2016-11-17
Progetto iEER, seminario di lancio in Regione
Bravi: “Puntare sull’eccellenza. Rilanciare le aree terremotate”.
Bora: “Finalizzare le risorse su obiettivi strategici”
“Occorre puntare sull’eccellenza, il solo modo per rafforzare le imprese e conquistare quote di mercato”. Lo ha detto l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, nel corso del seminario di lancio del progetto iEER. Finanziato dal programma Interreg e avviato da dieci regioni d’Europa, mira a rafforzare e coordinare un ambiente imprenditoriale innovativo per i giovani attraverso il sostegno dei fondi europei e degli enti regionali. L’incontro si è svolto a Palazzo Leopardi. L’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora, ha inviato un saluto per sottolineare che “iEER sarà un progetto faro anche per le Marche, per sviluppare servizi migliori e politiche regionali a favore delle start up. Occorre innovare profondamente la capacità di valorizzare le risorse Fesr (sviluppo regionale) e Fse (lavoro), finalizzandole su obiettivi strategici per i territori. Si tratta di sviluppare e sostenere un ambiente imprenditoriale che valorizzi la creatività dei giovani”. Secondo l’assessore Bravi, “va creata una rete che favorisca il dialogo e lo scambio di esperienze tra imprenditori. Quanto sta accedendo con il terremoto, dove la solidarietà raggiunge ogni angolo delle Marche, va rafforzato nel tempo, perché il sisma cambierà il modo di essere della nostra regione. Senza un rilancio economico dell’entroterra, non ci sarà futuro per le aree montane”. Bravi ha sottolineato la necessità di coinvolgere i giovani, che devono essere protagonisti e non solo fruitori del progetto. “È necessario avviare una formazione mirata, per contrastare un andamento che preoccupa: in diciotto mesi di mandato, ho dovuto affrontare 44 vertenze aziendali, riscontrando, in genere, una dolorosa mancanza di progettualità e scarso investimento sul capitale umano”. L’assessore ha annunciato l’imminente avvio della “filiera edile” tra le priorità d’intervento della Regione: “Le Marche del sisma vanno rimesse in piedi, è necessario formare figure utili alla ricostruzione, sulla base delle esigenze che le imprese del settore dovranno segnalare”. Bravi ha indicato, infine, altre linee d’intervento a favore della giovane imprenditoria, come i sostegni alla famiglia e alla genitorialità: “Le statistiche ci dicono che l’imprenditoria che funziona è femminile e nell’entroterra l’imprenditoria è per la maggior parte femminile”.
Eroi di Unterluss, l’assessore Bravi alla cerimonia di Fossombrone: “La memoria non è ricordo, ma impegno”
“Un esempio per i giovani, per tenere viva la memoria e non ripetere gli errori del passato”. È stato il filo conduttore dell’intervento, a Fossombrone, dell’assessore Loretta Bravi, alla cerimonia di commemorazione in onore di Evandro Luzi, unico marchigiano dei 44 eroi di Unterluss (Germania). L’inaugurazione della Stele alla sua memoria ha riaperto una pagina di storia, ricca di insegnamenti per le nuove generazioni. Dopo l’8 settembre 1943, 214 ufficiali del Regio Esercito si rifiutarono di aderire alla Repubblica sociale italiana. Vennero deportati in Germania e 21 rischiararono la fucilazione da parte delle SS per dissidenza. Altri 44 si offrirono allora volontariamente al posto dei compagni, impressionando, per coraggio, i tedeschi che li deportarono al campo di lavoro di Unterluss. “La memoria non è puro ricordo, ma la capacità di comprendere la storia ed entrare nel quotidiano di chi ha vissuto un’esperienza così devastante come la deportazione – ha ammonito Bravi – Sono la figlia di un deportato e ho con me il diario di mio padre; una grande paternità che, dal dolore delle deportazioni, si è trasformato in generosità e intelligenza sulla vita. Non è eroico odiare i carnefici, ma educare alla libertà come impegno nel quotidiano”. L’assessore ha portato il saluto del presidente Ceriscioli mettendo in evidenza che “la Regione vuole essere attenta a questi momenti, che non sono pura celebrazione o commemorazione, ma la testimonianza di una eroicità semplice e quotidiana, di richiamo per i giovani che corrono il rischio di non comprendere il valore di una testimonianza”. Alla cerimonia di Fossombrone ha partecipato anche Michele Montagano (presidente nazionale vicario Associazione nazionale reduci della prigionia), 95 anni, uno dei 44 ufficiali protagonisti della vicenda, compagno di prigionia del marchigiano Luzi.
“Inclusione e Intercultura nella scuola dell’obbligo”
L’assessore Bravi al convegno nazionale di Piandimeleto: “Sfida da affrontare come opportunità”
Accoglienza e inclusione sono le nuove frontiere educative e didattiche della scuola italiana, chiamata a confrontarsi con fenomeni sociali, culturali e multietnici non pensabili fino a un recente passato. Il tema è stato dibattuto, a Piandimeleto, nel corso di un convegno nazionale promosso dall’Istituto comprensivo statale “Evangelista da Piandimeleto”, in collaborazione con il Comune e quelli di Belforte all’Isauro, Lunano, Frontino, Piobbico. Numerosi i partecipanti (oltre 180 gli iscritti), provenienti da tutt’Italia. Il convegno ha proposto le migliori pratiche didattiche per favorire l’inclusione degli alunni che vivono le varie forme di disagio, comprese quelle legate alla disabilità o all’immigrazione. “L’inclusione è un processo necessario e un arricchimento importante per la scuola italiana – ha detto l’assessore all’Istruzione, Loretta Bravi, nel suo intervento – Le classi multiculturali sono una realtà che va gestita non come un problema, ma come un’opportunità che arricchisce alunni e docenti. Apprendere in queste classi significa relazionarsi a doppio senso, in un reciproco sforzo di comprendersi l’uno con l’altro. L’immigrazione obbliga la scuola a cambiare, ma la scuola ha l’opportunità di cambiare l’immigrazione, rendendo le persone componenti importanti e responsabili della nuova comunità che le ospita. Una sfida che va colta e non rigettata, da gestire con l’educazione inclusiva che rafforza le capacità educative del sistema scolastico”. Bravi ha concluso ricordando che “la scuola ha il dovere di rivelarsi una comunità educante. Ogni alunno va accompagnato con un percorso pedagogico mirato, che gli consenta di apprendere, crescere, relazionarsi. La scuola, per la sua missione, non può che essere inclusiva, recependo e adeguando le modalità educative alle nuove esigenze che le dinamiche sociali impongono. È nella scuola che ci si relaziona con l’altro, che non è un nemico, un’ostilità da rimuovere, ma una persona con la propria storia. La scuola resta il luogo privilegiato per vedere nell’altro un Tu che ci richiama alla nostra identità e alla nostra storia. L’inclusione sociale e sfida interculturale non vanno affrontate con paura, ma con la coscienza della propria appartenenza, aperta a ogni relazione”.
SISMA: LE RILEVAZIONI AGGIORNATE
Si attesta a 122 il numero dei Comuni coinvolti mentre sono 286 le zone rosse: 160 nel maceratese, 20 nel fermano, 98 nel Piceno e 8 nell’Anconetano. 61 sono invece i municipi inagibili (33 nella provincia di Macerata, 7 di Fermo, 18 di Ascoli Piceno e 3 di Ancona). Le persone assistite sono ad oggi 26.517 in totale: di cui 8.168 in loco (palestre, capannoni, palazzetti); 10571 in autonoma sistemazione e 7.778 in albergo. Le attività produttive dichiarate inagibili sono invece 986, di cui 917 nel maceratese, 25 nel fermano, 40 nell’ascolano e 4 nell’anconetano. Le stalle inagibili sono 208, (112 nella provincia di Macerata, 10 in quella di Fermo, 33 nel Piceno e 53 nella provincia di Ancona).
– INCONTRO IN REGIONE CON GLI OPERATORI TURISTICI PER UN CONFRONTO SULLE LINEE STRATEGICHE
Un incontro all’insegna della partecipazione attiva, del confronto e della condivisione quello che si è tenuto ieri in Regione tra gli operatori turistici, le associazioni di categoria ( Confindustria, Confcommercio e Confesercenti) e l’assessorato al Turismo. La finalità era quella di informare sulle linee generali strategiche del Piano annuale del Turismo 2017, ma è stata l’occasione, naturalmente, di parlare anche della situazione dei territori colpiti dal sisma sotto il profilo del danno indiretto provocato all’intera regione anche in zone molto lontane dal cratere, come nel pesarese. Si parla, infatti, di disdette di prenotazioni che hanno segnato una riduzione anche del 60- 70% e i segnali più evidenti della situazione si scorgono già per le vacanze natalizie.
“Abbiamo adottato questa modalità di lavoro per ascoltare e valutare le proposte di tutto il mondo imprenditoriale turistico – ha commentato l’assessore al Turismo- Cultura, Moreno Pieroni – e sono contento che sia stata apprezzata. Ho sentito un clima partecipativo “da squadra” che mi conforta molto. Ora aspettiamo le riflessioni degli operatori, delle associazioni, degli albergatori sulle linee di questo Piano per modulare risposte a seconda delle esigenze dei territori, per uniformare gli standard qualitativi, per proporre azioni mirate, confermando l’ottica di sistema . Naturalmente le due diverse e gravi crisi sismiche hanno cambiato profondamente gli scenari allargando il danno e dovremo valutare insieme una comunicazione adeguata, un messaggio promozionale unitario che serva a rilanciare tutta l’immagine della regione, percepita e trasmessa purtroppo dai media come interamente danneggiata, ma così non è e va ripetuto ad ogni occasione. Dobbiamo collegare costa ed entroterra ancora più strettamente di quanto sia stato fatto, trasmettendo gradualmente il rientro alla normalità. In una prospettiva di lungo respiro disponiamo di diversi strumenti per comunicare le bellezze delle Marche di sempre, in primis la Cultura. Da Recanati tra le dieci candidate finaliste per la nomina di Capitale della Cultura italiana 2018 per cui formuliamo prudentemente i migliori auspici, alle Celebrazioni Rossiniane , al Bicentenario dell’Infinito di Leopardi nel 2019 e al Cinquecentenario della morte di Raffaello nel 2020. “
Pieroni si è quindi soffermato sui alcuni punti chiave del Piano che sarà all’esame della giunta nelle prossime settimane, dopo l’approvazione del Bilancio di previsione in dicembre: il potenziamento degli IAT; la messa a regime e l’impegno per una piena funzionalità operativa dell’Osservatorio regionale del Turismo, l’utilizzo dei fondi europei, i bandi per l’accoglienza e per la riqualificazione delle strutture recettive.