H. H. LIM, “Silenzio ma non troppo”

H. H. LIM, “Silenzio ma non troppo”


In mostra alla Gabamc fino al 15 settembre

 

 

 

Macerata – Un anno straordinario per l’arte contemporanea a Macerata. La Gabamc, la galleria dell’Accademia di Belle Arti, dopo pochi mesi dall’apertura ha già registrato presenze e ospiti che l’hanno resa uno dei punti di riferimento per gli appassionati della provincia e non solo. Mentre Macerata è nel pieno della stagione turistica l’ultima esposizione programmata, quella dell’artista internazionale H.H.Lim, continua ad accogliere curiosi, studenti e amanti di quelle provocazioni che solo l’arte sa regalare. La mostra dal titolo emblematico “Silenzio, ma non troppo”, richiamo a un’arte che osserva attentamente la realtà per restituire i battiti irregolari del vivere contemporaneo, resterà aperta al pubblico fino al 15 settembre. L’ingresso è libero e chi fa visita agli spazi della galleria in piazza Vittorio Veneto potrà partecipare attivamente alla creazione artistica di H.H.Lim che per la mostra maceratese ha voluto regalare tre opere interattive. Tre lavagne bianche con altrettanti suggerimenti – “ridare la vista ai ciechi”, “ridare l’udito ai sordi” e “ridare la voce ai muti” – che hanno lasciato libero il pubblico di interpretarli con segni, disegni e tracce del proprio passaggio. In mostra anche i simboli dell’artista, le valigie e le sedie, un ossimoro visivo dell’uomo nomade sempre alla ricerca di nuove mete e dell’uomo riflessivo che trova nella stasi il punto migliore di contemplazione. Al centro, il linguaggio che nella moderna Babilonia diventa il campo di ricerca più ricco di stimoli per H.H.Lim: da quello stilizzato dell’uomo primitivo che incide sulla pietra a quello articolato delle parole che, passando per le mani dell’artista, diventano forme e colori per restituire un linguaggio visivo attuale e universale.  «Numerosi visitatori alla mostra H.H.Lim  – dice la direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata Paola Taddei – che hanno lasciato una traccia, un segno del loro passaggio sulle tre lavagne, all’inaugurazione bianche, ora completamente ricoperte di emozioni espresse dagli avventori. Anche le sedie che convivono nello stesso spazio sono oggetto di curiosità e sperimentazione. In generale tutte le opere in  mostra destano grande  interesse e inducono alla riflessione».

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