San Benedetto del Tronto – In merito alla vicenda che vede la sospensione del servizio “ludoteche comunali” leggo su un giornale on-line che il Sindaco Piunti dice “Intendiamo avviare forme di coprogettazione pubblico-privata per le due strutture. Priorità ai soggetti che operano nell’ambito del no-profit” È va bene. Quindi? Perché si è deciso di sospendere un servizio (che peraltro prevedeva un tacito rinnovo di due anni a discrezione dell’Amministrazione) così essenziale nei due quartieri forse più problematici dal punto di vista sociale della nostra città? (una interrogazione in questo senso sarà presentata dalla scrivente nei prossimi giorni). Ricordo qui che il servizio fu istituito (con una visione lungimirante della Giunta di allora) nel 2008, epoca in cui furono individuate le due strutture (quella del quartiere agraria, interamente arredata e realizzata dal Comune, e quella del quartiere di Ponterotto, nella ex Scuola di Borgo Trevisani, da attrezzarsi e mettere a norma) e fu fatta una gara d’appalto vinta dalla cooperativa Systema. Nel 2014, alla scadenza della Convenzione con la cooperativa, la nuova gara d’appalto prevedeva la necessità di arredare e predisporre la sede di Ponterotto da parte del futuro gestore (la cooperativa Tangram) che infatti arreda e rende agibile la sede e aumenta fortemente la qualità e la quantità dei servizi erogati. Il contratto di gestione prevedeva l’affidamento dei servizi a Tangram per 2 anni rinnovabili (su volontà dell’Amministrazione) per altri due anni. Nel maggio 2016 la Giunta Gaspari, decide che, essendo prossima la fine della propria Amministrazione, si ritiene corretto lasciare alla futura Giunta la decisione di rinnovare o meno il contratto con la Cooperativa Tangram, procedendo alla proroga della convenzione sino al 30 settembre 2016. Tra luglio/settembre 2016 la Cooperativa Tangram avvia nuovi rapporti con l’Amministrazione Piunti chiedendo ed ottenendo n. 3 appuntamenti, il primo con il Sindaco e l’Assessora Carboni e i successivi 2 incontri con l’Assessora Carboni. In tali incontri si chiedeva di esplicitare quali fossero le intenzioni dell’Amministrazione in merito alla eventualità o meno del rinnovo. Nesuna risposta. Mercoledì 28 settembre, non avendo ricevuto nessuna comunicazione da parte dell’Amministrazione il presidente della Cooperativa Tangram contatta telefonicamente l’Assessora Carboni che, verbalmente, lo informa della volontà di non rinnovare, né prorogare, la convenzione. Giovedì 29 settembre la Cooperativa Tangram invia, a mezzo PEC, una richiesta di comunicazione chiara da parte dell’Amministrazione in merito al servizio in convenzione.Venerdì 30 settembre si riunisce la Giunta per deliberare in merito al contratto e, alle ore 11,40 circa, l’Amministrazione risponde comunicando ufficialmente che il contratto con Tangram è concluso. La Cooperativa è costretta a sgombrare la struttura, ricca di arredi e attrezzature di sua proprietà, entro le ore 24,00 dello stesso giorno.
Questa, in sintesi, la deprimente cronistoria della vicenda. Deprimente per il comportamento della nuova Amministrazioni nei modi e nei contenuti.
Questa Amministrazione che tanto ha parlato in campagna elettorale e con gli stessi cittadini sambenedettesi di servizi dedicati alle famiglie in difficoltà, alle emergenze di quartiere, alla integrazione sociale e multietnica, alla disabilità, al sostegno alle famiglie bisognose, ad un’idea di coesione sociale, di comunità che si arricchisce attraverso la conoscenza delle differenze. È questo che dobbiamo aspettarci nei prossimi anni? Una incredibile superficialità nel trattare una questione che ha a che vedere con un servizio ritenuto indispensabile dai cittadini, molti dei quali socialmente, economicamente e culturalmente piu deboli?
Beh! Si sta costituendo un Comitato, nel quartiere di Ponterotto, per chiedere, attraverso una Petizione, di ripristinare subito il servizio anche in attesa di una nuova gara d’appalto. Le donne e gli uomini di quel quartiere, le persone – come è giusto e auspicabile sempre – si riuniscono e discutono e propongono soluzioni perchè, Signor Sindaco, sono cittadini. Consapevoli dei propri doveri e coscienti dei propri diritti.
Flavia Mandrelli
(Lista Uniti per San Benedetto)