Il Toro vince la corrida… l’orso ricercato come un criminale… e il lupo è cattivo

Il Toro vince la corrida… l’orso ricercato come un criminale… e il lupo è cattivo

 

di Raffaella Milandri 

 

 

San Benedetto del Tronto, 2016-07-10 – La notizia del giorno è che ieri a Madrid un toro ha vinto la corrida. Incredibilmente, per la prima volta in 31 anni, dopo decine di migliaia di corride disputate in Spagna e Portogallo dal 1985, un toro ha “vinto” . Sono stata alla corrida una sola volta, più di dieci anni fa, a Barcellona, e sì, feci il tifo per il toro, pur sapendo che avrebbe perso, pronta all’ineluttabile e colma di tristezza per il povero animale, condannato alla morte senza alcuna possibilità. Ma il toro che ha vinto a Madrid ha perso comunque: deve morire, deve essere soppresso. Ingiustamente, perchè in teoria aveva vinto. Certo, oggi mi dispiace per il giovane torero Victorio Barro, che ha perso la vita.

Ma è ora per noi di fare importanti riflessioni e fare scelte fondamentali.

Noi umani continuiamo a decidere della vita degli animali, e non parlo di mettere il cappottino a Fido, il campanellino a Fuffi, o di sterilizzare Birillo-scelta questa ultima un pochino cruenta: sono animali da compagnia, amici di famiglia, per i quali siamo disposti a tutto. Il 2016 già ci racconta di un giovane investito dal treno a Bellaria per salvare il suo cane; di un giovane precipitato nel canalone per salvare il suo cane; un medico annegato per cercare di tirare il suo cane fuori dal fiume Mincio; una giovane mamma travolta in tangenziale per salvare il suo cucciolo….e d’altro canto sono tante le storie di cani eroi che salvano i padroni, come la storia di Jacky, un bastardino che in India, il mese scorso, è morto per difendere il suo padrone addirittura da una tigre.

Se parliamo degli animali “selvaggi” che si trovano negli zoo, certo, noi umani abbiamo deciso di “proteggerli” dall’estinzione: essi non hanno scelta, vengono esibiti come perenni fenomeni da baraccone. Nel mondo esistono oltre 2.000 zoo. In Ohio, un bimbo cade nella gabbia del gorilla: subito Harambe, il gorilla, viene ucciso per proteggere il piccolo umano; in Cina, un ragazzo viene ucciso dal tricheco con cui cercava di farsi un selfie, e il tricheco viene soppresso; e via via, le cronache sono piene di incidenti negli zoo dove animali di specie protette- anaconda, orsi, leoni, tigri etc etc- vengono uccisi perchè hanno “osato” attaccare un essere umano, peraltro per colpa di altri umani, quelli che li accudiscono e li tengono prigionieri. Ogni tanto anche gli animali nei circhi fanno le bizze e uccidono i domatori, o scappano dalle gabbie seminando terrore: la fine è sempre le stessa, vanno uccisi. Quindi riepiloghiamo: noi esseri umani mettiamo gli animali “selvaggi” in gabbia, negli zoo e nei circhi, spesso li seviziamo, li ammaestriamo, sono sotto la nostra responsabilità, e se non obbediscono, se si ribellano, li uccidiamo. Noi esseri umani andiamo a caccia di animali “selvaggi” nelle riserve naturali africane e di altri paesi, paghiamo un sacco di soldi e li uccidiamo, esibendoli come trofei. Noi umani, quando lanciamo l’allarme per una specie “selvaggia” in via di estinzione, come i lupi o gli orsi ad esempio, cerchiamo di proteggerli, ma se poi diventano un pochino troppo numerosi, e se poi ci rubano le galline o ci danneggiano il raccolto, allora torniamo ad ucciderli. O ad avvelenarli http://www.corriere.it/animali/14_settembre_19/orso-ucciso-fucilata-abruzzo-indagato-operaio-57-anni-4f295172-3fe4-11e4-a191-c743378ace99.shtml?zanpid=2187221322634294272 ; http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/lupo-ucciso-avvelenato-forestale-1.1944184 . Se poi, un animale che vive libero in una riserva o in un parco si ” comporta male”, come il grizzly del parco Glacier in Montana che ha attaccato un ciclista, viene ricercato come un criminale, per essere soppresso . Tutto ciò accade perchè l’uomo, con la smania di controllare gli animali, non è in grado di vivere in armonia con la natura e di rispettarla. Chiudiamo tutti gli zoo, togliamo tutti gli animali dai circhi, sorvegliamo meglio i parchi naturali per dare sicurezza ad animali e visitatori, e proteggiamo meglio le nostre galline, per favore!

 

Biografia di Raffaella Milandri 

Raffaella MilandriScrittrice, fotografa umanitaria e viaggiatrice in solitaria . Attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, è membro adottivo della tribù Crow, in Montana. Presidente della Omnibus Omnes Onlus. Titolare alla Europrinters Consulting. Membro del Lions Club Ascoli Host. Redattore a Il Mascalzone. Attualmente iscritta alla Facoltà di Scienze Sociali alla Unicam di Camerino.

Dice Raffaella Milandri : “Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l’animo dei popoli”. Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Dice di sè: “Amo le persone semplici, e sono fiera di essere una di loro”.

La Milandri si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, intesi come strumento di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, attraverso campagne di informazione, appelli, petizioni e conferenze, e diffondendo filmati, libri e interviste su media e social network. Varie le partecipazioni televisive e radiofoniche in Italia, numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste. I suoi viaggi in diretta su Facebook sono un evento mediatico molto seguito. Il gruppo Tabula Osca ha dedicato un pezzo al suo impegno umanitario https://youtu.be/18ePxizn7ug . Una sua intervista sui popoli indigeni è stata pubblicata sul sito dell’ONU http://www.unric.org/it/attualita/30454-raffaella-milandri-la-situazione-dei-popoli-indigeni-oggi .

Tra le mete dei suoi viaggi, ricordiamo la Papua Nuova Guinea, l’Alaska, il deserto del Kalahari,

il Tibet, il Kimberly in Australia. Tra i Popoli Indigeni oggetto delle sue campagne per i diritti umani, i Nativi Americani, i Pigmei, i Boscimani, gli Adivasi dell’Orissa.

Libri pubblicati

Io e i Pigmei.Cronache di una donna nella Foresta, Polaris 2011.

Booktrailer https://youtu.be/5sHZgaTRPOY

La mia Tribù.Storie autentiche di Indiani d’America, Polaris 2013.

Booktrailer https://youtu.be/5xtIuTYxCWA

In India. Cronache per veri viaggiatori, Ponte Sisto 2014.

Booktrailer https://youtu.be/KH3J-NNJRXY

 

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