Gli 80 anni del Centro Nazionale Studi Leopardiani

Gli 80 anni del Centro Nazionale Studi Leopardiani

 

Un Museo digitalizzato dei manoscritti leopardiani tra le numerose iniziative.
UN RICCO PROGRAMMA DI EVENTI
A breve apriranno le Scuderie di Casa Leopardi e la Casa di Silvia.

Ancona – Compie 80 anni il Centro Nazionale Studi Leopardiani, fondato nel 1937 in occasione del primo centenario della morte del grande genio recanatese e voluto da Ettore Leopardi. Come ha ricordato il presidente del Centro, Fabio Corvatta, oggi, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative che caratterizzeranno  le celebrazioni del 2017 alla quale sono intervenuti anche l’assessore regionale Moreno Pieroni, l’assessore comunale Rita Soccio, Vanni e Olimpia Leopardi. “ Sarà per tutte le Marche un’ulteriore e prestigiosa occasione di rilancio e di risveglio culturale – ha affermato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – in un anno particolarmente difficile e che servirà a dare forza alla nostra immagine. Presentare oggi  insieme alle istituzioni regionali il ricco programma di eventi  del Centro testimonia la comune volontà di collaborare e di condividere un impegno concreto  per la valorizzazione di un territorio come quello di Recanati e dei dintorni anche in chiave turistico-culturale. Un percorso comune di promozione, attraverso Leopardi,  non solo della cultura ma anche dei paesaggi e dell’ambiente.“

Centro Studi Leopardiani

Quindi Pieroni ha precisato che la dotazione finanziaria di 300 mila euro destinata dalla Regione a Recanati per sostenere la candidatura a Capitale della cultura 2018 resta tale nonostante la mancata nomina.  “Le notizie apparse ieri sulla stampa – ha proseguito l’assessore – creano inutile allarmismo: sono fondi iscritti nel Bilancio regionale , destinati a progetti che vogliamo portare avanti con e per la città di Recanati.” Il presidente Corvatta ha ringraziato l’assessore Pieroni per l’attenzione riservata all’attività del Centro e la Famiglia Leopardi “il cui ruolo nella divulgazione della conoscenza del Poeta è stato costante e determinante negli 80 anni di vita dell’istituzione culturale.” “ Dopo un difficile periodo a sostenere impegni per mancanza di risorse- ha proseguito Corvatta – ora siamo proiettati verso il 2019 e il bicentenario dell’Infinito,potendo contare su un finanziamento del MIBACT e sugli accordi con le Università come quella di Macerata che entrerà in società con il Centro apportando contributi. Stiamo conducendo molti progetti per consolidare il ruolo del Centro a partire dal Museo digitalizzato dei manoscritti leopardiani grazie alla collaborazione con la Biblioteca di Napoli e il FAI che lo realizzerà e che ha preso sotto tutela il Colle dell’Infinito,aderendo al progetto  del Comune.”  Tra le altre iniziative, oltre al Convegno Internazionale a settembre 2017 che vedrà studiosi  da tutto il mondo, anche la prima edizione del premio per i Licei che ha riscosso un enorme successo: hanno partecipato scuole da 14 regioni e a giugno sarà premiato il vincitore tra i 18 selezionati. Sempre a giugno, il 4, un incontro con 30 poeti dal mondo che renderanno omaggio al Colle dell’Infinito e poi il 29 giugno,compleanno di Giacomo, la Prolusione tradizionale,quest’anno pronunciata da Franco D’Intino de La Sapienza di Roma.”  “ Le Marche e la loro valorizzazione – ha rimarcato l’assessore  alla Cultura di Recanati Rita Soccio – non possono prescindere dai figli più illustri, penso alla triade di geni: Leopardi , Raffaello e Rossini sui quali occorre puntare sempre per  diffondere  il bello della nostra regione.  Recanati e Leopardi restano un binomio inscindibile anche grazie alle attività del Centro Studi Leopardiani e, come abbiamo sostenuto per la candidatura a Capitale della Cultura, se facciamo tutti insieme massa critica sarà l’intero territorio regionale a beneficiarne.  Si può e si deve continuare su questo cammino del fare squadra per superare i momenti critici e diffondere messaggi positivi. Infine, vedendo l’interesse crescente dei giovani verso Leopardi e le sue opere non possiamo che confidare in un futuro migliore.”  “Giacomo è sempre più amato dai ragazzi – ha sottolineato Vanni Leopardi – lo sentono molto vicino perché resta perennemente attuale. E l’Infinito ne è il simbolo, anche nella sua magnifica rappresentazione di concetto matematico. Ci aspetta un periodo cruciale da qui alle celebrazioni per il bicentenario dell’Idillio, non solo di riflessione ma soprattutto di condivisione con il mondo dell’importanza di Giacomo e di quanto sia ancora in grado di offrire  in termini di pensiero moderno.“ Quindi Vanni Leopardi ha annunciato l’imminente riapertura delle Scuderie di Casa Leopardi da adibire a servizi e spazio pubblico di incontro, nonché della Casa di Silvia, tre appartamenti dove Silvia–Teresa tesseva la “faticosa tela” e nei quali potranno essere ospitati gratuitamente artisti, letterati e giovani borsisti.

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