dall’UniUrb

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2017-04-12

LA RICERCA DELL’UNIVERSITA’ DI URBINO SULLE CONTRATTURE MUSCOLARI NEL CICLISMO

Martedì 11 aprile si è svolto un seminario rivolto agli studenti dei corsi di Scienze Motorie del Dott. Luca Guercilena, General Manager del team di ciclismo su strada TREK Segafredo su “La preparazione olimpica della cronometro individuale”. La Trek Segafredo è tra le maggiori squadre di ciclismo professionistico a livello internazionale. Il seminario fa seguito ad una ricerca che si è conclusa lo scorso anno sull’efficacia di un farmaco miorilassante topico nel prevenire le contratture muscolari nel ciclista professionista. Lo studio, aveva visto direttamente coinvolti gli atleti della Trek durante i Giri di Spagna, di Polonia e dei Paesi Bassi con Andrea Tonti, anch’egli della Trek, e lo stesso Guercilena, seguiti “in itinere” dal Dr Marco Gervasi del Dipartimento di Scienze Biomolecolari, che ha svolto tutte le analisi. Allo studio hanno partecipato anche i Professori Marco Rocchi, Davide Sisti e Piero Benelli dell’Università di Urbino e il Prof, Eneko Ferndez Peña dell’Università dei Paesi Baschi, coordinati dal Prof. Piero Sestili.

Lo studio, che verrà pubblicato dalla rivista internazionale “Medicine” è uno dei rarissimi esempi in cui si è riusciti a svolgere una ricerca farmacologica su ciclisti d’elite nel corso di competizioni internazionali, contesti nei quali difficilmente gli atleti e i team sono disponibili a prestarsi per studi sperimentali.

Prof. Ario Federici Prof.ssa Anna Rita Calavalle

Presidente del Corso di Laurea LM 68 Docente Corso Avanzato degli Sport Individuali

SIGLATO IL PROTOCOLLO UNITOWN

SI RAFFORZA IL RAPPORTO TRA CITTÀ E UNIVERSITÀ

Urbino, 12 aprile 2017 – L’integrazione tra la Città e l’Università di Urbino compie un ulteriore passo con la firma del protocollo d’intesa di UNITOWN. Stamattina il Magnifico Rettore, Vilberto Stocchi, e il Sindaco, Maurizio Gambini, hanno adottato formalmente il protocollo locale della rete UNITOWN, la rete europea delle città universitarie, che ha l’obiettivo di promuovere l’interazione tra università e attori economici, politici e sociali della città, nella direzione di uno sviluppo sostenibile dei tessuti urbani e dell’inclusione sociale.

Il protocollo intende favorire la diffusione di buone pratiche di governo, in grado di promuovere l’arricchimento reciproco tra la città e la comunità accademica nel suo complesso, e azioni comuni volte a elaborare e sviluppare le identità delle città universitarie e il loro governo inclusivo. Nello specifico gli ambiti di intervento sono molteplici e differenziati: la ricerca e il trasferimento della conoscenza, la formazione, la comunicazione, la valorizzazione del patrimonio architettonico, i trasporti pubblici e la mobilità urbana, la valorizzazione dell’offerta culturale, sportiva e ricreativa, all’insegna di una completa integrazione tra la comunità universitaria e la cittadinanza.

Siglando il protocollo di UNITOWN Urbino si aggiunge ad altre città universitarie sia italiane, come Pavia, Trento, Ferrara, Bergamo, Torino, sia europee, come Turku (Finlandia), Braga (Portogallo), Katowice and Krakow (Polonia) Thessaloniki (Grecia), Innsbruck (Austria), tanto per citarne alcune. Tutte queste prestigiose municipalità e università hanno stabilito relazioni comuni per risolvere le possibili problematiche della vita di tutti i giorni e concepito una visione unica della città universitaria, a dimostrazione che i contenuti del protocollo di UNITOWN hanno una valenza che trascende e supera i confini nazionali e ben si prestano a costituire la base per un confronto internazionale.

«Il protocollo UNITOWN – commenta il sindaco Gambini – conferma la stretta collaborazione tra la nostra Città e l’Università, una collaborazione che già esiste ed è fattiva, ma che oggi viene ulteriormente sancita da questa firma dandoci un impulso a portare avanti progetti condivisi. Abbiamo ritenuto importante guardare al panorama internazionale ed entrare ufficialmente nella rete europea delle città universitarie con l’obiettivo di arricchire la nostra azione amministrativa e di migliorare l’integrazione tra la comunità locale e la componente studentesca, seguendo le indicazioni di altre realtà che come noi, pur in altra misura, si trovano ad affrontare problematiche simili».

Soddisfatto anche il rettore Stocchi: «Per l’Ateneo si tratta di una straordinaria coincidenza di intenti con la città di Urbino, in quanto risponde agli obiettivi di internazionalizzazione e a quelli di integrazione con il territorio previsti dalla Terza Missione. Il progetto UNITOWN ci consentirà di perseguirli con rinnovato slancio grazie alle competenze che l’Università di Urbino può mettere in campo sia nel campo umanistico che in quello scientifico».

Firmato Prot Unitown

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