Bora: “Ricerca e innovazione”. L’assessora a Bruxelles per l’inaugurazione dell’Ufficio macroregionale
Ancona, 2016-06-14 – La Giunta regionale ha destinato altri 9,424 milioni di euro per sostenere la ricerca, lo sviluppo e la competitività del sistema manifatturiero marchigiano. Vanno ad aggiungersi ai 10 milioni di euro assegnati lo scorso mese di dicembre con le risorse del Programma Operativo Fesr Marche 2014-2020. Un’Azione del Programma (la 1.1.1) promuove la “specializzazione intelligente” attraverso investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo capaci di offrire un vantaggio competitivo e durevole al sistema economico marchigiano. Vengono valorizzate le competenze e le conoscenze presenti sul territorio, rafforzando la collaborazione e la sinergia tra imprese e organismi di ricerca, per favorire il trasferimento delle tecnologie nei processi produttivi. In questo modo viene anche potenziata la qualificazione professionale e l’assorbimento, nelle imprese, di ricercatori, giovani laureati o diplomati e apprendisti di alta formazione. Possono beneficiare dei contributi Por Fesr le imprese (micro, piccole, medie e grandi) e gli organismi di ricerca, in forma singola o associata (almeno tre imprese e un organismo di ricerca). Gli investimenti devono essere realizzati e localizzati nelle Marche. Riguardano gli ambiti tecnologici della domotica, meccatronica (integrazione tra meccanica, elettronica, informatica) e della manifattura sostenibile. Le Marche risultano la prima Regione (e tra le prime cinque in Europa) a essersi dotata di una “Strategia per la smart specialisation” nel periodo di programmazione 2014-2020.
Il punto è stato fatto, oggi, nel corso di una conferenza stampa, dall’assessora alle Politiche Comunitarie, Manuela Bora, alla quale hanno partecipato le associazioni produttive e alcuni imprenditori finanziati. Tecnicamente la Giunta regionale ha proceduto allo scorrimento della graduatoria esistente, piuttosto che indire un nuovo bando: “Abbiamo ritenuto opportuno valorizzare i progetti che erano già pervenuti, per fare modo che possano partire il prima possibile”, ha spiegato l’assessora. Una scelta che consente di finanziare altre 37 aziende e 10 organismi di ricerca, oltre che ultimare l’erogazione dei contributi alle imprese della prima graduatoria. Complessivamente, con i 19,424 milioni assegnati, sono stati finanziati 32 progetti (sui 64 ammissibili, rispetto ai 168 pervenuti, pari al 50% delle idee progettuali approvate), sostenute 85 imprese e 21 organizzazioni di ricerca, impiegati 269 giovani altamente specializzati per i quali si può aprire una prospettiva di lavoro a tempo indeterminato. “Puntare sull’innovazione – ha detto la Bora – è la scelta giusta per far compiere il salto di qualità alle nostre piccole e medie imprese, in una logica di filiera che le veda collaborare con le università e i centri di ricerca. Insieme all’innovazione, vanno giocate le carte dell’internazionalizzazione e di un efficiente sistema di accesso al credito su cui stiamo lavorando attraverso la realizzazione del Confidi unico: credo che questi tre pilastri siano le giuste condizioni da cui ripartire per favorire lo sviluppo economico della nostra regione”. L’assessora ha anticipato che parteciperà, insieme al presidenti Ceriscioli, Rossi e Marini, all’inaugurazione dell’ufficio unico di rappresentanza delle Regioni Marche, Toscana e Umbria a Bruxelles: “Una struttura di servizio macroregionale che rafforziamo per aiutare le imprese a intercettare le risorse dirette che l’Unione europea mette a disposizione del sistema produttivo locale”. Paola Bichisecchi (direttore generale Confindustria Marche) ha sottolineato come la filiera sia un elemento strategico per il rilancio della nostra competitività: “Ringraziamo la Regione perché ha dato un segnale tangibile per rafforzare la competitività dei territori, raddoppiando la dotazione dei bandi per la ricerca”. Apprezzamenti sono venuti anche dalla Cna Marche (Stefano Sallei: “È la prima volta che la Regione riesce a mettere assieme le piccole medie imprese e l’Università”) e dall’imprenditore ascolano Marco De Carolis (“Oggi c’è una Regione attenta alle nuove tecnologie, che permette di fare conoscere nel mondo le nostre produzioni”).