Mettersi in proprio, perché? Intervista a Camilla Ferraiolo, insegnante di danza

Mettersi in proprio, perché? Intervista a Camilla Ferraiolo,  insegnante di danza

 

Il lavoro autonomo tra sogni e realtà. Perché lavorare per “costruire” i propri sogni invece di realizzare quelli degli altri: la parola a Camilla

 

 

Come, quando, dove e perché è nata Libellula

Dopo aver ottenuto la qualifica professionale come operatore artistico nel campo della danza nel 2004 ad Ancona ed essermi laureata alla Facoltà di Scienze Motorie di Rimini nel 2007, mi sono inserita subito nel mondo del lavoro nel campo del fitness e della danza in quanto sono stata chiamata in diverse palestre sia come istruttrice fitness sia come insegnante di danza per sostituire una mia collega in una palestra a Cupra Marittima.

L’ anno seguente ho ricevuto l’invito ad aprire un corso di danza in una palestra a Grottammare e successivamente ho proposto di aprirne un altro anche nella palestra della piscina comunale di Porto d’Ascoli dove lavoravo come istruttrice di acquagym.

In questi anni il numero delle iscritte ai corsi di danza era divenuto tale da permettermi di aprire una associazione sportiva dilettantistica con la quale poter lavorare indipendentemente dalle palestre.

Nel 2009 nasce quindi la Asd LIBELLULA con la quale ho continuato a lavorare nella palestra della piscina comunale di Porto d’Ascoli. Successivamente la sede operativa della scuola l’ho trasferita nella palestra del PalaSpeca.

Dal primo ottobre 2016 la Asd LIBELLULA ha finalmente una casa tutta sua, sita in via Indipendenza 17 a Porto d’Ascoli.

 

Libellula
Libellula

 

Chi sono e da dove arrivano le piccole ballerine?

Le mie ballerine, che in maniera simpatica chiamo Libellule, sono bambine, adolescenti e ragazze che ogni anno studiano con costanza e impegno partecipando alle lezioni settimanali per crescere tecnicamente e prepararsi a concorsi, stage di perfezionamento fuori sede e al tanto atteso saggio di fine anno che solitamente proponiamo l’ultimo sabato di Giugno al teatro Concordia della nostra Città.

 

Ballerina si nasce o si diventa?

Ballerina si nasce e si diventa. Il cuore e la passione si hanno fin dalla nascita, l’impegno e il sacrificio invece sono le caratteristiche che ogni ballerina deve mettere in atto per imparare e migliorare la tecnica per diventare realmente una brava ballerina!

 

Il tuo lavoro tra esperienze passate, attuali e prospettive future.

In questi anni ho portato in scena diversi spettacoli di fine anno con temi diversi.

Non amo lavorare senza un filo conduttore e questo richiede quindi molto impegno durante tutto l’anno, non solo durante le lezioni in sala con le mie allieve, soprattutto quando sono da sola e lavoro per preparare e organizzare ogni singola lezione.

Dietro alla lezione di un’ora e mezza c’è quindi tanto studio, bagaglio culturale e quel pizzico di creatività che rende ognuna diversa dall’altra.

La tecnica si studia, la creatività è innata ma va anche alimentata.

In che modo? Andando a teatro a vedere spettacoli, partecipando a corsi continui di aggiornamento, collaborando con colleghe del mio tesso campo.

Ora si lavora per due concorsi ai quali le mie libellule parteciperanno e contemporaneamente al saggio del 24 giugno.

 

Difficoltà nel trovare il locale giusto per la tua attività?

Non è stato semplice trovare il locale adatto alla mia attività. Ho girato molto e alla fine sono riuscita a realizzare il mio sogno.

Ho aperto una scuola di danza con le sale per le lezioni senza colonne e di una metratutra idonea.

 

Come concili il tuo lavoro con la vita privata?

Per il momento riesco a conciliare bene la vita lavorativa e quella privata perchè fortunatamente ho un ragazzo che, avendo anche lui un lavoro in proprio, capisce i miei ritmi come io capisco i suoi.

Per il futuro forse dovrò rallentare un pò se prima o poi deciderò di diventare mamma. Non potrò mica saltare come una pazza con il pancione come faccio ora in tutte le lezioni di fitness musicale e zumba!

 

I tuoi consigli per chi vuole mettersi in proprio.

Liberta di organizzazione ma molte responsabilità.

Io consiglierei sempre di fare i passi piano piano come ho fatto io.

 

Importanza della comunicazione internet nel lavoro autonomo.

Uso molto face book per far conoscere la mia pagina Asd LIBELLULA dove quotidianamente condivido orari, video e qualche post per spronare le persone ad avere una vita attiva e non sedentaria.

 

Cosa non ti ho chiesto?

Perche il nome Libellula? Era il soprannome con cui mi chiamavano da piccola quando ballavo.

L’ho scelto per questo e ancora di più perchè in italiano.

Per una scuola di danza dove vengono bambine piccoline anche di 3 anni che ancora non conoscono l’inglese o altre lingue, oppure nonne che accompagnano le proprie nipotine, il nome deve suonare familiare per far si che venga assimilato in fretta e ricordato sempre.

 

 

 

Ph © Davida Zdrazilkova Ruggieri
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ndr: Chi volesse partecipare alla nostra rubrica realizzando con noi una intervista per parlare della propria esperienza può contattare la redazione:  3395958622 redazione@ilmascalzone.it

 

 

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