dalla Regione Marche

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2016-08-02

 

GLI ASSESSORI PIERONI E SCIAPICHETTI ALLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA XIV EDIZIONE DEL MONTELAGO CELTIC FESTIVAL

 

Oggi in Regione Moreno Pieroni, assessore alla Cultura e al Turismo e Angelo Sciapichetti, assessore all’Ambiente, hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione della XIV edizione del Montelago Celtic Festival, in programma il 4, 5 e 6 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti (Mc), nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano. Presente, per Arte Nomade, promotrice dell’evento, Michele Serafini. “L’evento – ha detto Pieroni – come ogni anno, coniuga tre aspetti: culturale, turistico e ambientale. Edizione dopo edizione, si è consolidata un’eccellenza che attira una grande affluenza di pubblico, da tutt’Italia e da diversi paesi europei. Elevata è la qualità delle tante iniziative culturali previste durante la tre giorni. Compatibilmente con i vincoli finanziari con cui ci confrontiamo, sosteniamo con convinzione iniziative dalla valenza trasversale come questa”. Musica, arrivi da tutta Europa – l’anno scorso consolidate le 20 mila presenze – cultura, tradizioni, storia, ambiente e sport, il tutto in uno scenario suggestivo. “Il Festival – ha detto Sciapichetti – ha assunto una notevole importanza per l’entroterra maceratese e concorre a valorizzare un’area dal rilevante pregio ambientale e paesaggistico, che la recente apertura della statale 77 contribuisce a rendere maggiormente fruibile. Diamo atto agli organizzatori dell’originalità dell’idea che ha fatto di questo appuntamento un’eccellenza nel panorama non solo nazionale, facendone una vetrina promozionale per tutte le Marche”. Al Festival, sostenuto dalla Regione Marche, partecipano non solo gli appassionati della musica e delle tradizioni celtiche, ma anche i turisti della montagna, i motociclisti in tour per l’Italia, famiglie con bambini, campeggiatori e amanti della vacanza alternativa. “Diamo grande importanza all’aspetto ambientale – ha detto Serafini – distribuiamo infatti all’ingresso kit per la raccolta differenziata e lavoriamo assieme alle pro loco dei paesi limitrofi per acquisti esclusivamente biodegradabili. Collaboriamo con Legambiente e Cosmari e un grande contributo ci viene dal volontariato, alcuni arrivano perfino dalla Finlandia. Dopo due giorni dal termine del Festival non sembra che nella zona ci sia stato un evento con decine di migliaia di partecipanti”.

Nel programma musicale spiccano Davy Spillane, numero uno al mondo della cornamusa irlandese e la world music dei Kíla, artisti-maestri che hanno rivoluzionato la storia della musica celtica. Alcuni numeri di questa edizione: 20 band provenienti da tutto il mondo, 26 concerti ufficiali, tre palchi. A Montelago non mancheranno il fantasy delle lezioni/spettacolo, approfondimenti storico-culturali, stage, laboratori artigianali, rievocazione, sport, giochi. Montelago Celtic Festival è un evento firmato Arte Nomade e organizzato in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Macerata, Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari, Protezione Civile della Regione Marche, Università di Macerata, e con il patrocino di Ambasciata d’Irlanda in Italia, Federazione Italiana Rugby e Legambiente. Info: www.montelagocelticfestival.it

Conferenza stampa per presentare la XIV edizione del Montelago Celtic Festival –la Festa fantastica della Terra di Mezzo, in programma il 4, 5 e 6 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti (Mc), nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano.

Presente Moreno Pieroni, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Marche e  Angelo Sciapichetti, assessore alla Protezione civile della Regione Marche.

 

 

“Interventi a favore dei marchigiani all’estero”, modificata la legge dopo vent’anni:

semplificazione e ammodernamento per una maggiore efficacia dei provvedimenti 

Ammodernamento e semplificazione. Sono queste le due direttrici, a quasi vent’anni dall’entrata in vigore, che ispirano le modifiche alla legge regionale n. 39 del 1997 “Interventi a favore dei marchigiani all’estero” approvate oggi dal Consiglio Regionale.  “Modifiche rese necessarie – ha commentato l’assessore regionale, Moreno Pieroni – per semplificare il dettato alla luce delle esperienze attuative, di nuovi strumenti a disposizione per dare maggiore efficacia ai provvedimenti previsti dalla legge stessa e mantenere contatti più frequenti e più stretti con i marchigiani al’estero. Soprattutto gli adeguamenti introdotti riguardano la Programmazione degli interventi; il Consiglio dei marchigiani all’estero e Comitato esecutivo; le Associazioni e Federazioni dei marchigiani all’estero e loro attività; le Associazioni “Club Amici delle Marche”.

La Programmazione avrà durata quinquennale e sarà affiancata da Piani annuali che andranno a definire le azioni e i progetti che saranno attuati con le risorse stanziate per la legge (per il 2016 sono a disposizione  50 mila euro). Il Consiglio dei marchigiani all’estero, vedrà una composizione numerica e geografica stabilita dalla Giunta Regionale sulla base delle risultanze del censimento effettuato. “ In questo modo – prosegue Pieroni – si realizzerà una più rispondente rappresentatività delle associazioni e federazioni all’interno del Consiglio, anche in considerazione dei cambiamenti dentro la compagine associativa. Molte associazioni, infatti, nel corso degli anni si sono accorpate o non sono più attive a differenza di molte altre che stanno nascendo ad esempio negli Stati Uniti, nella Repubblica Ceca ed in Inghilterra.” Sempre in riferimento al Consiglio una novità importante riguarda la possibilità di effettuare la seduta in via telematica o con altre modalità di consultazione a distanza anche per evitare il rimborso delle spese di viaggio ai consiglieri, nell’ottica del risparmio della spesa pubblica. Anche per il comitato esecutivo formato da 9 membri sarà la Giunta Regionale a stabilirne la rappresentatività in modo tale da coprire tutti i continenti dove sono presenti le associazioni dei marchigiani all’estero.

Per quanto riguarda l’associazionismo, viene abbassata la soglia minima dei membri di origine marchigiana necessari per il riconoscimento delle Associazioni all’estero e per la loro iscrizione all’albo regionale, da 50 a 20 membri.  “ Una scelta – spiega Pieroni-  dettata dal fatto che molti giovani in questi anni si sono trasferiti all’estero per motivi lavorativi e se si vuole favorire l’associazionismo, in paesi che tradizionalmente non sono stati toccati dall’emigrazione storica  del secolo scorso, è opportuno creare le condizioni favorevoli e agevolare questo percorso abbassando una soglia che risultava troppo alta e quindi di ostacolo allo sviluppo dell’associazionismo.” Inoltre al fine di ampliare le potenziali attività delle associazioni e federazioni, è stato aggiunto il comma che prevede la possibilità di svolgere conferenze, forum economici, iniziative e interscambi anche commerciali tra imprenditori marchigiani ed imprenditori marchigiani residenti nei paesi esteri, per favorire processi di internazionalizzazione soprattutto rivolti alla PMI marchigiane. Tale modifica consentirà di allineare la programmazione e la progettazione dei settori interessati (internazionalizzazione e turismo) che anche dal punto di vista organizzativo sono collocati in un unico Servizio regionale.

 

L’ultima modifica riguarda la promozione della rete “Club Amici delle Marche”.  La ratio del riconoscimento di tali associazioni riguarda non tanto il vincolo di residenza o discendenza dei componenti di origine marchigiana, ma il legame esistente tra alcune città estere e alcune città marchigiane sulla base di accordi di gemellaggio, patti di amicizia o di rapporti dal punto di vista turistico e culturale. Molti cittadini stranieri infatti sono legati alle Marche da rapporti decennali (basti pensare ai numerosi gemellaggi, 173 in totale ). “ Possono diventare dei preziosi testimonial – ha concluso Pieroni – cioè da cassa di risonanza per le molte iniziative promozionali culturali e turistiche organizzate dalla Regione,attraverso la creazione di associazioni che potranno annoverare tra gli iscritti anche solo cittadini stranieri.”

 

GIGANTI DELLO SPORT E GIOCHI DIDATTICI SOSTENGONO L’OSPEDALE PEDIATRICO SALESI

 

La A.S. Volley Lube, la Consultinvest e l’azienda Clementoni insieme per il Salesi. Il progetto è stato presentato questa mattina dal presidente della regione Marche Luca Ceriscioli: “da quest’anno le maglie che indosseranno i campioni del basket e del volley che porteranno in giro per l’Italia e l’Europa avranno il logo della fondazione Salesi”. “Perché l’attenzione e la vicinanza della Regione – aggiunge il presidente – verso famiglie e bambini che ne hanno più bisogno è costante e si attiva anche attraverso iniziative come questa che, donando visibilità alla struttura, concorrono a rafforzarla per il bene più prezioso che è la salute dei bambini. Per la nuova casa dell’Ospedale pediatrico la Regione ha stanziato 50 milioni di euro, crescita accompagnata dalla visibilità accesa da questo progetto che esalta la qualità e i servizi della struttura, eccellenza e risorsa per le Marche”. 

Ad oggi, sono 11 mila i ricoveri ordinari e 22 mila e 500 gli accessi al pronto soccorso dell’’Ospedaletto dei bambini’ come è stata definita la struttura pediatrica nata nei primi del ‘900 e divenuta di riferimento non solo per le Marche ma per altre cinque Regioni limitrofe. 

Storicamente  il Salesi è una grande realtà assistenziale, di alta specializzazione per la cura del bambino e delle mamme. Il futuro è consolidare questa storia e rilanciare l’immagine di eccellenza sanitaria anche attraverso emblematiche collaborazioni come quella di oggi che la rivitalizzano – ha specificato il presidente della Fondazione Michele Caporossi. – Il nuovo ospedale collocato nell’area specifica di Torrette, avrà 119 posti letto, sarà organizzato seconde le tecniche più moderne, articolato sulla base delle diverse intensità di cura, non per singoli reparti ma a seconda del livello assistenziale che i bambini devono avere. Sarà attrezzato per accogliere un ampio bacino di utenza, avrà la capacità di raggiungere 3000 parti e percorsi protetti per patologie neonatali. Al piano zero, poi, sorgerà poi il nuovo e più ampio reparto di oncoematologia pediatrica”. 

Per presentare il progetto sono intervenuti il presidente della Consultinvest Basket Pesaro, Ario Costa, l’amministratore delegato e vicepresidente AS Volley Lube, Albino Massaccesi e Pierpaolo Clementoni: insieme a rimarcare la bellezza dell’iniziativa che, nello straordinario connubio gioco-sport, sensibilizza e trasmette un messaggio di serenità ai bambini bisognosi di cure e alle loro famiglie. “Lo sport ha la grande forza di appassionare ragazzi e bambini, abbiamo il dovere di supportarli in una fase difficile per la loro vita” ha detto Ario Costa che ha aggiunto: ”Metteremo sulle maglie il logo del Salesi e attiveremo varie iniziative per promuovere al meglio questo messaggio positivo”. Collaborazione accolta con piacere dalla Lube che intende partecipare attivamente e farà entrare gli atleti nella struttura ospedaliera, “perché la pallavolo è uno sport che coinvolge molto le famiglie” ha detto Massaccesi. Consolida la partnership con il Salesi l’azienda Clementoni che, dona da tempo giochi ed ha attivato l’esperienza dell’operatore ludico, uno psicologo vicino ai bimbi nell’affrontare la vita dell’ospedale. “Ora realizzeremo un gadget ludico il cui ricavato andrà alla Fondazione Salesi” ha affermato Clementoni. 

sx Albino Massaccesi, Pierpaolo Clementoni, Luca Ceriscioli, Michele Caporossi, Ario Costa
sx Albino Massaccesi, Pierpaolo Clementoni, Luca Ceriscioli, Michele Caporossi, Ario Costa

 

Residenze protette per anziani: 629 posti letto in più

Ceriscioli: “Pari opportunità di assistenza su tutto il territorio regionale”

La Giunta regionale ha autorizzato l’assegnazione di 629 posti letto in più: 400 posti letto di residenza protetta anziani e 229 derivanti dalla riconversione di precedenti assegnazioni alle casi di riposo come “assistenza domiciliare integrata”.  La decisione assunta oggi, attesa sin dal 2014, si basa su criteri più aderenti al fabbisogno territoriale e verrà perfezionata a partire dal mese di settembre, con convenzionamento a decorrere dal primo agosto. La delibera prevede che per i 400 posti letto di residenza protetta sia convenzionato almeno il 60 per cento di quelli autorizzati e operativi in ogni struttura. Per effetto della delibera, salgono complessivamente a oltre 4.070 i posti letto di Residenza protetta per anziani nella Regione Marche che hanno una copertura sanitaria pubblica, con una percentuale complessiva che supera l’81%. “Questa scelta si basa sulla volontà di garantire una quota minima di finanziamento pubblico a ogni residenza operativa sul territorio regionale – spiega il presidente Luca Ceriscioli – e anche i successivi accreditamenti seguiranno questo criterio di riequilibrio territoriale, al fine di garantire pari opportunità di assistenza ai cittadini marchigiani”.

 

APPROVATI GLI INDIRIZZI PER L’AVVIO DELLA NUOVA MACCHINA ORGANIZZATIVA

– L’assessore Cesetti: “Riduzione dotazione organica della dirigenza e rotazione degli incarichi”

 

 

Revisione della struttura organizzativa della Giunta regionale, riduzione dei dirigenti, rotazione degli incarichi dirigenziali. Sono i principi cardine della delibera di riorganizzazione dell’assetto dell’ente approvata oggi dalla giunta su proposta dell’assessore al Personale Fabrizio Cesetti.

“L’obiettivo – spiega l’assessore Cesetti –  è definire un nuovo modello organizzativo delle strutture della Giunta in coerenza con le priorità dell’azione di governo definite nella programmazione 2015-2020 al fine di rendere la macchina amministrativa più snella, veloce e flessibile tagliando sprechi e doppioni e favorendo sinergie e collaborazioni. Oggi agiamo sulla macrostruttura, ossia sull’architettura di base dell’organizzazione composta dai contenitori portanti di responsabilità, funzioni ed attività. Seguiranno puntuali interventi organizzativi e formativi sulla microstruttura”.

In particolare per quanto riguarda la dotazione organica della dirigenza, i posti diminuiranno e saranno previsti in base al numero delle strutture definite dalla nuova organizzazione, eliminando i doppioni. Sul fronte della rotazione la Giunta ritiene che una opportuna flessibilità possa favorire il miglioramento professionale e di competenza della dirigenza e in prospettiva il miglioramento organizzativo. La rotazione coinvolgerà prima in maniera particolare i dirigenti apicali e nella fase post riorganizzazione si accentrerà sulle aree a rischio corruzione come misura di contrasto al fenomeno. Per la fase post organizzazione sono infatti fissati criteri fondamentali.

Nel corso della seduta, la Giunta ha deliberato anche di conferire all’architetto Nardo Goffi, dirigente a tempo indeterminato del Comune di Pesaro, previo provvedimento di comando, l’incarico di direzione della posizione di funzione Edilizia sanitaria e ospedaliera, nell’ambito dell’Agenzia regionale sanitaria con decorrenza dal 1° settembre.

 

 

Nuovo Piano telematico regionale, al via la prima fase di attuazione:

Entro il 2018, la banda ultra larga nei distretti produttivi e nelle aree rurali dei territori più svantaggiati.

Casini e Cesetti: “Colmare lo squilibrio infrastrutturale che penalizza le attività nell’entroterra”.

Richiederà una quota parte dei 105 milioni di euro di risorse pubbliche previste per lo sviluppo delle reti di nuova generazione nel settennio di programmazione europea, l’investimento promosso dalla Regione Marche per diffondere la banda ultra larga nei distretti produttivi e nelle aree rurali entro il 2018. Il progetto rientra negli interventi previsti dal nuovo Piano telematico regionale, all’esame oggi dall’Assemblea legislativa, su proposta della Giunta regionale. L’obiettivo, in conformità con le indicazioni dell’Agenda digitale europea e delle previsioni del precedente Piano telematico 2008, è quello di arrivare, entro il 2020, alla copertura del 100 per cento della popolazione marchigiana con servizi a banda ultra larga di almeno 30 Mbps e dell’85 per cento con quelli da almeno 100 Mbps. “Il primo passaggio riguarderà le aree, per lo più interne, dove le infrastrutture di rete sono inesistenti e dove è necessario l’intervento pubblico per realizzarle”, spiega il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Anna Casini. Senza l’aiuto del pubblico, rimarca l’assessore all’Informatica, Fabrizio Cesetti, “l’operatore privato non sarebbe interessato a intervenire, vista lo scarso ritorno dell’investimento che, invece, è essenziale per sostenere il rilancio economico e sociale di un’ampia porzione del territorio nazionale e regionale”. Per consentire di raggiungere il primo obiettivo del nuovo Piano telematico entro il 2018, la Giunta regionale – nella seduta di lunedì 1 agosto – ha approvato lo schema di Accordo con il ministero dello Sviluppo economico e le convezioni operative per utilizzare le risorse nazionali assegnate alle Marche con il Fondo di sviluppo e coesione 2014/2020. Sono circa 72 milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli 11,5 milioni della nuova programmazione del Por Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) e ai 21,5 del Programma di sviluppo rurale (Psr Feasr 2014/2020) stanziati dalla Regione fino al 2020. “Complessivamente sono 105,47 milioni che mettiamo in gioco per investire nello sviluppo delle reti di nuova generazione, partendo dalle realtà territoriali e produttive meno servite – continua Cesetti – La scelta che abbiamo operato privilegia la strategia regionale nel coordinamento di tutte le risorse comunitarie, nazionali e regionali disponibili. In questo modo sarà possibile delineare scenari interessanti, sul fronte dello sviluppo socioeconomico, per l’intero territorio marchigiano, soprattutto le aree interne, spesso in sofferenza per isolamento e deficit strutturale. Le Marche intendono perseguire una strategia che si adatti alla specificità del proprio territorio. Riteniamo che lo sviluppo delle reti a banda larga e ultra larga debba essere supportato e indirizzato per migliorare l’equilibrio tra la copertura delle aree residenziali e quelle industriali, attualmente sbilanciato a favore delle prime, estendendo le infrastrutture a banda ultra larga con particolare attenzione alle aree produttive, interne e rurali. Importante non sarà solo lo sviluppo delle reti, ma lo stimolo della domanda dei servizi digitali avanzati che si può suscitare solo con la velocità delle connessioni”. Concetto sottolineato dalla vicepresidente Casini: “Portare la connettività nelle zone rurali, consente di garantire servizi adeguati al sostegno dell’agricoltura che già oggi si avvale di tecnologie informatiche nella gestione aziendale e che lo sarà di più nei prossimi anni. Basti pensare ai software dedicati all’azienda agricola, utilizzati per la gestione delle tecniche colturali, la consultazione dei prontuari, la contabilità, la salvaguardia ambientale. Portare la rete nelle zone agricole significa investire sull’attrattività del settore primario e sui giovani che vogliono continuare a praticare questa attività economica”.

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