Anno Internazionale dei Legumi

Anno Internazionale dei Legumi

I ricercatori salutano il 2016 con  un progetto

 

I legumi non solo nelle tavole degli italiani per le feste natalizie  ma anche protagonisti di un futuro più sostenibile. Alla conclusione del 2016, Anno Internazionale dei legumi, i ricercatori italiani costituiscono il Coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo sulle leguminose: professori, ricercatori e tecnici di 21 Università italiane di discipline diverse sia tecniche che umanistiche.

 

I legumi non solo nelle tavole degli italiani per le feste natalizie  ma anche protagonisti di un futuro più sostenibile. Un’alternativa nei paesi poveri alle proteine della carne, i legumi non solo fanno bene alla salute, ma sono anche fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema. Il 2016, Anno Internazionale dei Legumi, è stato anche l’anno in cui è partito il progetto internazionale “Bean Adapt” che vede capofila l’Università Politecnica delle Marche che sta elaborando un enciclopedia globale per cercare il gene dell’adattabilità di queste piante che hanno imparato a crescere e ad adattarsi nei secoli ad ogni tipo di clima.
Ancona – In questi giorni è nata un’iniziativa concreta per la promozione delle leguminose da granella che includono colture importanti come i fagioli, ceci, fave e lenticchie, legumi estremamente ricchi di proteine, fibre, vitamine e minerali essenziali e con basso contenuto dei grassi. In occasione del convegno del 7 ottobre scorso, promosso dalla Vice Presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, e svoltosi a Palazzo Montecitorio per celebrare l’Anno Internazionale dei legumi, alcuni ricercatori di diversi Enti di ricerca, fra cui Università, CNR, CREA ed ENEA, si sono riuniti per discutere su come promuovere la ricerca e l’innovazione nel settore delle leguminose da granella destinate all’alimentazione umana, incluso quelle consumate come prodotto fresco.

Grazie a questo incontro si è costituito il Gruppo di Coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo sui legumi per l’alimentazione umana che ha coinvolto l’intera filiera fra cui i ricercatori, i produttori, i trasformatori, la distribuzione commerciale, consumatori e cittadini interessati. L’obiettivo è quello di dare vita a un’azione efficace per la promozione della coltivazione e del consumo delle leguminose da granella e di organizzare un primo incontro nazionale allargato a tutti gli attori della filiera nel 2017.

Il Gruppo di coordinamento si è dotato di un comitato organizzativo composto da Teodoro Cardi (CREA), Roberto Papa (Università Politecnica delle Marche), Andrea Sonnino (ENEA) e Francesca Sparvoli (CNR) e ha raggiunto oltre 170 adesioni fra i professori, ricercatori e tecnici di 21 Università italiane, 3 istituti del CNR e 8 del CREA, includendo anche privati cittadini, aziende e rappresentanti di cooperative che operano nel settore agricolo, sementiero e agroalimentare. Una iniziativa decisamente multidisciplinare a cui hanno aderito docenti e ricercatori appartenenti a discipline molto diverse, dalle scienze agrarie alimentari e biologiche (ad esempio la genetica, l’agronomia e le tecnologie alimentari), a quelle umanistiche (come l’antropologia culturale). Infatti, solo uno sforzo multidisciplinare potrà promuovere efficacemente la produzione e il consumo dei legumi insieme a quella cultura alimentare che è alla base dello stile di vita della dieta mediterranea.

Per conoscere il gruppo coordinamento, consultare la lista dei partecipanti, suggerire attività e dare la propria adesione è attivo il sito internet www.coordinamentolegumi.it.
Obiettivi per il 2017:
1)Contattare e coinvolgere all’interno del coordinamento tutti i possibili attori della filiera;
2)Realizzare una piattaforma di scambio di informazioni tramite internet da verificare (es. community of practice, mailing list, pagina facebook, database per la condivisione di informazioni);
3)Convocare un incontro nazionale per la realizzazione di un inventario di tutte le iniziative di ricerca, sviluppo e promozione sui legumi facilitando le interazioni e il confronto;
4)Svolgere attività di sensibilizzazione del pubblico e dei decisori politici in merito ai pregi dei legumi al fine di promuovere maggiori investimenti in ricerca e sviluppo nel settore delle leguminose da granella destinate all’alimentazione umana.

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