Antonio Lera, Caffè Letterario (l’Idea dell’Amore)

Antonio Lera, Caffè Letterario (l’Idea dell’Amore)

IN USCITA IL NUOVO LIBRO di ANTONIO LERA

CAFFE’ LETTERARIO

In libreria: 12 Dicembre 2016

Flavius Edizioni

 

Presentazione al Caffè Florian Domenica 11 Dicembre 2016, ore 16.30

 

Antonio Lera

 

Antonio Lera è Medico Psicologo, Scrittore e Critico d’Arte. Diplomato in Recitazione, Doppiaggio, Sceneggiatura e Regia. Presidente del 60° Congresso AMSI (Associazione Medici Scrittori Italiani). Direttore Artistico dei Premi Letterari “Roseto Giovani”, “Poesia: Medicina dell’Anima” e del “Festival di Letteratura Cinema e Fotografia Anfiosso”. Presidente dell’Associazione AGAPE di San Benedetto del Tronto, nata dal Movimento POETI E ARTISTI BENEDETTI. Fondatore e Direttore Artistico del CAFFE LETTERARIO di San Benedetto del Tronto. Tra i riconoscimenti il prestigioso premio nazionale per la Poesia “Aldo Spallicci” di Castrocaro Terme e lo Spoleto Festival Art. Presidente Eletto del Rotary Club Teramo Est. Ha collaborato con varie testate, tra cui il Mensile L’Eco di San Gabriele, il Quadrimestrale Amici della Cultura. Suoi articoli sono usciti su Tg Com e La Stampa.it.   Hanno scritto e parlato di lui: Mauro Laeng, Mario Pazzaglia, Angelo Sagnelli, Nicola Avellino, Dacia Maraini, Fabrizio Frizzi, Giampiero Mughini, Bruno Mobrici, Simona Arrigoni, Pasquale Pacilio, Gioia Salvatore, Pierluigi Diaco, Luca Filipponi, Silvio Venieri, Natale Finocchiaro. Libri precedenti: Immagine e Sogno, Semi di Adolescenza, Anfiosso, Neroazzurro: il colore dell’anima, Agape, L’Aquila bella mia, La Mia Via.

Caffè Letterario è un viaggio alla scoperta degli angoli più segreti ed interessanti della fantasia che definisce la sua identità artistica mettendola a confronto con quella degli altri scrittori che incontra nel mondo artistico del Caffè Letterario di San Benedetto del Tronto per colpire più in alto e cercare senso alle parole, accettando il rischio della comunicazione piena e della condivisione d’intenti nello spirito del CAFFE’ LETTERARIO. L’Autore illustra la sua creatura: “il CAFFE’ LETTERARIO”, sorto sulla scorta del Movimento o Circolo dei Poeti e degli Artisti Benedetti nell’Anno 2010, unico nel suo genere ed istituito formalmente presso il Caffé Florian di San Benedetto del Tronto (6° Caffé d’Italia per importanza riconosciutagli dalle critiche nazionali del settore), con Amanti della Cultura in genere, Artisti in qualità di Ospiti fissi ed un Artista in Vetrina, operando in una prospettiva che sceglie la suggestione dei sentimenti, garante di libertà ed umanità, tesa ad espressioni emozionali autentiche, trasparenti, invitanti. È un libro di approfondimenti interiori, in cui l’esteriorità si trasforma e prende forma sempre e solo a partire dal dentro e suggella il diritto d’essere chiamato artista.

Grazie al suo lavoro, ANTONIO LERA ha avuto la fortuna di conoscere i personaggi che animano lo scenario culturale del nostro tempo, da   ANGELO SAGNELLI, autore della Prefazione, curatore del Caffè Greco di Roma, di cui riportiamo alcuni passaggi: (Quando ho chiuso questa silloge ho immaginato Antonio nella sua stanza prima di addormentarsi. E ho posto sulla parete bianca che gli stava di fronte un quadro di un pittore importante raffigurante un paesaggio con una moltitudine di persone che percorrevano un lungo viale. Ma all’improvviso  si è aperta la volta di quella stanza, e tutto l’universo è apparso della sua luminosità, ed io ho comparato la staticità di un quadro alla dinamica affascinante dell’universo…, a NINO SENFETT curatore delle Giubbe Rosse di Firenze, che ha incoraggiato la pubblicazione, a NATALE FINOCCHIARO,  Scrittore, che cosi si esprime: (L’amore terreno non raggiungibile, le passioni deluse, le speranze vane, temi cari nelle sue passate raccolte, sono ormai superati… Anche quando canta l’amore per la sua donna,  Lera sembra rivolgersi più alla sua anima che ad una figura femminile… La felicità vagheggiata è  a portata di mano, non più sogno impossibile da raggiungere, è dentro di noi, è ricerca dell’Assoluto pur nei gesti semplici “ ogni volta che abbracci qualcuno abbracci te stesso”. E’ il passaggio all’ultima parte della raccolta all’apparenza didascalica, nella quale l’Artista ci fa conoscere il suo cuore e le sue ”scoperte”. “Trova l’idea vincente/ e fa che sia tua”, sembra che ci dia dei consigli ma in realtà è a se stesso che si rivolge con slanci e stupori non più definiti), a Silvio Venieri, che dice: (Quali sono stati i caffè letterari più noti in Italia? Le Giubbe Rosse di Firenze, frequentato da Filippo Tommaso Marinetti, Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Elio Vittorini, e sede della redazione di riviste rinomate: “La Voce”, “L’Italia Futurista”, “Frontespizio”. A Venezia, il Caffè Florian, ai cui tavoli sedeva John Ruskin, mentre Ernest Hemingway  frequentava l’Harry’s Bar. Il Caffè Torino, amato da Cesare Pavese e Giulio Einaudi. Il Caffè San Marco di Trieste a cui Claudio Magris (che ha avuto modo di definire i caffè “un’accademia platonica” e “una specie di ospizio per gli indigenti del cuore”) ha dedicato un capitolo nel suo Microcosmi. Ma come dimenticare il Caffè Greco di Roma, il Gambrinus di Napoli e il Pedrocchi di Padova? Antonio Lera non si è sentito intimidito da una tradizione così imponente fatta di una teoria di luoghi e personaggi prestigiosi… Egli, lanciando i temi oggetto di approfondimento, originando spunti di riflessione, coordinando gli interventi dei presenti, funge da moderatore del cenacolo, così svolgendo una funzione maieutica, che si nutre anche attraverso la conoscenza della vita e delle opere degli ospiti che si alternano: pittori, fotografi, poeti, giornalisti e narratori. ) Critico Letterario  SIMONA ARRIGONI, Giornalista e Scrittrice,  che argomenta: (…Antonio ci conduce. Verso dopo verso, nel silenzio vibrante delle sue parole, ci innalziamo in una dimensione superiore, dove riusciamo ad osservare la realtà per quella che è, liberi dalle sovrastrutture che ci ingannano e ci ingabbiano. E’ “Vicino al cuore” che scopriamo la bellezza di un sentimento, di una mano che ti sfiora, del vento che accarezza la pelle, della natura che ci sveglia, ci da la buonanotte, ci accompagna in ogni momento della nostra vita racchiudendo il segreto di questo nostro cammino di luce, anche quando intorno sembra esserci ombra.)  a LUCA FILIPPONI Direttore artistico del Festival di Spoleto, autore dell’Introduzione del libro, di cui riportiamo: (IL RUOLO CENTRALE DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA) In questa mia introduzione, intendo sottolineare in primo luogo il mio vivo compiacimento per essere stato invitato in questo caffè letterario e per essere oggetto delle vostre attenzioni alle quali spero di dare giuste ed adeguate aspettative e stimoli culturali che sono poi sfociate in questa mia introduzione. Questa attenzione verso i Caffè Letterari, che vede al suo interno un consistente numero di letterati legati allo Spoleto festival Art, alla Fiera Letteraria ed alla letteratura contemporanea in generale, è un segno importante della rilevanza della comunicazione ed il ruolo dell’arte e della poesia nella società contemporanea, e dell’ineludibile, irrinunciabile ruolo di strumenti di questo tipo come fondamentale punto di riferimento educativo, culturale, civile per la cultura e per il mondo. Infatti, questo prezioso interesse di letterati e poeti o scrittori intorno alla letteratura contemporanea sta a significare, con tutta evidenza, che la sensibilità artistica non è una parola vuota o retorica, ma piuttosto un orientamento decisivo dei giovani e dei meno giovani ad una comprensione critica della realtà, ad una formazione integrale della persona indirizzata alla ricerca conoscitiva ed alla piena consapevolezza del bello e delle sue espressioni. Quindi sono felice di presentare questo volume in quanto ritengo che la scrittura creativa dei contemporanei sia fondamentale per l’evoluzione culturale e sociale del prossimo futuro e colgo l’occasione per ribadire che il letterato, il poeta e lo scrittore può essere accolto a pieno titolo nel mondo degli artisti qualificati e che rappresentano dei veri e propri opinion leaders. Un Grazie Particolare va agli artisti, TIMOTEO SCEVERTI che ha messo a disposizione per la Copertina la sua opera UN BACIO, in cui emergono le personalissime raffinate visioni informali combinate in un mix di plasticismo cromatico e figurativo e CARLO GENTILI, Fondatore del Movimento IL DISARMONISMO che ha messo a disposizione per il Retro di Copertina la sua opera PORTATORE DEI SOGNI acrilico su tela cm. 50×70, 2012 (Bristol, USA).

La sua pagina face book:  Caffe Letterario San Benedetto del Tronto

euro 10

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