Sono circa 100 gli iscritti e 30 gli uditori tra studenti, operatori e avvocati.
Macerata, 2016-09-21 – Circa 100 iscritti e 30 uditori tra studenti, operatori e avvocati: numeri record per la summer school sugli studi di genere organizzata dall’Università di Macerata, Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, che ha preso il via oggi pomeriggio in ateneo. Si tratta della seconda edizione di un corso gratuito che, dopo il tema sulle violenze contro le donne dello scorso anno, esplora, questa volta, le nuove frontiere della politica e del diritto relativamente alla questioni Lgbt. Diretta dalle docenti Ines Corti e Natascia Mattucci e realizzata in collaborazione con Soroptimist, Commissione regionale pari opportunità e Studio legale Mandrelli, la summer school prevede sei sezioni di lavori fino a sabato 24 settembre.
Per affrontare il tema, è stato adottato quell’approccio interdisciplinare che caratterizza scienze politiche con prevalenza dell’ottica giuridica. Come è stato detto durante la presentazione, il nostro Paese sta assistendo ad un cambiamento epocale per quanto riguarda la questione Lgbt che sta abbandonando la sfera del buglio, del privato, del mascheramento per approdate a a quella del pubblico, del dibattito, della politica e l’università non può sottrarsi al compito di costruire occasioni di approfondimento e riflessione scientificamente fondate. I moduli della scuola affronteranno, avvalendosi anche delle metodologie messe a fuoco dai gender studies in materia LGBT, la maternità surrogata, le unioni omosessuali, il transessualismo e l’intersessualità. La scuola intende adottare una metodologia interdisciplinare nell’analisi dei fenomeni in questioni cercando di “ampliare lo sguardo” e discutere di nuovi confini per il diritto.