Non solo parole…

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Oscar 2017 con gaffe

 

 

di Gaia Di Bonaventura e Matteo Di Girolamo

San Benedetto del Tronto, 2017-02-19 – Una serata sicuramente indimenticabile è stata quella degli Oscar 2017, durante la quale le icone del cinema, della bellezza e dell’eleganza sono state oscurate dal clamore per un episodio piuttosto insolito: la “gaffe” del film vincitore. L’edizione 2017, infatti, entra nella storia per un errore dalle tinte grottesche: l’Oscar per il miglior film è stato prima attribuito al musical La La Land, poi, durante la premiazione, sul palco è arrivata la rettifica, che assegnava la prestigiosa statuetta a Moonlight. Incredibile, ma vero: quando sul palco era ormai salito tutto il cast di La La Land e al microfono si iniziavano a pronunciare i discorsi di ringraziamento, all’improvviso in teatro è calato il gelo. Inizialmente si era pensato veramente ad uno scherzo da copione, ideato magari per creare un’atmosfera più emozionante in contrasto con la routine di ogni edizione, ma non è andata così. “Purtroppo non è uno scherzo, è tutto vero.” ha dichiarato uno degli autori sul palco. “Il vincitore non è La La Land, ma Moonlight”.

Che cosa sarebbe accaduto, quindi? Quali i retroscena di questa situazione pirandelliana? La spiegazione è stata data in diretta tra l’imbarazzo e il caos generale: la busta aperta da Warren Beatty era quella sbagliata, infatti riportava il nome della vincitrice come migliore attrice, Emma Stone, di La La Land, per l’appunto. Insomma, si sarebbe trattato di un semplice scambio di buste.

Sul palco uno dei produttori di La La Land, mentre passava la statuetta nelle mani dello staff del vincitore, ha placato gli animi, con una dichiarazione diplomatica e politicamente corretta: “Siamo contenti di cedere a voi questo premio”.

Naturalmente, dopo i festeggiamenti, si è aperta un’inchiesta sulla vicenda ed è saltato fuori il nome dei colpevoli: si tratta di Brian Cullinan e la sua partner, soci della società che si occupa da anni del conteggio dei voti. Questi soggetti sono stati licenziati immediatamente e non faranno più parte dello staff degli organizzatori delle prossime serate degli Oscar. Un errore di distrazione che, per una serata organizzata nei minimi particolari e di questo livello, doveva necessariamente essere evitato: è stata una pessima figura a livello mondiale.    

            

 

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