Scomparsa del Maestro Alberto Zedda: i messaggi di cordoglio

Scomparsa del Maestro Alberto Zedda: i messaggi di cordoglio

 

Il cordoglio del rettore dell’Università di Macerata per la scomparsa del Maestro Alberto Zedda

La dichiarazione del rettore Francesco Adornato.

A nome dell’ateneo tutto e mio personale esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa del Maestro Alberto Zedda, personalità carismatica e poliedrica, direttore d’orchestra, filologo e saggista, uno dei principali artefici della Rossini Renaissance. Proprio dieci anni fa, il 21 novembre 2007, abbiamo avuto l’onore di conferire al Maestro la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione, che egli stesso considerò un riconoscimento non solo alla persona, ma a tutto il progetto di rilancio dell’opera di Rossini. La proposta di assegnare questa importante onorificenza, proveniente dall’allora Facoltà di Scienze della comunicazione presieduta da Maurizio Ciaschini e sostenuta con convinzione dal rettore Roberto Sani, diede vita a una giornata di grande emozione, seguita con entusiasmo da tanti giovani studenti. Va a lui il nostro pensiero più commosso.

 

Jesi (AN), 7 marzo 2017 – La Fondazione Pergolesi Spontini ricorda il M° Alberto Zedda, il suo esempio fondamentale per la nascita del progetto di valorizzazione di Gaspare Spontini e di Giovanni Battista Pergolesi.

 

 

«Profondo cordoglio e tristezza della Fondazione Pergolesi Spontini per la scomparsa del M° Alberto Zedda. Uomo di sterminata cultura musicale e di profonda sensibilità artistica, con l’esempio di quanto realizzato a Pesaro con il Rossini Opera Festival ha contribuito in maniera significativa alla nascita di un progetto di valorizzazione dell’opera di Gaspare Spontini nella città natale del compositore, Maiolati Spontini. Da quella esperienza nacque la Fondazione Pergolesi Spontini, oggi tra le eccellenze internazionali della musica italiana nel mondo, e che il M° Zedda ha sostenuto fin dagli esordi con la sua amicizia generosa ed il suo prezioso consiglio. Mi unisco al cordoglio con commozione, insieme al presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, Massimo Bacci, al vicepresidente Umberto Domizioli, alle comunità di Jesi e di Maiolati Spontini e all’intero nostro consiglio di amministrazione».

Lo ricorda così, oggi, l’amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, William Graziosi, legato al M° Zedda da profonda amicizia e con il quale ha collaborato fin dagli anni ’90 nel progetto “Spontini Classic a Maiolati Spontini e nel Centro Studi Spontini confluito poi, insieme al Centro Studi Pergolesi, nella Fondazione Pergolesi Spontini. Per “Spontini Classic”, a Maiolati, nel 1997 Alberto Zedda diresse l’opera di Spontini Li puntigli delle donne in prima rappresentazione in epoca moderna, con la regia di Simona Marchini; negli stessi anni, sempre a Maiolati e con la stessa entusiastica adesione che lo ha contraddistinto per tutta la vita, fu presidente del Concorsi Internazionale di Canto “Gaspare Spontini” e delle successive Accademie di canto.

Partendo da queste esperienze, il M° Zedda ha poi sostenuto sia la nascita della Fondazione Pergolesi Spontini che le attività dell’azienda culturale jesina, collaborando con essa a più riprese in dialogo costante con l’Ad William Graziosi e con i direttori artistici Gianni Tangucci e Vincenzo De Vivo. Al centro della collaborazione, il suo grande amore per le Marche e per i grandi compositori di questa regione – Rossini, Pergolesi e Spontini – e la profonda convinzione che la riscoperta di questi autori rendesse necessario un approccio di grande rigore musicologico.

Come presidente dell’Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival di Pesaro, ha collaborato con la Stagione Lirica del Teatro Pergolesi nel 2008 per l’allestimento de “Il viaggio a Reims” proposto per la prima volta nelle Marche al di fuori del Rof, e ancora nel 2009 all’allestimento de “Il Barbiere di Siviglia”, in entrambi i casi con le giovani voci dell’Accademia Rossiniana da lui formate. Nel 2010, al Rossini Opera Festival, fu poi programmato il Concerto dedicato al tricentenario di Pergolesi con musiche su edizioni critiche della Fondazione Pergolesi Spontini.

Il presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, Massimo Bacci, il vicepresidente Umberto Domizioli, sindaci rispettivamente delle città di Jesi e di Maiolati Spontini ed il consiglio di amministrazione della Fondazione si uniscono al cordoglio dei familiari e dell’intera comunità artistica con profonda commozione.

 

Il cordoglio dello Sferisterio per la scomparsa di Zedda

Macerata, 7 marzo – L’Associazione Arena Sferisterio, con il presidente Romano Carancini, il sovrintendente Luciano Messi e il direttore artistico Francesco Micheli, partecipa al cordoglio del mondo della musica per la scomparsa di Alberto Zedda, già direttore artistico e instancabile animatore del Rossini Opera Festival, e figura imprescindibile della Rossini Renaissance. Di Zedda ricordiamo la figura di musicista di rara completezza, capace di esprimersi lungo oltre sessant’anni di carriera con inesausta vitalità come direttore d’orchestra, musicologo, didatta e direttore artistico (fra gli altri anche del Teatro alla Scala). Dedicatosi a un repertorio molto ampio, sia sinfonico che operistico, ha lasciato un segno particolarmente profondo come interprete ed esegeta della musica di Gioachino Rossini, la cui statura storica capitale ci è oggi evidente anche grazie a lui e al suo impegno sia sul podio sia come formatore di due generazioni di interpreti del belcanto. 

 

 

UniUrb, l’Ateneo piange la scomparsa di Alberto Zedda

Il rettore dell’Università Carlo Bo, Vilberto Stocchi, esprime il cordoglio dell’Ateneo per la scomparsa a Pesaro del maestro Alberto Zedda.

Nato a Milano nel 1928, Zedda vinse nel 1957 il Concorso Internazionale della RAI per direttori d’orchestra e si esibì nei teatri di tutta Europa, per poi assumere nel tempo gli incarichi di Direttore Artistico del Teatro alla Scala di Milano, del Carlo Felice di Genova e del Rossini Opera Festival, del quale era stato fondatore assieme a Gianfranco Mariotti. Proprio alla valorizzazione delle opere di Rossini dedicò larga parte del suo lavoro curando, tra le altre, le edizioni critiche della Cenerentola, del Barbiere di Siviglia e della Gazza Ladra, tanto che nel 2008 la città di Pesaro, dove risiedeva già da tempo, gli riconobbe la “cittadinanza benemerita” definendolo “uno dei protagonisti della rinascita rossiniana”.

L’Università di Urbino ebbe l’onore di averlo tra le sue fila per diversi anni, quando tenne l’insegnamento di Storia della Musica presso la facoltà di Lettere e Filosofia. <E’ una notizia che mi riempie di tristezza< ha commentato il Rettore. > La morte di Alberto Zedda rappresenta una grande perdita per la cultura italiana e per tutto il mondo musicale. Ai familiari del Maestro la vicinanza mia e di tutta l’Università di Urbino. Mercoledì 15 marzo, in occasione del concerto al Teatro Sanzio dedicato ai nostri studenti, osserveremo un minuto di silenzio in suo omaggio e ricordo>.

 

Il messaggio di cordoglio dell’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni in memoria del Maestro Alberto Zedda

 

“Con la scomparsa del Maestro Alberto Zedda le Marche perdono un patrimonio di cultura, di saggezza e di umanità che ha arricchito la scena musicale marchigiana contemporanea, diventata prestigiosa anche grazie a lui. Fondatore e direttore artistico di quella che è poi divenuta un’istituzione di fama internazionale, il Rossini Opera Festival, Zedda è stato lo spirito autentico del rinascimento Rossiniano, interprete  dell’essenza profonda del Cigno di Pesaro. Musicologo e cultore di talenti, fino all’ultimo Zedda ha messo la sua passione instancabile e le magistrali virtù musicali a servizio dei giovani allievi dell’Accademia rossiniana e prima dell’Università di Urbino, scegliendo come patria d’elezione Pesaro. Per questo esempio di vita, dedita con appassionata e smisurata generosità all’Arte e alla Musica, le Marche della Cultura sono grate e vicine alla famiglia, ai suoi cari allievi e alla comunità pesarese. “

 

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