Martinsicuro, 2016-11-11 – Perché lavorare per “costruire” i propri sogni invece di realizzare quelli degli altri: ne abbiamo parlato con Erika Torzolini*
Mettersi in proprio, perché ?
Mel mio caso mettersi in proprio è stato realizzare un sogno, sentirsi liberi di gestire il proprio lavoro.
Perché lasciare la “sicurezza” del posto fisso e andare incontro a soddisfazioni ma anche ad enormi problemi? Esperienze passate ed attuali.
Partiamo dal presupposto che oggi, purtroppo, nessun posto è fisso. Ho fatto la dipendente per 18 anni e mi trovavo molto bene poi ho deciso di svoltare per realizzare i miei sogni. Si è vero, tanti ostacoli ma non tornerei mai indietro perché le soddisfazioni superano i problemi.
Che cosa vuoi fare da grande?
Beh! La mamma e la parrucchiera.
Come riesci a conciliare lavoro e famiglia?
Sicuramente è una delle cose più difficili considerando che passo la media di 9 ore al giorno nel mio salone. Con un po’ di aiuto ed organizzazione riesco ad associare le due cose.
Il tuo rapporto con la burocrazia
Purtroppo in Italia la burocrazia non è delle migliori, preferirei chiudere qui perché altrimenti diventerei troppo polemica.
Che rapporto hai con la clientela?
Con la mia clientela ho un bellissimo rapporto basato su fiducia, rispetto e stima reciproca.
Cosa consigli a chi vorrebbe mettersi in proprio?
Consiglio di farlo assolutamente ma senza affrettarsi troppo e riflettere bene su tutti i pro e i contro.
Rifaresti tutto quello che hai fatto fino a oggi?
Assolutamente si!
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