Medea, da Cherubini a Pasolini

Medea, da Cherubini a Pasolini

Lo spettacolo a favore del Partner Medici Senza Frontiere

 

Il Mediterraneo raccontato attraverso la tragedia di Medea, dall’opera musicale di Cherubini al film di Pier Paolo Pasolini con le scenografie di Dante Ferretti, nello spettacolo ideato da Francesco Micheli a favore della campagna Milioni di Passi di MSF dedicata alle persone in fuga.

Il soprano Alexandra Deshorties è Medea, al debutto in Italia, l’attore Cesare Bocci è Giasone

Marìa Pilar Pérez Aspa legge Euripide

Prima dello spettacolo degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei in collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT)

 

Macerata 8 agosto 2016 – È Medea a ispirare lo spettacolo che Francesco Micheli ha ideato quest’anno per raccontare il tema del Festival Mediterraneo e realizzato in partnership con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) in favore del partner benefico Medici senza Frontiere. L’atteso spettacolo, in scena in prima assoluta allo Sferisterio giovedì 11 agosto alle ore 21, guarda a uno dei personaggi più celebri e controversi della mitologia greca, e lo fa narrando il senso della migrazione, dei figli, dell’emarginazione, della diffidenza, del dolore, della morte e della rinascita.

Ad apertura della conferenza stampa di presentazione dello spettacolo, il sindaco Romano Carancini ha voluto sottolineare come “compito della cultura è far riflettere il pubblico; uno spettacolo come Medea che affronta apertamente la questione del Mediterraneo non lascerà indifferente gli spettatori”.

 

Il format, già sperimentato con successo da Micheli anche allo Sferisterio, è in grado di mettere in connessione simboli e significati in un percorso che dall’opera settecentesca di Cherubini arriva fino al film di Pier Paolo Pasolini, con le scene di Dante Ferretti, tra musica, canto e recitazione, squarci da Pasolini con estratti dal film. Sul palcoscenico: le scene ideate da Ferretti proiettate sullo sfondo del grande muro, gli abiti originali del film conservati dal Museo Tirelli e un campo di grano, mietuto dai contadini di Piediripa.

 

Micheli ha rimarcato come “l’opera è la madre di tutte le arti e con loro qui a Macerata dialoga continuamente in una dimensione quasi rinascimentale; arte e realtà sociale inoltre sono estremamente collegate, ne è un esempio la mietitura del campo di grano, simbolo di sradicamento ma anche di tradizione. Sarà una serata densa di significati, ricca ma accessibile”.

 

Nel ruolo di Medea c’è il soprano Alexandra Deshorties, rivelazione al Grand Théâtre de Genève come una delle principali interpreti dell’opera di Cherubini, alla sua prima apparizione in Italia. Il personaggio di Giasone è invece interpretato dall’attore Cesare Bocci, che calca il palcoscenico dello Sferisterio per la prima volta, insieme con l’attrice Marìa Pilar Pérez Aspa. L’esecuzione musicale è affidata all’Orchestra Regionale delle Marche diretta da Francesco Ivan Ciampa, a condurre lo spettacolo è Francesco Micheli.

 

Le due protagoniste dello spettacolo in conferenza stampa hanno ricordato come Medea sia un simbolo fondamentale di come possa reagire una persona strappata dalla propria terra. “È importante ribadire questi concetti, specie nell’area mediterranea che è stata la culla da cui è cresciuta buona parte della cultura occidentale. È necessario soffermarsi sul significato filosofico degli eventi storici per capirli ed evitare che determinate sofferenze possano presentarsi nuovamente”.

 

Medea diventa il totem della donna migrante con cui confrontarsi, tra sentimenti in contrasto, diffidenza, emarginazione. Dalla tragedia di Euripide la narrazione arriva fino a Medici Senza Frontiere, l’organizzazione medico-umanitaria indipendente impegnata in prima linea nel soccorso e nell’assistenza sanitaria delle popolazioni in fuga da guerre e povertà. Lo spettacolo, infatti, è anche un’importante occasione di solidarietà: parte del ricavato è favore di MSF e lo spettacolo è dedicato alla campagna Milioni di Passi che l’organizzazione umanitaria dedica a migranti, sfollati, rifugiati in tutto il mondo. A chi è costretto a fuggire in estenuanti viaggi via terra e via mare che dalla Siria portano in Grecia, poi lungo i Balcani, o nelle baracche fatiscenti dei campi profughi del Sud Sudan, dove centinaia di migliaia di persone sono sfollate e a causa delle violenze indiscriminate dovute al conflitto interno scoppiato due anni fa.

MSF sarà inoltre presente nel corso di tutta la manifestazione con i propri volontari che raccoglieranno le donazioni libere degli spettatori al termine di ogni spettacolo nell’Arena Sferisterio e nel Teatro Lauro Rossi.

 

La coordinatrice di MSF Annamaria Mandese ha ricordato come già dal 1975 Medici Senza Frontiere sia in prima linea per sostenere e curare i migranti: già ventitremila persone curate di cui molti affetti da traumi causati dal viaggio.

 

La serata è realizzata con il contributo di Eurosuole di Germano Ercoli, che conferma il proprio impegno nella veste di Charity Sponsor, e in collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini – partner del Macerata Opera Festival – che curerà l’”anteprima enogastronomica” dello spettacolo. A partire dalle 18.30 in piazza Mazzini, Imt propone infatti degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei realizzati dallo chef stellato Errico Recanati e gli chef siriani dell’Associazione Yalla Yalla per celebrare, in linea con il tema del Festival, il dialogo enogastronomico e culturale tra i popoli del Mediterraneo (costo delle degustazioni: € 10; € 8 se acquistato contestualmente al biglietto dello spettacolo).

 

Alberto Mazzoni, direttore IMT, ha spiegato come si declina lo street food in piazza Mazzini: “Due diverse culture culinarie si incontrano e si fondono attraverso due espressioni tipiche della cucina mediterranea, la polpetta e la melanzana. Due gazebo dove assaporare le ricette di Errico Recanati e degli chef siriani e un terzo gazebo dedicato al vino marchigiano”.

 

Prima dello spettacolo, alle 18.30 a Palazzo Buonaccorsi, saranno messi in vendita quattro bozzetti realizzati in esclusiva da Dante Ferretti per Medea. Tre opere di uno dei migliori scenografi italiani potranno essere acquistate a partire da giovedì 11 agosto, un’occasione ulteriore di donare per una giusta causa. Il ricavato è infatti interamente devoluto a Medici Senza Frontiere. L’apertura della vendita benefica sarà preceduta da un intervento di Andrea Rurale, direttore del Master MaMa dell’Università Bocconi, sul tema del mecenatismo culturale.

 

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita al prezzo di 42€, 32€, 22€. Per ogni biglietto acquistato 2€ sono devoluti a Medici Senza Frontiere. É possibile donare liberamente a Medici Senza Frontiere tutte le sere degli spettacoli allo Sferisterio attraverso gli operatori presenti alla postazione dedicate.

 

Ha concluso la conferenza stampa il Sovrintendente Luciano Messi invitando tutti a partecipare giovedì 11 agosto ad una serata ricca, carica di significato artistico e sociale.

 

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