegno profuso nel sostenere il progresso scientifico e la promozione della ricerca al femminile”.

 

Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, un momento della cerimonia
Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, un momento della cerimonia

“E’ per me un onore – ha dichiarato la dott.ssa Micioni – essere tra le giovani ricercatrici vincitrici del Premio L’Oreal per le Donne e la Scienza, che mi consentirà di approfondire un aspetto particolare della mia ricerca qui all’Università di Camerino”.

Molti disturbi alimentari, come la bulimia, sono caratterizzati da fenomeni di binge eating ossia grandi abbuffate in cui si consumano compulsivamente enormi quantità di cibo, ma le cause dei disturbi alimentari e di fenomeni come questo non sono ancora chiare, e per questo le strategie terapeutiche oggi sono ancora estremamente limitate.

“Di recente, grazie a un modello animale sviluppato dal team di ricerca coordinato dal prof. Carlo Cifani dell’Università di Camerino – ha affermato la dott.ssa Micioni – si è dimostrato che i recettori di un neurotrasmettitore, l’adenosina, potrebbero rappresentare un potenziale target per farmaci in grado di controllare l’assunzione smodata di cibo. Per questo, il mio progetto di ricerca punta a verificare il ruolo svolto dal sistema cerebrale dell’adenosina nello sviluppo dei comportamenti alimentari compulsivi”.

 

Alla cerimonia di premiazione dell’iniziativa, che si è tenuta oggi a Milano, ha preso parte anche il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Con questa edizione salgono a 70 le giovani scienziate premiate nel corso di questi anni, 70 giovani donne che, grazie a questa borsa di studio, potranno beneficiare di un sostegno concreto in più per proseguire con il loro percorso di ricerca, consolidare la loro carriera e giungere a nuove scoperte.

Come di consueto, una prestigiosa giuria presieduta dal Professor Umberto Veronesi ha selezionato le cinque candidate più meritevoli alle quali viene conferita la borsa di studio il cui valore quest’anno è di 20.000 euro ciascuna.

Nel corso della cerimonia, attraverso emozionanti contributi video, la platea ha potuto vedere le ricercatrici raccontare con le loro parole la loro attività quotidiana, le persone che ne che fanno parte, la loro vocazione per la ricerca scientifica.

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