dalla Regione Marche

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2017-01-24

TERREMOTO, CERISCIOLI HA INCONTRATO LE PARTI SOCIALI E LA DIREZIONE REGIONALE DELL’INPS

 

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, questa mattina a palazzo Raffaello ha incontrato tutte le parti sociali e la direzione regionale dell’Inps per fare il punto sui provvedimenti e gli strumenti che proprio in questi giorni si stanno attivando per il sostegno alle imprese e ai lavoratori che hanno subito danni a causa del terremoto.

“Diversi sono gli strumenti attesi da mesi dalle piccole aziende, partite iva, attività commerciali e finalmente riusciamo a dare una risposta – spiega il presidente – grazie al vostro contributo riusciremo a dare a tutti la possibilità di usufruire di queste agevolazioni che daranno respiro ad un territorio messo a dura prova in questi mesi di emergenza. Vi chiedo di informare e di attivarvi per mettere tutti nelle condizioni di poterli utilizzare”.

Il presidente Ceriscioli ha annunciato che proprio oggi è stato sbloccato il finanziamento di 10 milioni di euro per le strutture commerciali del territorio dichiarate inagibili: “Sono energie significative nel posto giusto al momento giusto, 10 milioni di euro per gli artigiani, i commercianti o i piccoli esercizi sono un primo grande risultato. Fondi che serviranno a installare i moduli per permettere a queste attività di ripartire”, ha detto Ceriscioli. Proprio su questo, ha precisato, siamo in grado presto di mettere i Comuni nelle condizioni di rispondere alle richieste che ci hanno già segnalato.

Il presidente ha ribadito poi che la scorsa settimana è stata firmata la convenzione con il ministero del lavoro: più di 96 milioni di euro per ammortizzatori sociali a favore di lavoratori privati compresi quelli agricoli, autonomi e titolari di impresa individuali. Per questo la Regione sta lavorando sulla modulistica e non appena pronti i documenti saranno pubblicati sul sito e disponibili per le aziende. Con questo provvedimento, già da lunedì prossimo, i lavoratori autonomi che hanno cessato l’attività, potranno finalmente avere i cinque mila euro una tantum, mentre per la cassa integrazione in deroga occorre attendere  mercoledì e verranno implementati sul sistema informativo.

Il presidente ha poi annunciato che la Regione ha chiesto al governo, proprio nella mattinata di oggi, altri 60 milioni, che vanno ad aggiungersi ai 27 milioni già spesi in dotazione su contabilità speciale, per rispondere all’emergenza di questi mesi (pagamenti ad alberghi, Cas, casette…).

L’incontro è stato, inoltre, l’occasione per fare il punto sull’acquisizione di Banca Marche da parte di Ubi, concordare i prossimi incontri e individuare un percorso comune per accompagnare il delicato processo di acquisizione. Il presidente ha annunciato che a breve avrà un incontro con la nuova proprietà e la riunione di oggi è servito proprio per mettere in fila una serie di questioni che verranno affrontate in quella occasione (livelli occupazionali, credito per le imprese e rapporto banca territorio).

Stalle, Casini agli allevatori: “saranno risarciti i capi deceduti con la neve”

 

“Innanzitutto rassicuriamo gli allevatori che saranno risarciti i capi deceduti con la neve. Noi siamo abituati a prenderci le nostre responsabilità. E’ ora che la Coldiretti si prenda le sue”. Lo afferma l’assessore all’agricoltura della Regione Marche Anna Casini. “Il nostro errore è stato fidarci della Coldiretti che doveva supportare gli allevatori che potevano farsi la stalla da soli sin dal 5 dicembre – continua Casini – Abbiamo sbagliato e ci scusiamo con gli allevatori. Ribadiamo che tutti i capi morti per il maltempo, regolarmente registrati, verranno risarciti, dopo avere ricevuto la conta dei danni per calamità dovuta alla neve e non certo al terremoto. Secondo i nostri veterinari infatti i capi morti, per ora circa 200 su un totale di 24 mila bovini, 69 mila ovicaprini, 60 mila suini e 1 milione e 821 avicoli capi nell’area terremotata (tra questi una segnalazione a Smerillo con crollo parziale del capannone, ma non ancora verificati per questione di sicurezza).

L’ordinanza del 28 novembre ha stabilito la possibilità per ogni allevatori di realizzare in autonomia le tensostrutture di emergenza, senza spesa alcuna. Dal 2 di dicembre riunioni (ogni settimana) con gli uffici regionali e le associazioni di categorie per stabilire chi volesse realizzare in proprio oppure con l’ausilio della fornitura regionale. Diverse anche le lettere proprio per stimolare le associazioni a scegliere una delle due opzioni. Ad esempio la Cia ha risposto aderendo alla fornitura regionale per i propri associati.

In data 24 dicembre nessuna richiesta di stalla di emergenza, ai sensi dell’ordinanza 5, era pervenuta agli uffici regionali.  Pervenute domande per 4 piazzole sul sistema informativo già attivo dai primi di dicembre. Dal 24 dicembre al 9 gennaio gli uffici della Coldiretti sono rimasti chiusi. Ad oggi sono pervenute 19 richieste di autorizzazione per la realizzazione delle piazzole per l’istallazione delle tensostrutture fornite dalla regione a fronte di oltre 148 abilitate.

Ad oggi la ditta ha montato 5 stalle bovine e 13 ovicaprine, richieste dopo il terremoto del 24 agosto, con cantieri in corso su altri 40 strutture.

La Regione, visto lo stallo di questi mesi e diramate le previsioni meteo, ha messo a disposizione e comunicato lo scorso 13 gennaio, una settimana prima dell’arrivo della neve,  le 11  stalle utilizzabili e disponibili nelle zone terremotate ad ospitare un totale di circa 4mila capi tra bovini, ovini e suini. Stalle tutt’ora vuote.

In merito all’informativa chiesta nel comunicato della Coldiretti, la Regione ha provveduto ad inviare lo scorso 19 gennaio la scheda sulla realizzazione delle strutture di emergenza. Inoltre sono già in corso ulteriori sopralluoghi da parte dei tecnici della Regione con i referenti delle categorie per parlare e definire con i singoli allevatori la modalità per la fornitura di emergenza, visto il continuo rimpallo di responsabilità.

Continueremo a lavorare evitando polemiche. Rinnoviamo però la richiesta di collaborazione perché per noi la priorità è tutelare l’interesse delle aziende agricole”.

 

APPROVATO IL PIANO ESECUTIVO DEL PROGETTO INTERREGIONALE “IN.ITINERE”

 

Alle Marche 680 mila euro per promuovere l’eccellenza nelle proposte di valorizzazione turistica

Si punta all’eccellenza per sviluppare nuovi indirizzi di crescita per il Turismo, finalità che sono alla base del progetto interregionale  “In IT.inere- Cammini , percorsi e luoghi di eccellenza nel Centro Italia “ a cui le Marche partecipano in partnership con le Regioni Umbria ( capofila) , Toscana, Lazio Abruzzo e Sardegna. Ieri la giunta regionale ne ha approvato il Piano esecutivo condiviso con le altre Regioni.  Insieme, infatti, già dallo scorso anno sono stati sviluppati progetti e attività che ricadono in assi di lavoro congiunti in linea con le linee guida dettate dal MIBACT. A maggio scorso era stato approvato un protocollo di intesa  tra Ministero e Regioni  in base al quale alle Marche sono stati assegnati oltre 680 mila euro quale copertura del 90% del progetto con un cofinanziamento regionale di poco più di 75 mila euro. “Per la prima volta – ha sottolineato l’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – è stato  intrapreso un percorso condiviso fra sei Regioni italiane, superando  le competizioni e collaborando realmente, portando a sintesi le proprie differenze e peculiarità con l’obiettivo di promuovere in maniera unitaria i territori e agganciarsi alle opportunità offerte anche in relazione all’accoglienza. Uno strumento di programmazione congiunta che oggi, alla luce dei drammi che hanno colpito il Centro Italia assume ancora più rilievo e importanza per avere concrete possibilità di  promuovere i comuni elementi del territorio, valenze storiche, paesaggistiche, produttive, sociali e culturali, in sintonia con l’emergente domanda, nazionale e internazionale, di turismo attivo ed esperienziale.” Nel progetto, infatti,  si pone particolare attenzione alla valorizzazione delle aree interne e rurali, con il patrimonio di culture immateriali e materiali che esse conservano, alle eccellenze, non solo paesaggistiche ma anche delle produzioni tipiche, e al tema dei “Cammini“, come tema centrale e trasversale a tutte le Regioni aderenti. “Con queste risorse – spiega l’assessore Pieroni – abbiamo la possibilità di sviluppare  progettualità su segmenti e network turistici in linea con la strategia regionale approvata con il Piano Triennale 2016/2018 e valorizzare, inoltre,  i beni culturali anche attraverso grandi eventi espositivi da mettere in rete. Vogliamo rilanciare nuove forme e proposte di soggiorno e di vacanza che rispondano non solo ad un semplice e generico interesse di vacanza  ma a una precisa domanda in costante crescita, legata alle attitudini del turista crescita: certamente la costa e i parchi, ma anche cultura e musei, i Cammini, lo Sport ( bike, trekking,) wedding, shopping tour con particolare attenzione verso i mercati europei “.

In particolare nelle Marche si punterà a promuovere i cluster delle Marche in blu, La Cultura – the Genius of Marche nella terra di Raffaello, Rossini, Pergolesi aprendosi ai cammini della Poesia di Dante, dell’Arte con Giotto e Piero della Francesca. Della storia con I Piceni, I Romani e i Longobardi. Altre proposte riguardano il turismo naturale e le attività sportive nei Parchi nazionali che costituiscono le aree di allaccio tra i diversi territori regionali; ancora il benessere di cuore e mente con i Cammini Lauretani e il Cammino Francescano della Marche; il Gusto e la creatività con l’enogastronomia, l’artigianato di qualità e lo shopping nelle aree del Made in Marche. Infine la proposta progettuale riguardante la vita rurale e i borghi. La Regione Marche partecipa, inoltre, al progetto di eccellenza Italy Golf & More che ha come capofila il Friuli Venezia Giulia con le regioni Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia, Liguria.

 

UTENZE INTERROTTE: LA REGIONE DIFFIDA ENEL

Valanghe: sopralluogo sulla rete stradale della provincia di Ascoli Piceno

 

“Presenteremo una diffida alla Procura per interruzione di pubblico servizio da parte dell’Enel. Sono ancora 150 le utenze interrotte nell’Ascolano. La situazione non è più sostenibile. La popolazione è allo stremo delle forze dopo giorni e giorni senza corrente elettrica e riscaldamento. A nulla sono valsi i ripetuti appelli rivolti all’Enel per risolvere il problema”.

Lo afferma l’assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti che segue costantemente le operazioni in atto per riportare la situazione alla normalità dopo l’emergenza neve aggravata dalle nuove scosse di terremoto.

Per quanto riguarda la situazione delle valanghe si è intanto concluso il sopralluogo del gruppo tecnico del Centro funzionale Regione Marche in collaborazione con Meteomont, Aineva (Associazione interregionale neve e valanghe), Cnsnas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) per valutare le condizioni del manto nevoso lungo la rete stradale della provincia di Ascoli Piceno. Dal verbale risulta che il pericolo valanghe lungo le strade è in progressivo esaurimento e le principali criticità, limitate ai versanti più ripidi, sono da ricondursi a scaricamenti di neve localizzati. La gestione della rete viaria dovrà pertanto tenere in considerazione tale rischio attraverso l’adozione di semplici misure di sicurezza, come il periodico monitoraggio delle tratte e il mantenimento di adeguate distanze di sicurezza tra i veicoli. Particolare attenzione e la predisposizione del monitoraggio a distanza sono opportune inoltre sulle strade dove sono ancora impegnati i mezzi per lo sgombero della neve. Massima cautela anche per il pericolo di scivolamento della coltre nevosa dai tetti e per l’aumento dei carichi statici che possono incrementare il rischio di potenziali cedimenti. I rasserenamenti previsti nei prossimi giorni potranno favorire gelate notturne per le quali si dovrà prestare particolare attenzione nella circolazione stradale. Lo scioglimento della neve infine, nei prossimi giorni, potrà dar luogo all’innesco di frane localizzate sia nelle masse rocciose maggiormente fratturate, lungo le scarpate e anche sui versanti già interessati da dissesto idrogeologico. Al momento non sono invece registrati significativi innalzamenti dei livelli dei fiumi. La situazione resta sotto il costante controllo della Protezione Civile, dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine al lavoro giorno e notte per ripristinare la viabilità nelle frazioni e assistere la popolazione sul territorio.

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