2017-01-17
EMERGENZA NEVE NELLE ZONE COLPITE DAL SISMA: 2° AGGIORNAMENTO
Continua a cadere la neve su gran parte delle Marche e in special modo sulle zone terremotate dell’Ascolano e del Maceratese. Gli accumoli di neve arrivano fino ad un metro e trenta centimetri. Al momento le utenze senza luce sono circa 20mila, di cui 12mila nell’Ascolano, 2.500 a Fermo, 2.200 a Macerata e 1.000 a Pesaro. Le squadre dell’Enel, arrivate anche da fuori regione, sono al lavoro per ripristinare al più presto il servizio.
Per quanto riguarda la viabilità al momento si segnala l’interruzione sulla statale 77 Km 62-100 all’altezza del Comune di Muccia a causa di un traliccio caduto sulla strada per il quale si sta già intervenendo per la messa in sicurezza con uomini e mezzi sul posto. Nessuna interruzione invece sulla Salaria dove però al momento non possono viaggiare i mezzi pesanti.
Trenitalia-FS ha comunicato l’applicazione del piano emergenza neve per le tratte Civitanova-Albacina e Falconara-Albacina: previsti la soppressione di alcuni treni e qualche ritardo.
Richieste di uomini, mezzi antineve e dell’aiuto dell’Esercito per liberare le strade sono pervenute da molti Comuni: dopo Bolognola, Pieve Torina e Visso hanno chiesto interventi anche Montemonaco, Comunanza, Cossignano, Pieve Bovigliana, Fiastra, Penna San Giovanni, Cessapalombo. La Protezione Civile in coordinamento con la Dicomac, le Prefetture e le forze dell’ordine è al lavoro per rispondere a tutte le richieste provenienti dai Comuni e monitorare la situazione in continua evoluzione.
EMERGENZA NEVE NELLE ZONE COLPITE DAL SISMA: AGGIORNAMENTO
Le neve sta cadendo in tutte le Marche e in special modo nelle zone terremotate dell’Ascolano e del Maceratese. La situazione è in evoluzione sotto il costante monitoraggio del Coordinamento regionale della Soup (Sala operativa unificata permanente Protezione Civile) insieme a coordinamento nazionale del Dicomac di Rieti e Salitalia ed è seguita attentamente soprattutto per le porzioni del cratere e delle aree terremoto. Le Sale operative regionale e provinciali sono in contatto con i sindaci per tutte esigenze e si è provveduto ad attivare il Comitato operativo provinciale di supporto con tutte le funzioni.
Al momento 12mila utenze sono senza luce di cui 800 circa nel Maceratese e le restanti nell’Ascolano. L’Enel è al lavoro ed ha richiesto rinforzi da altre regioni per far fronte a tutte le interruzioni nel minor tempo possibile. I tecnici stanno intervenendo sia sulle cabine che sulle linee dell’alta tensione gestite da Terna.
Particolari criticità sono state segnalate dalle zone tra Pieve Torina, Acquasanta Terme, Visso e Bolognola dove è arrivata la turbina attivata dalla Protezione Civile regionale per la pulizia delle strade. Richiesta la presenza dell’Esercito già operativo a Pieve Torina e pronto ad intervenire anche negli altri Comuni che ne hanno fatto richiesta.
La viabilità, fermo restando le difficoltà dovute alle piante cadute e alle auto intraversate, al momento non presenta interruzioni significative, ma la situazione è sotto continuo controllo e la Prefettura in base all’evoluzione delle previsioni meteo, non confortanti per ora, nel corso della giornata valuterà eventuali provvedimenti per la circolazione dei mezzi pesanti. Si ricorda infine che per l’emergenza maltempo sono stati prolungati gli orari delle tre sale operative provinciali (SOI) di Macerata, Fermo, e Ascoli Piceno. La centrale di Macerata da domenica è aperta anche di notte e ieri ha effettuato orario continuato anche quella di Ascoli Piceno.
Terremoto, l’assessore Bravi all’inaugurazione di plessi scolastici: “Ripartiamo dalla scuola”
“Ripartiamo dalla scuola per ricostruire le comunità colpite dal sisma”. È stato il filo conduttore degli interventi svolti dall’assessore all’Istruzione, Loretta Bravi, nel corso degli incontri con le istituzioni scolastiche di Senigallia, Pieve Torina e Corridonia che si sono tenuti nei giorni scorsi. A Senigallia, in occasione della riapertura della scuola Puccini, dopo il miglioramento antisismico. A Corridonia per il taglio del nastro della struttura prefabbricata di Colbuccaro, realizzata, dopo il terremoto, da Save the children. A Pieve Torina la visita, insieme al sottosegretario all’istruzione De Filippo e al presidente della Regione Ceriscioli, alla tensostruttura provvisoria degli alunni della primaria e secondaria di primo grado.
“Si riparte dalla scuola, perché la scuola costruisce i cuori e le menti, rinsalda le amicizie – ha detto l’assessore Bravi – Dalla scuola partono segnali di speranza, per educare e preparare i ragazzi ad affrontare la vita. La Regione investe nella scuola, sul futuro della nostra comunità”. Bravi, in particolare nell’incontro di Senigallia, ha delineato le strategie dell’esecutivo regionale: “Stiamo cercando di legare l’istruzione con la formazione e il lavoro. Fondamentale è favorire un approccio che sappia coniugare l’alternanza scuola lavoro. Oggi molti ragazzi non studiano e non lavorano. Una generazione che rischia di perdersi nell’apatia e nella non scelta. È un atteggiamento che denota disagio, al quale bisogna reagire con interventi mirati, partendo dalla scuola, dalla sua offerta formativa, perché, se non si aprono nuovi orizzonti, si compromette il futuro di tanti ragazzi”.
A Pieve Torina il presidente Ceriscioli ha rivolto parole di incoraggiamento agli alunni: “Non dovete arrendervi, guardiamo avanti tutti assieme”.
L’agricoltura sociale a sostegno della popolazioni colpite dal sisma
Parte il progetto “La terra trema, la terra accoglie”.
Casini: “La ruralità come coesione delle comunità”
Ricostruire l’identità e la coesione dei territori colpiti dal sisma attraverso le attività sociali dell’agricoltura. La rete marchigiana di aziende rurali mette a disposizione le iniziative avviate, come gli agrinido, l’orticoltura didattica, i laboratori per gli anziani. Insieme alla Regione Marche verranno individuate anche nuove attività per accogliere la popolazione, occuparla in esperienze educative, socializzare il trauma del sisma. Il progetto si chiama “La terra trema, la terra accoglie” ed è stato avviato oggi dalla Giunta regionale.
“È necessario offrire occasioni di incontro e sostegno emotivo alle famiglie colpite dal sisma mediante progetti speciali, come quelli dedicati all’infanzia e alla longevità – spiega l’assessore all’Agricoltura, Anna Casini – Le Marche, negli anni, hanno puntato e investito molto sull’agricoltura sociale, sostenendo diverse aziende agricole che hanno investito sui servizi educativi erogabili in ambito rurale. Questo valore aggiunto offerto dalla ruralità lo mettiamo a disposizione per favorire la ricostruzione delle comunità colpite dai sismi di agosto e ottobre”.
Il progetto promosso dalla Regione riconosce il valore di sostegno, a favore delle famiglie terremotate, delle attività erogate dall’aziende che operano nell’ambito dell’agricoltura sociale. I progetti verranno implementati per soddisfare le esigenze della popolazione e saranno affiancati da nuovi format da realizzare sempre in ambito rurale, comunicandone opportunità e diffusione sul territorio. L’esperienza di riferimento può essere individuata dalle vicissitudini dell’Agrinido di San Ginesio: la struttura è stata danneggiata dal terremoto, ma in poche settimane è stata recuperate. Ha ripreso ad accogliere bambini e ragazzi, consentendo alle famiglie di riprendere il lavoro e divenendo un punto di riferimento per la comunità locale.
URBINATI : “PROMUOVERE MANIFESTAZIONI CHE VALORIZZINO I PRODOTTI MARCHIGIANI”
L’Assemblea legislativa approva all’unanimità la mozione sottoscritta dal consigliere del gruppo Pd, che propone l’introduzione di nuovi criteri per la concessione del patrocinio e della compartecipazione da parte di Giunta e Consiglio
Valorizzazione dei prodotti delle filiere agroalimentari marchigiane al centro della mozione sottoscritta dal consigliere Pd, Fabio Urbinati, approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa. Nello specifico si chiede che nei provvedimenti atti a disciplinare la concessione del patrocino e della compartecipazione di carattere economico, da parte di Giunta e Consiglio regionale, venga introdotto un criterio in base al quale siano scelti eventi che valorizzano i prodotti tipici delle Marche, dove viene utilizzato almeno l’80% di prodotto d’origine certificata regionale.
Nella mozione, dopo aver fatto riferimento alla normativa vigente ed ai nuovi criteri per la concessione dei contributi per iniziative e manifestazioni di carattere rilevante, Urbinati evidenzia quanto sia importante tutelare la filiera locale, in particolare quella agricola e quella ittica, in quanto il maggior pericolo per i produttori deriva proprio dalla contraffazione alimentare.
“Talune circostanze – sottolinea – oltre a non sostenere il tessuto economico e produttivo della regione, ingenerano nel turista, e più in generale nel consumatore, la falsa convinzione che l’evento riguardi un prodotto locale o regionale”. Da qui la richiesta di un’oculata scelta delle manifestazioni da sostenere e promuovere.