dalla Città

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28 novembre 2016

Il turismo del Piceno nel post-sisma: confronto tra Sindaci

San Benedetto chiama a raccolta gli amministratori per delineare una strategia di rilancio

La sala consiliare del Municipio di San Benedetto del Tronto ha ospitato nel pomeriggio del 25 novembre un incontro tra i Sindaci dei Comuni della Provincia di Ascoli Piceno, con la presenza di operatori del settore e rappresentanti delle associazioni di categoria a livello provinciale.

Oggetto dell’assise è stata la politica turistica della provincia picena da adottare in seguito ai terribili terremoti degli scorsi mesi, tali da danneggiare strutture turistiche e beni artistico/culturali della provincia più meridionale delle Marche, nonché il potenziale afflusso di turisti che visitano il Piceno. L’assise ha visto la partecipazione di buona parte dei 33 Comuni Piceni rappresentati da Primi Cittadini, Assessori e Consiglieri Delegati al turismo.

 

Elemento centrale dell’incontro è stato la proiezione di diapositive riguardanti alcuni dati sulla ricettività nel Piceno e le esigenze del turismo dopo le difficoltà del sisma, incentrate su una comune politica dell’accoglienza e su una coesione territoriale, facendo scorrere su due binari differenti l’ospitalità e l’accoglienza, senza dimenticare l’importanza della comunicazione.

Nel suo saluto il Sindaco Pasqualino Piunti ha detto: “Vi ho convocato perché il nostro è un territorio che sta soffrendo in tutti i campi”. “ È bene”, ha aggiunto Piunti,” che questo territorio parli la stessa lingua in un settore come il turismo, vitale per la nostra economia”.

 

Le richieste e le considerazioni dei Sindaci si sono concentrate su due parole chiave: unione e condivisione; termini fondamentali sia in merito alle politiche di accoglienza turistica, sia per quanto riguarda i bandi e i fondi. Parole che dovranno diventare fatti concreti senza rintocchi di campanile o individualismi.

 

Sono stati inoltre presi in considerazioni i rapporti con la Sovrintendenza per i beni culturali e artistici e con la Regione Marche in seno al Piano Turistico Regionale affinché il Piceno non rischi di avere un’importanza marginale nella ricostruzione e nella ripresa turistica.

 

Presenti anche le autorità dei comuni montani gravemente colpiti dal terremoto. Nel corso dell’assise sono infatti intervenuti il Vicesindaco di Acquasanta Terme Luigi Capriotti e il Sindaco di Arquata Aleandro Petrucci. Quest’ultimo, oltre alla testimonianza drammatica sui danni a cose e persone in tutto il territorio comunale, ha caldeggiato l’importanza e la sistemazione delle infrastrutture, utili per rilanciare la fruizione turistica delle aree colpite dal sisma.

28 novembre 2016

La Città si è confrontata sul dramma della violenza sulle donne

Due appuntamenti proposti con successo dal Comune, tanti giovani ad ascoltare il radioracconto di un giovane omicida

 

San Benedetto del Tronto, 28-11-2016 – Il 25 novembre, giornata internazionalmente dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, ha visto l’Amministrazione comunale impegnata con due iniziative di psicoeducazione volute dall’assessore alle pari opportunità Antonella Baiocchi.

 

Venerdì 25 novembre alla Palazzina Azzurra, nella splendida cornice offerta dalla mostra delle fotografie Vito Sforza dedicate al tema, si è parlato di “Gelosia e Possesso”: con il coordinamento della consigliera Brunilde Crescenzi, sono intervenuti la psicanalista e scrittrice Pascale Chapaux Morelli (che ha parlato di “Manipolazione affettiva”), l’antropologa Maria Rita Bartolomei (che si è espressa su “Possesso e onore” ) e l’assessore alle pari opportunità Antonella Baiocchi, in veste di psicoterapeuta e criminologa.

 

Sabato 26 novembre, all’Auditorium Comunale, moderato dalla giornalista Laura Ripani, si è tenuto un confronto pubblico che ha visto riunite le rappresentanti delle maggiori istituzioni preposte alla tutela e alla promozione delle pari opportunità: il Prefetto Vicario di Ascoli Piceno Anna Gargiulo; Meri Marziali, presidente Commissione Pari Opportunità della Regione Marche; Maria Antonietta Lupi, presidente Commissione Pari Opportunità della Provincia di Ascoli Piceno; Franca Maroni, Consigliera della commissione regionale Pari Opportunità; Paola Petrucci, consigliera di Parità della Provincia; Francesca Rossi Bollettini, presidente Club Soroptimist International di San Benedetto; Alessandra Ascolani, vicepresidente dell’associazione A.Pro.S.I.R..

 

Particolarmente toccante ed originale è stato l’evento di sabato 26, al quale ha presenziato un folto gruppo di studenti di quinta e quarta superiore di varie scuole: non si è trattato di una classica conferenza, ma si è offerta la narrazione di un toccante racconto di un femminicidio. La voce narrante di una improvvisata e sorprendente attrice, la signora Mara Vena, volontaria dell’associazione A.Pro.S.I.R., ha trasportato tutti i presenti nei tormenti di Luca, un giovane che, non tollerando l’abbandono, all’ultimo tentativo di convincere la sua amata a non lasciarlo si macchia di un femminicidio.

 

“Con questo racconto – spiega l’assessore Baiocchi – abbiamo cercato di arrivare al cuore dei giovani con un sistema a loro più consono. Facendoli immergere nella vita del protagonista, abbiamo voluto far comprendere che la violenza non ha nulla a che fare con l’essere ‘maschio’, ma con l’educazione: la prevaricazione e la violenza (da chiunque siano esercitate, donne e uomini) non sono frutto della “cattiveria”, intesa come “nascere con un animo ostile”, né di particolari turbe genetiche, ma spessissimo si sviluppano in chi, da piccolo, a sua volta è stato ferito, subendo o assistendo a violenza. Si apprende ad “amare” così come si è stati amati – prosegue l’assessore – e si può uscire da questa situazione con un capillare lavoro di “bonifica” degli equivoci con mirati interventi di psicoterapia. Dall’altro lato – è la conclusione dell’assessore – è indispensabile operare una vera e propria alfabetizzazione dal basso, iniziando da famiglie e scuole, perché i primi da alfabetizzare sono gli adulti di riferimento che hanno la responsabilità delle modalità relazionali che i più piccoli apprendono”.

 

 

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