Cna: Prospettive per il futuro delle imprese fra l’emergenza e la ricostruzione

Cna: Prospettive per il futuro delle imprese fra l’emergenza e la ricostruzione

NEL SUMMIT ORGANIZZATO DALLA CNA DI ASCOLI CON IMPRENDITORI E CITTADINI DI ARQUATA E DI ALTRI COMUNI DEL “CRATERE”, L’ANNUNCIO CHE L’EBAM (L’ENTE BILATERALE PER L’ARTIGIANATO DELLE MARCHE) ALZERA’ I CONTRIBUTI PER LA RIPARAZIONE DEI DANNI ALLE IMPRESE E CHE CI SARA’ ANCHE UNA DEROGA PER IL FINANZIAMENTO DI SPESE NON AMMISSIBILI IN SITUAZIONI NORMALI, COME L’AFFITTO DI CAPANNONI PER TRASFERIRE I MACCHINARI E RIPRENDERE L’ATTIVITA’ PRODUTTIVA, NELLA STESSA AREA MA IN UNA LOCATION DIVERSA RISPETTO A QUELLA INAGIBILE PER LE SCOSSE

Ascoli Piceno – Prospettive per il futuro delle imprese e gestione di una difficile fase di transizione fra l’emergenza e la ricostruzione. E’ questo il senso dell’incontro che mercoledì pomeriggio la Cna ha voluto con imprese e cittadini del comune di Arquata e delle zone limitrofe. Le azioni della Cna a sostegno di chi è in difficoltà, sia come imprenditore ma anche a livello familiare, sono state illustrate dal presidente Luigi Passaretti, dal direttore Cna Francesco Balloni, dal direttore di Fidimpresa Marche Massimo Capriotti e dalla direttrice del Patronato Cna Anna Rita Pignoloni. Fra gli ospiti, Giancarlo Gagliardi, Direttore generale di Fidimpresa Marche e Walter Recchia, componente Cna presso l’Ente bilaterale per l’artigianato marchigiano

Punto centrale dell’incontro, presente il Sindaco di Arquata, le indicazioni di prima mano fornite appunto da Walter Recchia, componente Cna in seno all’Ebam (l’Ente bilaterale dell’artigianato marchigiano) sulle agevolazioni per le 120 imprese marchigiane iscritte all’Ente e che hanno avuto un qualche danno dal sisma. Giovedì il Consiglio di amministrazione dell’Ebam – da anticipato Recchia – ratificherà l’innalzamento del contributo previsto dall’Ente dal 20 al 30 per cento delle spese sostenute per la ricostruzione e più in generale per la ripresa produttiva. “La tipologia di spesa – ha spiegato Walter Recchia – è stata modificata proprio in base alle esigenze che si sono create a seguito del sisma. Piccoli interventi ma molto importanti. Un esempio per chiarire: nelle procedure ordinarie non sono ammissibili spese per affitto di locali o capannoni, né quelli per traslochi e trasferimenti. Queste voci ora sono invece ammissibili per tutte le ditte che operano nell’area del cratere perché affittare un capannone e trasferirsi per riprende immediatamente a produrre è una delle esigenze primarie per le imprese che hanno subito danni strutturali ma che hanno per fortuna i macchinari integri”. Sull’impegno e la vicinanza alle imprese in difficoltà, non solo a parole ma anche con fatti concreti soprattutto riguardo al delicatissimo capitolo del credito, ha invece messo l’accento Gianfranco Gagliardini, Direttore generale di Fidimpresa Marche.

un momento del summit
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