dalla Regione Marche

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2016-11-18

SISMA: CERISCIOLI, CRATERE BACINO QUASI 350 MILA ABITANTI. IN GIOCO PEZZO DESTINO MARCHE

 

“E’ stato reso noto oggi l’elenco dei 57 Comuni che fanno parte del cratere del terremoto dopo le scosse del 26 e 30 ottobre. Rispetto al precedente sisma, che vedeva coinvolti 36.575 abitanti, oggi la popolazione interessata è di quasi 350 mila abitanti. Il perimetro delle aree colpite è molto più ampio rispetto al primo terremoto. Le Marche sono la regione più colpita da questo sisma. Con il decreto parte ufficialmente la ricostruzione, nel momento in cui la nostra Regione è ancora impegnata nell’assistenza di oltre 25 mila persone, ma già proiettata con l’organizzazione degli uffici e di tutte le forze in campo verso la seconda fase. Un lavoro straordinario che non lascia indietro nessuno. Questa volta non si tratta, come in altre analoghe catastrofi, di aiutare qualche area duramente colpita, ma in gioco c’è lo sviluppo di tutta la regione. È in gioco un pezzo del destino della nostra regione. Il governo ci ha fornito gli strumenti legislativi per favorire concretamente la ricostruzione. A noi spetta dare operatività e pianificazione per restituire alle nostre montagne la vita che gli appartiene e che è parte dell’identità della nostra regione. Voglio rassicurare ancora una volta che  per i cittadini non c’è differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici, dentro e fuori il cratere, saranno risarciti al 100 per cento, (fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento”. Lo afferma il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli.

 

 

 

SISMA, LE RILEVAZIONI AGGIORNATE

Il numero dei Comuni coinvolti si attesta a 122: 54 nella provincia di Macerata, 26 in quella di fermo, 28 nell’Ascolano e 14 nella provincia di Ancona. 286 la zone rosse: 160 nel maceratese, 20 nel fermano, 98 nel Piceno e 8 nell’Anconetano.

62 sono invece i municipi inagibili (33 nella provincia di Macerata, 9 di Fermo, 18 di Ascoli Piceno e 2 di Ancona).

Le persone assistite sono ad oggi 26.374 in totale: di cui 8.362 in loco (palestre, capannoni, palazzetti); 10.153 mila in autonoma sistemazione e 7.859 in albergo.

Le attività produttive dichiarate inagibili sono invece 998, di cui 917 nel maceratese, 37 nel fermano, 40  nell’ascolano e 4 nell’anconetano.

Le stalle inagibili sono 214, (112 nella provincia di Macerata, 10 in quella di Fermo, 35 nel Piceno e 57 nella provincia di Ancona).

Sostegno alle imprese agroalimentari di qualità delle zone terremotate, Casini: “ Sul sito istituzionale della Regione un elenco per organizzare iniziative a sostegno dei prodotti certificati”

Un sostegno alle imprese agroalimentari di qualità, in particolare a quelle delle zone terremotate. È l’obiettivo dell’iniziativa promossa dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Marche. Sul sito istituzionale verrà inserito un elenco di aziende con produzioni certificate e tradizionali per promuovere eventi di solidarietà. Il dirigente del settore Competitività ha emanato un avviso pubblico che invita le attività interessate a iscriversi. La richiesta potrà essere presentata direttamente dagli imprenditori o attraverso i Centri di assistenza agricola. Non è prevista una scadenza per inoltrare le domande, il sito sarà aggiornato continuamente sulla base delle segnalazioni pervenute. “Vogliamo dare visibilità alle imprese agricole marchigiane, mettendo in contatto i consumatori interessati all’acquisto di prodotti di qualità certificata e tradizionali – afferma l’assessore all’Agricoltura Anna Casini – Le imprese agroalimentari delle zone terremotate che ne faranno richiesta, in particolare, avranno uno strumento utile per partecipare a iniziative di solidarietà che stanno nascendo sul territorio e a livello nazionale. Un modo per contrastare azioni di sciacallaggio di chi propone acquisti di prodotti quantomeno non marchigiani e comunque non certificati”. Le Marche vantano, oggi, sei Dop (denominazioni origine protetta), sette Igp (indicazioni geografiche protette) e una Sgt (specialità tradizionale garantita), alle quali vanno aggiunte le denominazioni vitivinicole, per un totale di 35 produzioni a indicazione geografica. Inoltre altri 84 prodotti sono certificati con il marchio QM e 151 sono iscritti nell’elenco nazionale. A questi dati si sommano gli oltre 55mila ettari coltivati ad agricoltura biologica (più del 10% della superficie regionale) che coinvolge oltre 2.100 operatori marchigiani. Non da ultimo, sono circa cento le aziende che aderiscono al Sistema qualità nazionale di produzione integrata, di recente attivazione. La maggior parte di queste produzioni certificate sono state danneggiate dal sisma, con il caso eclatante del Ciauscolo Igp, per il quale la Regione ha già chiesto al Ministero deroghe sul disciplinare. Gli interessati possono chiedere informazioni contattando l’assessorato regionale all’Agricoltura (071/8063886, 071/8063545, 071/8063600). Una sezione dedicata del sito, in corso di implementazione è raggiungibile direttamente dalla homepage del sito www.regione.marche.it (http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Agricoltura-Sviluppo-Rurale-e-Pesca/Sostieni-le-Marche)

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