L’UniMc scende in campo per l’Autismo

L’UniMc scende in campo per l’Autismo

 

Primo Premio Italiano “Inclusione 3.0”

 

Domenica 2 aprile alle 9, al Polo didattico Bertelli di Vallebona, in occasione della giornata della consapevolezza all’autismo, si terrà il convegno “Insieme per l’Autismo” e verranno premiati i migliori progetti di inclusione.

 

Macerata – Domenica 2 aprile alle 9, al Polo didattico Bertelli di Vallebona, in occasione della giornata della consapevolezza all’autismo, all’interno del Progetto di ateneo “Inclusione 3.0”, di cui è responsabile la docente Catia Giaconi, si terrà il convegno “Insieme per l’Autismo: spazi e tempi inclusivi tra famiglie, scuole, università e territorio”.

Saranno proprio famiglie, studenti e rappresentanti delle istituzioni scolastiche, autorità locali e accademiche a sedersi in questa tavola rotonda per affrontare la questione dell’autismo non solo da un punto di vista scientifico e politico, ma anche di sfide quotidiane che una famiglia con un figlio con autismo deve affrontare.

Nella prima parte della mattinata interverranno il rettore Francesco Adornato, Francesco Micucci, consigliere regionale della commissione sanità e servizi sociali, Giovanni Santarelli, dirigente del servizio “politiche sociali e dello sport” della Regione Marche, Stefania Monteverde vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Macerata, Michele Corsi, direttore del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo.

Nella seconda parte, dopo alcune riflessioni scientifiche coordinate dalla professoressa Giaconi, si svolgerà la consegna del primo premio italiano “Inclusione 3.0”, che l’Ateneo di Macerata conferirà, dopo una attenta valutazione di un comitato scientifico, a progetti nazionali e internazionali realizzati per l’inclusione di bambini, ragazzi, giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico.

“È un premio – precisa la Giaconi – che vuole manifestare come l’Università di Macerata abbia accettato la sfida dell’inclusione. Verranno premiate realtà scolastiche e sociali, nazionali e internazionali, che hanno dimostrato di aver attivato significativi percorsi di inclusione scolastica e sociale di persone con disturbo dello spettro autistico. In particolare, abbiamo valorizzato scientificamente chi ha realmente progettato e realizzato dimensioni spazio-temporali rispondenti non solo ai bisogni delle persone con autismo, bensì al loro diritto di avere, come tutti, una qualità della vita come giovani, come adulti e non come “eterni bambini”. Un premio speciale verrà conferito anche a due famiglie delle Marche, con figli adolescenti e giovani adulti con autismo, che si sono messi in gioco nella costruzione di un cortometraggio, premiato anche a Roma ed edito con la collaborazione del videomaker dell’Università Aldo Caldarelli, volto a promuovere la consapevolezza di cosa voglia dire avere un figlio con autismo, che non resta bambino e che, crescendo, pone nuove sfide educative e sociali che possono essere affrontate dalla famiglia solo se vengono concretizzati una rete e un sistema integrato di interventi”.

 

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