dalla Regione Marche

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2017-03-22

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE: PER LE PRIMA VOLTA NELLA STORIA RISPETTO DEI TEMPI DI ATTESA. PRESTAZIONI GARANTITE ENTRO 72 ORE PER LE URGENZE

 

Il servizio sanitario regionale ha raggiunto, per la prima volta nella storia, a dicembre 2016 il rispetto dei tempi di attesa in più del 90% per le priorità Breve e Differita delle 43 prestazioni previste dal Ministero.

Inoltre, per l’utente che ha necessità di eseguire una visita o un esame urgente, la prestazione viene garantita, in tutti i casi, entro 72 ore per le 43 prestazioni, compresa la mammografia. Una garanzia per i cittadini che trovano una risposta ai loro bisogni di salute. Un risultato dovuto all’iniezione di personale iniziato lo scorso anno che sta chiudendo il percorso proprio in questi giorni.

Per fare un esempio. Se una donna ha necessità di eseguire una mammografia urgente nell’area vasta 2, con la ricetta “Urgente” compilata dal medico di medicina generale, trova posto entro 72 ore a Jesi, Senigallia, Ancona ex zona territoriale 7 e anche presso gli Ospedali Riuniti, dove, in particolare, le pazienti dei percorsi senologici, viste dallo specialista ospedaliero, vengono già prese direttamente in carico, senza dover ricorrere al medico di medicina generale per la prescrizione. Lo afferma Lucia Di Furia, dirigente del servizio Salute della Regione Marche.

Inoltre, proprio presso gli Ospedali Riuniti di Ancona, per quanto attiene al servizio di radiologia senologica:

o   le apparecchiature dedicate alla mammografia sono utilizzate 12 ore al giorno per 5 giorni dal lunedì al venerdì e 6 ore il sabato;

o   vengono direttamente programmati i controlli nel tempo delle pazienti in carico alla “Breast Unit”

o   vengono gestite le urgenze delle pazienti che si rivolgono all’ambulatorio senologico;

o   nel 2016 sono stati effettuati oltre 24.000 prestazioni tra cui, oltre le mammografie e le ecografie mammarie anche le Risonanze Magnetiche alla mammella, prelievi citologici e prelievi microistologici, sotto guida ecografica e stereotassica;

o   nel primo bimestre 2017, la Radiologia Generale e Pediatrica ha incrementato del 12% le prestazioni di TAC e Risonanza Magnetica Nucleare rispetto allo stesso periodo del 2016;

 

Per ciò che riguarda le visite dello screening senologico, la Regione garantisce la chiamata attiva delle cittadine nella fascia di età 50-69 ogni 2 anni, come previsto dalla normativa nazionale.

Per quanto attiene alle visite di controllo delle pazienti affette dal tumore della mammella, le stesse sono prese in carico dagli oncologi garantendo prescrizione e prenotazione di visite successive e di esami diagnostici periodici.

Per i controlli sporadici, cioè quelli che non rientrano nelle categorie sopra indicate, i tempi di attesa sono necessariamente più lunghi non rivestendo un bisogno assistenziale prioritario per la salute del cittadino.

DIPENDENZE, NELLE MARCHE CRESCE L’USO DI ALCOL, DROGA E GIOCO PATOLOGICO. LE RILEVAZIONI DELL’OSSERVATORIO REGIONALE

 

Rispecchia lo scenario nazionale la situazione delle Marche sulla problematica dipendenze: i dati dell’Osservatorio Regionale Dipendenze (istituito presso l’Agenzia Regionale Sanitaria della Regione) confermano un aumento dell’uso di droga, alcol o gioco patologico. Nell’ultimo decennio sono aumentate da 4852 nel 2005 a 5420 nel 2015 le richieste di aiuto al problema sostanze stupefacenti rivolte ai Servizi territoriali per le Dipendenze Patologiche dell’Asur Marche.  In maniera consistente si sono aggiunte persone con problemi di alcol: da 1231 nel 2005 a 1640 nel 2015. Le persone con dipendenze comportamentali da gioco patologico o da tecnologie digitali, sono aumentate da 406 nel 2014 a 418 nel 2015. L’eroina è la sostanza di dipendenza prevalente per 3940 casi con una riduzione del consumo per via iniettiva e significativa la presenza di altre sostanze: cannabinoidi (860 persone), cocaina (590 casi) e uso concomitante di più sostante stupefacenti e alcoliche. Nel 2015 sono stati 61 i casi nelle Marche per un uso primario di “altre” sostanze, tra cui amfetamine, barbiturici, benzodiazepine non prescritti o psicofarmaci  senza alcuna prescrizione medica il cui utilizzo improprio è in aumento specie nella popolazione giovanile. Il consumo di sostanze riguarda prevalentemente gli uomini (nel 2015 sono stati 4557 a fronte di 863 femmine) mentre l’abuso di alcol cresce tra le donne, da 323 nel 2010 a 453 nel 2015. I servizi si occupano anche del trattamento dei familiari delle persone che abusano di sostanze, 530 nel 2014 e 303 nel 2015. Altro dato, la compresenza di più dipendenze: all’uso di sostanze si aggiunge quella da gioco e  tecnologie digitali. La ludopatia o gioco d’azzardo patologico (Gap) si configura come un fenomeno prevalentemente maschile: nel 2015 e 2014 rispettivamente 344 e 346 casi di uomini a fronte di 74 e 60 femmine.

Chi si rivolge al sistema integrato dei servizi

Soffrono di dipendenze, e per questo si rivolgono ai Servizi, persone di ogni età, genere, provenienza ed estrazione sociale, soggetti con problemi, anche gravi, di salute sia fisica che psichica. Mentre per la dipendenza da gioco i dati mostrano una “trasversalità” del fenomeno che tocca sia la popolazione giovanile che adulta e anziana, per la dipendenza da sostanze e da alcol emergono alcune specificità: si registra un incremento dei soggetti con una problematica di sostanze stupefacenti in età “giovanissima” (meno di 15 anni e tra i 15 ed i 19 anni) passati da 313 nel 2014 a 368 nel 2015, parallelamente alla presenza, sempre più consistente, di persone in età avanzata (un progressivo invecchiamento dell’utenza in carico con bisogni non solo socio-sanitari ma sempre più di tipo assistenziale). Rispetto alle sostanze alcoliche è basso e senza variazioni di rilievo il numero dei giovanissimi che, nel corso degli ultimi anni, si sono rivolti ai Servizi nelle Marche: nel 2015, 4 casi con meno di 19 anni e 50 casi di età tra i 19 e 29 anni. Anche per l’alcol è in atto un processo di cambiamento: diminuisce il consumo tradizionale basato sull’assunzione moderata di vino più diffusa negli anziani, e aumenta il consumo occasionale che coinvolge i più giovani, di entrambi i sessi, per i suoi effetti psicoattivi. Tra i diciottenni nelle Marche si propaga il ‘binge drinking’ o ‘abbuffata alcolica’, il consumo di molto alcol in un breve arco di tempo frequentando discoteche e aumentando il rischio di incidenti stradali.

Stop agli abusi dalla Regione

E’ stato unanime il Consiglio regionale nell’approvare la proposta di legge sulle ludopatie e dipendenza da nuove tecnologie e social network (L.R. 3/2017). E’ centrata sulla prevenzione e cura di tutte le dipendenze da gioco lecito: divieto di qualsiasi forma di pubblicità del gioco e  controllo affidato ai Comuni per il rispetto delle distanze fra apparecchi per il gioco e le scuole, gli istituti bancari e postali, i compro-vendo oro e tutti i luoghi frequentati da minori, giovani e anziani. La Regione investirà circa 4 milioni di euro in due anni per finanziare il piano d’intervento con l’istituzione del Logo “No Slot” che valorizza chi non installa congegni per il gioco e ogni anno verrà dedicata una giornata al tema. La strategia della Regione per un fenomeno così articolato e in mutamento, è creare un sistema sociosanitario integrato (pubblico e non profit) di servizi ambulatoriali, residenziali e semi residenziali, supportato da una costante analisi per prevenire le dipendenze e fornire una risposta alla pluralità del bisogno di cura.

 

UNA PRODUZIONE TEATRALE DI BOTTEGA TEATRO MARCHE

 

“COMMEDIA RIDICOLOSA ovvero Arlecchino servitore di due padroni”

Sarà in scena al Teatro di Esanatoglia a maggio. I provini per attore il 28 marzo

 

“Arlecchino è il simbolo di chi sa rialzarsi sempre dalle difficoltà, un personaggio universale che parla a tutte le età e ad ogni latitudine”. Così ha spiegato oggi in conferenza stampa il suo affetto verso questo personaggio della Commedia dell’Arte, Andrea Bartola, regista e interprete di “COMMEDIA RIDICOLOSA ovvero Arlecchino servitore di due padroni” che sarà messo in scena il 12 maggio nel Teatro di Esanatoglia. “ Più semplicemente –  prosegue- in questi mesi di lavoro lo abbiamo chiamato Progetto Arlecchino e nasce da una eredità: il patrimonio di talento, professionalità, umiltà ed entusiasmo che Tommaso Paolucci ha donato alla sua terra, le Marche. Un lascito che Bottega Teatro Marche ha raccolto in collaborazione con AMAT e con la partecipazione dell’Assessorato regionale alla Cultura e che si sta concretizzando in una produzione teatrale. “

“ Questo progetto teatrale che lancia un messaggio positivo per una rinascita che parta dalla Cultura – ha affermato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni-  è stato accolto dall’assessorato perché è la dimostrazione di una sinergia tutta marchigiana – dalla produzione, alla messa in scena, alla circuitazione – e quindi di un modo di fare teatro che vorremmo sempre più promuovere per far crescere il sistema teatrale e culturale marchigiano.”  “Con coraggio e consapevolezza Bottega Teatro Marche propone il riallestimento dello spettacolo di Tommaso Paolucci affidandone la messa in scena ad Andrea Bartola, attore e regista anconetano, già nel ruolo di Arlecchino diretto dallo stesso Tommaso” – afferma Paola Giorgi, responsabile di Bottega Teatro Marche – “e indica che gli attori di questa produzione saranno, necessariamente, marchigiani; per valorizzare le numerose professionalità che agiscono nella nostra regione approfondendone la conoscenza in un periodo in cui, nonostante tutto, c’è un eroico fermento di idee e voglia di fare teatro. Un sentito ringraziamento oltre che all’assessore Pieroni, va anche al Direttore dell’AMAT Gilberto Santini, che nel valore di quella eredità ha sempre creduto. Grazie al Comune di Esanatoglia che ha messo a disposizione il suo Teatro Comunale e tutta l’accoglienza di cui le piccole comunità sono capaci”.  Il Progetto Arlecchino prevede una prima fase in cui verrà formato il cast dello spettacolo attraverso i provini che si terranno martedì 28 marzo presso il Teatro Comunale di Esanatoglia: trattandosi di Commedia dell’Arte, la selezione verterà su un lavoro dinamico, a piccoli gruppi, con il regista, per approfondire la fisicità e il livello di recitazione dei candidati. Per partecipare ai provini occorre inviare il proprio curriculum e foto a bottegateatromarche@gmail.com entro domenica 26 marzo. Definito il cast, partirà l’allestimento dello spettacolo e quindi il debutto. La scelta di Esanatoglia, come luogo in cui dare vita al progetto, non è casuale, l’Assessorato regionale alla Cultura, l’AMAT e Bottega Teatro Marche hanno inteso rendere protagonista una delle comunità colpite dal recente sisma .  Nell’augurarci che l’iniziativa abbia il meritato successo – commenta il sindaco di Esanatoglia, Luigi Nazzareno Bartocci – vogliamo rimarcare l’importanza delle attività teatrali nelle nostre amate ed ultimamente martoriate Marche. La rinascita non può prescindere dalle virtù né dalle passioni consolidate tra le mura dei nostri teatri. Siamo certi che ancora una volta i marchigiani si sapranno positivamente distinguere. ”

Lo spettacolo ”COMMEDIA RIDICOLOSA ovvero Arlecchino servitore di due padroni” di Tommaso Paolucci è tratto dal testo di Carlo Goldoni e Dario Fo. Andato in scena la prima volta nel 1994, è commedia dell’arte, uso della maschera, teatro nel teatro: racchiude in sé la spontaneità del teatro popolare e rappresenta anche uno spaccato della vita dei teatranti di un tempo, sulla atavica fame degli attori e sul loro amore verso questo mestiere che li portava di piazza in piazza a rappresentare la loro commedia. Lo spettacolo, diretto dallo stesso Paolucci è andato in scena in tanti Teatri italiani, tra i quali il Sistina e il Globe Theatre a Roma e, grazie a progetti di cooperazione territoriale, anche in Croazia, Bosnia Albania.

Clicca l’allegato: scheda COMMEDIA RIDICOLOSA ok(1)

 

 

“L’inserimento lavorativo dei giovani nelle Marche: Garanzia giovani e l’alternanza scuola lavoro”, venerdì workshop in Regione in collaborazione con l’Università di Urbino. Bravi: “Confronto per nuove strategie”

Le aspettative dei giovani e la domanda delle imprese si incontrano? È l’interrogativo posto al centro del workshop: “L’inserimento lavorativo dei giovani nelle Marche: Garanzia giovani e l’alternanza scuola lavoro”, in programma venerdì 24 marzo presso la sede della Giunta regionale (Sala Verde di Palazzo Leopardi  – Ancona). Il dipartimento di Economia dell’Università di Urbino e l’assessorato Istruzione e Lavoro della Regione Marche hanno promosso una giornata di confronto (dalle 10.00 alle 17.00) con studiosi, operatori e beneficiari di “Garanzia giovani”: il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Nella mattinata si cercherà di focalizzare l’attenzione sulle politiche attive del lavoro, mentre il pomeriggio sarà dedicato alle esperienza dell’alternanza scuola lavoro. “Verrà fatto il punto sugli interventi di contrasto alla disoccupazione giovanile, valutando se le competenze scolastiche sono allineate con i fabbisogni professionali delle imprese – anticipa l’assessore Loretta Bravi – Ogni anno circa tremila ragazzi marchigiani abbandonano la scuola, per cui è necessario assicurare loro alternative formative e lavorative. Alla luce delle esperienze maturate, cercheremo indicazioni per orientare gli interventi nella direzione giusta che è quella delle nuove competenze richieste dal mercato”. Il programma della giornata prevede interventi sulle politiche attive per l’occupazione giovanile, l’innovazione del welfare marchigiano, l’istituzionalizzazione dell’alternanza scuola-lavoro, i fabbisogni formativi e le strategie aziendali

clicca gli allegati: 24 marzo giovani e lavoro-aggiornato.pdf 24 marzo LOCANDINA.pdf

 

“OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER IL PICENO”, CONVEGNO AL CONSIND – CASINI E BRAVI: “CONCRETE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA”

 

“La Regione Marche guarda con attenzione al Piceno e punta a capitalizzare al massimo le opportunità offerte dal riconoscimento dell’area di crisi complessa”. Lo hanno assicurato la vicepresidente Anna Casini e l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, nel corso del convegno svoltosi al Consind, dedicato alle opportunità di sviluppo del territorio attraverso le risorse regionali ed europee. Oltre ai finanziamenti previsti dalla legge 181/89 (rilancio delle aree di crisi industriale) e dalla ricostruzione post terremoto, la Regione punterà su interventi specifici e dedicati – dalle borse lavoro alla creazione d’impresa – offrendo “una convinta ed energica opportunità di ripresa”.

Il riconoscimento di area di crisi complessa (32 Comuni della provincia di Ascoli Piceno e 8 del Fermano), ha detto l’assessore Bravi, “può divenire un volano importante per la reindustrializzazione e lo sviluppo di questo territorio, ormai in crisi da più di un ventennio. È la prima area complessa interregionale riconosciuta in Italia. In questo territorio vi è una sovrapposizione di crisi, determinate dall’emergenza sismica e da quella industriale che ha radici storiche e strutturali. Questo comporta una sovrapposizione di strumenti agevolativi che rappresenta un valore aggiunto, ma che chiede una gestione congrua da parte delle amministrazioni competenti. Sarà questo l’impegno della Regione Marche e del Ministero dello Sviluppo Economico”.

La vice presidente Casini ha riferito che la Regione sta negoziando con il Mise un incremento delle risorse disponibili per l’area di crisi, attualmente stimate sui 20 milioni di euro, elevandole a 50 milioni con misure speciali per le aree terremotare. Una quota consistente andrebbe alle Marche che hanno certificato il 62% dei danni complessivi causati dal terremoto.

“Una buona base di partenza per costruire il rilancio del Piceno, contando anche sulle disponibilità manifestate degli imprenditori locali a Invitalia che ha curato la raccolta delle manifestazioni di interesse a investire – ha affermato Casini – Ora abbiamo un quadro delle opportunità territoriali sul quale appoggiare le risorse pubbliche necessarie a sostenere crescita e sviluppo”. Altre opportunità per il Piceno provengono dai programmi operativi del Fesr (sviluppo regionale) e Psr (agricoltura) che prevedono una dotazione economica, per questo territorio, di ulteriori 20 milioni di euro.

L’assessore Bravi ha riferito sulla chiusura di due bandi europei che riguardano gli Over 30 e l’Auto impresa. Il primo si riferisce alle borse lavoro, per il quale “la giunta Ceriscioli ha stanziato 1,8 milioni di euro ulteriori che consentono di finanziare le 574 richieste pervenute dal Piceno. Con altri 960 mila euro, aggiuntivi al budget del secondo bando, siamo in grado di ammettere anche tutti i 64 progetti presentati dal territorio per la creazione di nuove imprese”.

Le opportunità offerte dall’area di crisi saranno integrate con interventi sostenuti dal Fondo sociale europeo (Fse), hanno assicurato Casini e Bravi, in stretto raccordo con l’assessora Manuela Bora che gestisce le opportunità del Fesr. “Agli investimenti produttivi della 181 – hanno detto – affiancheremo quelli per la formazione del capitale umano, la riconversione delle aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l’efficientemente energetico dei siti, oltre alla realizzazione di infrastrutture strettamente funzionali agli interventi”. Altre azioni riguarderanno il sostegno ai processi di internazionalizzazione, di innovazione organizzativa aziendale, di riconversione produttiva verso settori come turismo e commercio, le borse lavoro, la creazione d’impresa, percorsi formativi mirati per le filiere del tessile-moda-calzatura, legno-mobile, edile, agroalimentare, meccanico-meccatronica-domotica, gomma e plastica. “Ci muoveremo capillarmente, tenendo conto delle esigenze che emergono dalla territorialità. Anche nella difficolta in corso, vogliamo partire con un progetto che promuova una imprenditorialità innovativa più attenta alle esigenze della formazione e mercato”, hanno concluso Casini e Bravi.

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