Mettersi in proprio, perché? Intervista a Sonia e Nora

Mettersi in proprio, perché? Intervista a Sonia e Nora

 

 

Il lavoro autonomo tra sogni e realtà.

Perché lavorare per “costruire” i propri sogni invece di realizzare quelli degli altri

Intervista a Sonia e Nora 48 e 52 anni Fior di Farina Offida

 

Sonia
Sonia

 

 

Nora
Nora

 

 

 

Mettersi in proprio, perché?

Sonia: ho scelto di avere una mia attività perché credo dia molto più spazio alla creatività e, tra mille difficoltà dovute al momento economico critico e alla burocrazia, ci sono anche molte soddisfazioni.

Nora: Voglia di creare un lavoro che era un sogno, autonomo.

 

 

Come, quando, dove e perché nasce Fior di Farina

Fior di Farina nasce nel centro storico Offida per la volontà di Nora di avere un’attività sua nel 1997 e, dopo tre anni, la volontà di ampliare e avere una socia. Sonia entra nel gennaio del 2000 con un’esperienza di aiutante fotografa alle spalle e la voglia di crescere.

 

 

Chi sono e da dove arrivano

Sonia: Arrivo ad Offida da Jesi all’età di cinque anni (i miei genitori si trasferiscono qui per lavoro), con un po di difficoltà ad abituarmi a questa nuova vita, ma si sa i bambini si ambientano presto. Ora sono una donna normale, moglie e mamma di un ragazzo di 23 anni, una donna con tanta voglia di fare a trovare nuove idee, creare, avere nuovi stimoli.

Nora: Sono nata in Francia dove mio padre negli ’60 si era trasferito per lavoro. Nel ’70 siamo tornati ad Offida e qui sono rimasta.

 

 

Se dici Offida dici funghetti, chichìripieno, vino… e poi?

Se dici Offida dici anche olive fritte, cremini, pollo ‘nicp ‘nciap, pasta all’uovo, Merletto a tombolo, Carnevale storico e storia…, una cittadina che amiamo. Turisti che arrivano, visitano le attrazioni e si fermano da noi per assaporare le olive all’ascolana, i cremini all’anisetta e le svariate tipicità che prepariamo ogni giorno nel nostro laboratorio-cucina.

 

 

Chi sono i clienti di Fior di Farina?

La nostra clientela è la nostra forza, persone che ci danno lo stimolo per fare sempre meglio, per creare nuove piatti. Bambini che amano i nostri tortellini e chiedono espressamente ai loro genitori di venirli a comprare da noi. Ragazzi che amano il cibo da passeggio e passano a trovarci per un cartoccio o un trancio di chichì. Turisti che si fermano per un pranzo veloce.

 

 

E voi chi siete per la clientela?

Pensiamo di essere un punto di riferimento per la nostra clientela, e ci piace pensare di esserlo. Dopo quasi 20 anni di attività, sanno di trovarci lì, anche solo per un consiglio su cosa preparare per pranzo o su quale condimento usare per l’amico o il famigliare più esigente. Per noi è importante e bello avere questo tipo di rapporto

 

 

Nel negozio ci sono anche tavoli e sedie, perché?

Da qualche anno abbiamo deciso di inserire nel punto vendita qualche piccolo tavolo e sedie; sono frutto di richieste da parte di molte persone che gradiscono fermarsi per stuzzicare le varie proposte del banco.

 

 

Come si concilia il lavoro con la famiglia e quanto pesano le eventuali rinunce.

Sonia: All’inizio conciliare l’attività con i ritmi della famiglia è stata un po’ dura. Mio figlio era piccolo e con le tante ore che non ero in casa avevo poco tempo da dedicargli. Piano piano ci siamo tutti abituati a questo e con un pò di organizzazione e collaborazione da parte di tutti siamo riusciti a trovare il tempo per tutto, o quasi.

Nora: Molti sacrifici perché il mio lavoro è impegnativo. Purtroppo, specialmente i primi anni, avviare l’organizzazione del lavoro ha assorbito molto del mio tempo e la mia famiglia è stata penalizzata.

 

 

Importanza della comunicazione internet nella vostra attività.

Fior di Farina da qualche anno ha una pagina fb. Anche questo richiede tempo ed energia, ma se gestita in maniera corretta credo che abbia portato i suoi frutti.

 

 

Vendita anche online?

Per la vendita online collaboriamo con due siti che gestiscono i nostri prodotti https://www.incibo.com/ e http://www.gnamshop.com/

 

 

Una vostra giornata tipo.

La giornata tipo? Apriamo il negozio alle ore 8 del mattino e chiudiamo alle 13. Si torna a casa a preparare il pranzo per la famiglia e a riordinare la casa. Alle 16,30 si riapre fino alle 20. Questi sono orari di periodi normali, in estate e durante le ricorrenze il lavoro raddoppia e capita di stare in negozio anche dalla mattina alla sera. La passione per il nostro lavoro ci fa sembrare tutto più leggero.

 

 

Cosa cambiereste nel vostro passato

Sonia: Del mio passato non penso di voler cambiare qualcosa. Sono contenta di quello che sono riuscita a fare. Ho iniziato a lavorare appena finita la scuola. A 19 anni volevo essere indipendente il più possibile, dal punto di vista economico, dai miei. Magari avrei potuto viaggiare di più e avere più esperienze, ma non ne ho avuto il tempo.

Nora: Nulla. Forse penserei una soluzione per non sacrificare tanto la mia famiglia ma, dopo quasi 20 anni, ancora non l’ho trovata!

 

 

Consigli per chi vuole mettersi in proprio?

Consigli non sono facili da dare. Bisogna esserne convinti di ciò che si va a fare. Gli investimenti economici sono grandi. Ponderare bene tutte le spese. Spirito di sacrificio e consapevolezza che nella vita non si finisce mai di imparare. Quindi non vergognarsi di chiedere a chi ha più esperienza di te e farne tesoro. Nel nostro settore è sempre più difficile. Le regole alimentari da rispettare sono infinite.

 

 

Ph © Davida Zdrazilkova Ruggieri
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ndr: Chi volesse partecipare alla nostra rubrica realizzando con noi una intervista per parlare della propria esperienza può contattare la redazione:  3395958622 redazione@ilmascalzone.it

 

 

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